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Versione Pdf - FeDerSerd

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32<br />

informa<br />

Conclusioni<br />

Il trattamento con Metadone sciroppo, è fondamentalmente<br />

ben accettato dall’utenza e ha prodotto<br />

come terapia a lungo termine importanti investimenti<br />

in termini lavorativi e di attivazione delle risorse<br />

personali.<br />

Nel merito della politica sanitaria del Servizio, l’utilizzo<br />

del farmaco ha permesso la stabilizzazione clinica,<br />

un sostanziale miglioramento della salute associato<br />

ad un sufficiente grado di integrazione sociale.<br />

La relazione con gli operatori<br />

Questo è un aspetto particolarmente interessante del<br />

rapporto con i pazienti dell’ambulatorio.<br />

Dall’analisi dei dati raccolti sembra che la maggior<br />

parte dell’ utenza si senta “molto” e “abbastanza”<br />

ascoltata, compresa e aiutata. Ci si chiede il motivo di<br />

questo risultato, vista la brevità della permanenza<br />

presso il servizio.<br />

Di converso ci si sente poco giudicati e poco criticati.<br />

L’alto numero di persone che si sente controllato, si<br />

pensa dipenda da un fraintendimento della domanda:<br />

probabilmente infatti non si è riusciti a trasmettere la<br />

connotazione negativa che si era ipotizzata per cui i<br />

pazienti hanno interpretato l’“essere controllati” come<br />

essere “seguiti, accuditi”.<br />

Emerge un aumento del consumo di alcol, da “molto”<br />

a “poco”, complessivamente nel 38,1% dei casi: questo<br />

risultato rivela che buona parte degli utenti, nonostante<br />

la compliance del trattamento con metadone,<br />

ricercano ancora uno stato alterato di coscienza.<br />

Le prospettive per il futuro<br />

Le risposte fornite dai pazienti del SerT di Ferrara sulla<br />

durata ottimale della terapia si polarizzano fondamentalmente<br />

in due gruppi.<br />

Il primo (35%) ritiene che sia utile una terapia breve,<br />

al massimo un anno, o due anni, 17%.<br />

Un secondo gruppo (23%) ritiene sia importante continuare<br />

per tempi più lunghi, senza porsi limiti: “sempre”,<br />

o comunque “finché ce n’è bisogno”.<br />

Queste due posizioni emergono anche dai discorsi che<br />

si svolgono nei colloqui con gli operatori dell’ambulatorio<br />

e le richieste di aggiustamento o modifica della<br />

terapia con metadone rivolte ai medici.<br />

Il 60% dei pazienti è fiducioso che la situazione fra<br />

un anno sarà migliore, ma una certa quota, il 35%,<br />

ritiene che “le cose non cambieranno”. Solo il 5% è<br />

SPECIALE 1° PREMIO MOLTENI PER LA TOSSICODIPENDENZA<br />

pessimista e pensa che fra un anno le cose andranno<br />

peggio.<br />

I dati raccolti al SerT di Copparo<br />

A Copparo hanno aderito all’iniziativa 37 pazienti. Si<br />

tratta di 29 maschi e 7 femmine ( una persona non ha<br />

risposto alla classificazione per sesso).<br />

Nel campione del Sert di Copparo ritroviamo una<br />

situazione in gran parte sovrapponibile.<br />

Qui prevale la parte di popolazione che usa eroina da<br />

cinque anni e più. E questa parte di persone è quella<br />

che intrattiene un rapporto più lungo con la terapia.<br />

Una percentuale un po’ più bassa interrompe la terapia:<br />

il 51% contro il 60% di Ferrara: segno questo<br />

forse di una maggior attenzione dell’equipe nel seguire<br />

i propri pazienti.

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