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Versione Pdf - FeDerSerd

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Dr. Francesco Lamanna,<br />

A.S. Rossana Saviano,<br />

Dr. Stefano Scuotto,<br />

Dr.ssa Maura Tedici<br />

U. O. Dipendenze AUSL 11, Ser.T. Empoli<br />

METADONE E<br />

INSERIMENTI TERAPEUTICO-LAVORATIVI<br />

La dipendenza da eroina è considerata malattia cronica<br />

ad andamento recidivante ed anche malattia biopsico-sociale<br />

e, come tale, ha necessità di un approccio<br />

che sia il più possibile integrato e multimodale per<br />

poter essere risolta e, quindi, è imprescindibile nel<br />

contesto del trattamento sia l’aspetto più strettamente<br />

biologico della cura, che quello del reinserimento<br />

riabilitativo nel tessuto sociale, ivi compreso quello<br />

lavorativo.<br />

E’ altrettanto noto che spesso i tossicodipendenti<br />

vivono ai margini della società, senza avere collocazioni<br />

stabili da un punto di vista lavorativo, sia per le<br />

loro caratteristiche personologiche, ma anche e<br />

soprattutto perché, come ormai è risaputo, è il “craving”<br />

il sintomo patognomonico centrale e fondamentale<br />

della tossicodipendenza, per cui tale elemento<br />

catalizza tutte le capacità dei soggetti dipendenti da<br />

sostanze, facendoli focalizzare unicamente sulla ricerca<br />

della sostanza stessa e sui modi per riuscire a procurarsela.<br />

Se, quindi, si vuole intervenire in modo adeguato e<br />

corretto in un paziente con queste caratteristiche, si<br />

deve trattare farmacologicamente ed in modo stabile<br />

la tossicodipendenza in modo da colpire efficacemente<br />

anche il craving ed al contempo aiutare tali pazienti<br />

al reinserimento.<br />

Infatti gli obiettivi di un trattamento integrato multimodale<br />

di riabilitazione sono, in ordine di priorità,<br />

quelli di affrancare il soggetto dalla “necessità” e dal<br />

“desiderio” dell’eroina, ripristinare il loro stato di salute,<br />

determinare anche attraverso opportuni interventi<br />

psicoterapici, il cambiamento dello stile di vita tossicomanico<br />

con uno socialmente accettabile e produttivo<br />

e, solo alla fine, verificare se gli effetti positivi di<br />

questo tipo di intervento possano essere mantenuti<br />

quando progressivamente si ha la dismissione dal programma<br />

di intervento stesso.<br />

Il processo di ricostruzione dei modelli di comportamento<br />

positivi, alternativi a quello tossicomanico,<br />

favorito inizialmente dall’impatto di un trattamento<br />

medico efficace, deve ricevere ulteriore impulso da<br />

parte degli interventi di tipo riabilitativo, sociale, psicologico<br />

e di orientamento, in modo che il cambiamento<br />

comportamentale che i pazienti riescono ad<br />

ottenere, sia reso stabile e vada ad aggiungersi al processo<br />

complessivo di cura e risocializzazione. Specifica<br />

attenzione va quindi posta agli sforzi di reinserimento<br />

di ogni individuo all’interno della società, che per<br />

essere veramente definita “civile”, deve consentire e<br />

contribuire a questo peculiare processo di cambia-<br />

N. 3 - OTTOBRE 2004<br />

12<br />

mento. Perciò il problema della tossicodipendenza va<br />

portato, ad un certo momento, fuori dall’ambito<br />

ambulatoriale dei Servizi per le Tossicodipendenze e<br />

posto all’attenzione di tutte le forze sociali.<br />

Per questi motivi il Ser.T. di Empoli ha attuato, già da<br />

diversi anni, nell’ambito del progetto di riabilitazione<br />

dei tossicodipendenti, un intervento che determini il<br />

progressivo riabilitarsi di tali pazienti attraverso gli<br />

Inserimenti Terapeutico Lavorativi (ITL), per far sì che<br />

questi stessi pazienti si riapproprino delle loro capacità<br />

ed abilità e le mettano a frutto per rientrare a<br />

pieno titolo nel mondo lavorativo.<br />

Gli ITL sono interventi rivolti a soggetti che, per problematiche<br />

psichiche o di dipendenza da sostanze,<br />

necessitano di un progetto terapeutico-lavorativo<br />

specifico che preveda la acquisizione o riacquisizione<br />

di capacità lavorative e di autonomia personale. (DPR.<br />

309/90 L. 45/99 e L.R. 72/97).<br />

Come ribadito dal Piano Sanitario Nazionale 2003/<br />

2005 (D.P.R. 23 Maggio 2003) un piano di azione efficace<br />

e completo contro le dipendenze deve necessariamente<br />

prevedere la fase fondamentale del reinserimento<br />

lavorativo per le persone che hanno concluso<br />

con successo un programma di riabilitazione dalla<br />

tossicodipendenza ed incentivare azioni di formazione<br />

professionale orientate a facilitare il loro l’inserimento<br />

nel mondo del lavoro.<br />

In particolare per i pazienti del Ser.T. gli ITL assumono<br />

la caratteristica di progetti di grande rilievo sociale<br />

che attraverso la collaborazione di enti, ditte, cooperative<br />

ed associazioni, aiutano gli utenti a reinserirsi<br />

definitivamente nel proprio contesto di vita, abbandonando<br />

così percorsi di devianza.<br />

Il Ser.T di Empoli utilizza gli ITL fin dal Luglio 1990 a<br />

seguito di un protocollo d’intesa firmato dalle<br />

Amministrazioni comunali dei Comuni appartenenti<br />

alla area della AUSL 11, dalle Organizzazioni sindacali<br />

e dalle Associazioni di rappresentanza delle varie<br />

categorie lavorative.<br />

La effettiva collaborazione di ditte, imprese e cooperative<br />

dei più diversi settori (artigianato, industria,<br />

commercio, servizi) hanno dato modo di attivare dal<br />

Luglio 1990 al Giugno 2003 oltre 150 ITL.<br />

I pazienti ai quali viene proposto l’ITL si possono trovare<br />

sia in fase avanzata dello svolgimento del programma<br />

terapeutico svolto sul territorio, al fine di<br />

consolidare e mantenere una condizione di astinenza<br />

dalle sostanze psicotrope, sia nella fase di reinserimento<br />

di programmi di tipo residenziale, sia durante il<br />

trattamento farmacologico sostitutivo, una volta che<br />

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