Versione Pdf - FeDerSerd
Versione Pdf - FeDerSerd
Versione Pdf - FeDerSerd
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
14<br />
informa<br />
GIUGNO 2003<br />
1. Definizione di reinserimento sociale<br />
2. Tipologie di utenza e rappresentazioni del lavoro<br />
3. II Metadone a mantenimento, identità e accompagnamento<br />
4. Metadone a mantenimento e aspetti legali<br />
5. Metadone a mantenimento e problemi medicolegali<br />
Riferimenti e note<br />
1. Definizione di reinserimento sociale<br />
II tema del reinserimento sociale è oggetto di molte<br />
discussioni e approfondimenti. Questo oggetto di<br />
lavoro accomuna varie tipologie di servizi: il sert, la<br />
comunità terapeutica, i servizi socio-assistenziali...<br />
II reinserimento sociale del soggetto in situazione di<br />
disagio non riguarda solo la rete di relazioni, che dopo<br />
una condizione di crisi sono da rielaborare e ricostruire<br />
ma riguarda anche un altro elemento: il lavoro. II<br />
reinserimento quindi è sociale perché ha caratteristiche<br />
relazionali, è lavorativo perché prende in considerazione<br />
tutti gli aspetti del lavoro.<br />
Approfondiamo il significato di reinserimento sociale:<br />
• inserire = includere, introdursi<br />
• sociale = che riguarda la società umana o l’ambiente<br />
in cui si vive; che si riferisce alla struttura e all’organizzazione<br />
di una data società storica<br />
Nella definizione della parola ‘sociale’ (tratta dal<br />
Dizionario Garzanti della Lingua Italiana) viene messa<br />
in risalto la storicità della società, considerata come<br />
elemento in continua evoluzione. Evoluzione delle<br />
relazioni sociali, della comunicazione, dei disagi e<br />
degli strumenti utilizzati per affrontarli, dell’integrazione<br />
dei servizi.<br />
Il concetto evoluzionistico che riguarda il sociale interessa<br />
anche tutta la sfera del lavoro (non solo inteso<br />
come manualità e professione, ma anche come relazioni<br />
lavorative): è l’idea di lavoro ad essere mutata<br />
nel tempo. Si è passati da una rappresentazione in cui<br />
il lavoro giungeva al termine di un percorso di riabilitazione<br />
e costituiva il punto di arrivo dello stesso, per<br />
giungere ad un’idea in cui il lavoro è solo uno dei<br />
componenti della riabilitazione, che può essere utilizzato<br />
all’avvio o durante il percorso di cura con valenze<br />
diverse, pertanto ne è il punto di partenza, “luogo<br />
di vita, di scambio, di proiezione di sé” (1).<br />
2. Tipologie di utenza e rappresentazioni del lavoro<br />
Per poter comprendere a fondo il cambiamento della<br />
rappresentazione del lavoro occorre far luce anche<br />
sulle modificazioni che l’utenza tossicodipendente ha<br />
avuto. Non solo sono cambiate le tipologie di sostan-<br />
SPECIALE 1° PREMIO MOLTENI PER LA TOSSICODIPENDENZA<br />
METADONE E REINSERIMENTO SOCIALE<br />
GILLI Marcella, Assistente Sociale USL Valle d’Aosta - Sert<br />
4<br />
ze, ma è cambiato il modo di assumerle, sono cambiati<br />
gli assuntori. Dai classici tossicodipendenti destrutturati<br />
nell’organizzazione di vita ai quali era funzionale<br />
per esempio un intervento di comunità ‘classico’ con<br />
regole che ritmano la quotidianità, si è passati ad una<br />
popolazione tossicodipendente in cui la maggioranza<br />
delle persone ha una destrutturazione soprattutto psichica,<br />
per le quali è possibile prevedere un programma<br />
residenziale sostenuto da terapia metadonica,<br />
cure psichiatriche e psicoterapia: sono aumentate le<br />
diagnosi border-line, le problematiche in cui si possono<br />
osservare pazienti apparentemente adeguati, ma<br />
che non hanno ancora acquisito strumenti idonei a far<br />
fronte al quotidiano. Osservando questo tipo d’utenza<br />
possiamo evidenziare alcune particolarità: sono persone<br />
che hanno periodi di astensione dalle sostanze<br />
con ricadute cicliche, alcuni riescono a mantenere l’astensione<br />
dalle sostanze d’abuso grazie all’intervento<br />
farmacologico a mantenimento anche per lungo<br />
tempo, sono utenti che spesso mantengono il lavoro,<br />
ma che hanno scarse relazioni sociali.<br />
Volendo costruire idealmente delle ‘categorie’ di utenti<br />
potremmo rappresentarli nel seguente modo:<br />
• l’utente-neonato, questa è l’immagine più diffusa<br />
del tossicodipendente che, proprio come un neonato,<br />
non è capace di gestirsi, di relazionarsi, di distinguere<br />
la giusta misura e perciò tutto diventa suo. Questa è<br />
la classica immagine del ‘tutto subito’. Con un utente<br />
così non si può far altro che sottoporre a verifica i<br />
comportamenti e non progettare. Occorre tenere bene<br />
in mente che, se riteniamo che l’utente abbia queste<br />
caratteristiche (o lavoriamo con colleghi che hanno<br />
questa immagine in mente) è escluso ogni tipo di progetto<br />
in quanto occorre assistere, proteggere, controllare,<br />
gestire...<br />
• l’utente-vittimista, questa tipologia racchiude in sé<br />
un giudizio morale, verso il quale nulla è possibile e<br />
che ha vicinanza con il divino (il vittimista nulla può<br />
contro sé stesso e il mondo, è in balia delle tentazioni<br />
che sono dietro l’angolo, solo qualcosa di più grande<br />
può cambiare le cose), il comportamento vittimista<br />
esclude ogni tipo di responsabilità (“io non sono capace,<br />
non sarò mai capace...”).<br />
• l’utente-disagio emotivo: qui si parte dal concetto<br />
che la persona non sia qualcuno che si gioca un ruolo<br />
come quelli succitati, ma si parte dal dato che la persona<br />
tossicodipendente porta in sé un disagio originato<br />
da antichi traumi emotivi.<br />
• l’utente-100% é invece una persona che, senza<br />
sostanze, è come tutte le altre e può dare dal punto di<br />
vista lavorativo il 100%. In questa categoria rientrano<br />
quei tossicodipendenti che riescono a dare buone<br />
performance (lavorative, relazionali...). Queste persone<br />
vedono il loro problema come passato e anche dall’e-