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Versione Pdf - FeDerSerd

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52<br />

informa<br />

con la propria famiglia di origine. Quasi un terzo<br />

(31%) degli intervistati è genitore. II 39% degli intervistati<br />

con figli vive ancora con la propria famiglia di<br />

origine.<br />

Come si può notare (vedi tab. 3) per quanto riguarda<br />

il livello di istruzione, la maggior parte degli intervistati<br />

si posiziona su un livello basso: licenza elementare<br />

14.56%; licenza media inferiore 62.7%; attestato<br />

professionale 5.70%; una quota minoritaria si posiziona<br />

su un livello medio (diploma di scuola media superiore<br />

13,29%); solo una persona sta frequentando l’università.<br />

Gli anni più frequenti di scolarità complessiva<br />

risultano essere 8 (42.7%) e 11 (15.3%).<br />

Per quanto riguarda le condizioni socio-lavorative<br />

(tab. 4) la maggior parte degli utenti dei due Servizi<br />

dichiara di non essere iscritta alle liste di collocamento<br />

(63.92%), 1’89.2% dichiara di essere in possesso del<br />

libretto di lavoro, il 19.6% dichiara di aver fatto<br />

domanda di invalidità civile e il 16.5% dichiara di far<br />

parte di una categoria protetta.<br />

Attualmente quasi la metà del campione (fig. 1) afferma<br />

di avere un’attività lavorativa in corso (49.37%).<br />

Sono 78 le persone di tutto il gruppo considerato (1<br />

persona al momento è in malattia) che dichiarano di<br />

lavorare.<br />

Di queste 78 persone, 57 rispondono alla domanda<br />

successiva che chiede di specificare esattamente<br />

quando hanno iniziato l’ultima attività lavorativa.<br />

Ben più di un terzo (38.6%) ha iniziato nell’ultimo<br />

anno (2000), mentre solo il 10.8% ha iniziato a lavorare<br />

negli anni 80.<br />

SPECIALE 1° PREMIO MOLTENI PER LA TOSSICODIPENDENZA<br />

Cerchiamo dunque di approfondire la conoscenza<br />

delle condizioni socio-lavorative delle 78 persone che<br />

attualmente dichiarano di svolgere un’attività lavorativa<br />

(tab. 5).<br />

Le frequenze più elevate sono registrate dalle categorie<br />

professionali più basse: il 62.82% lavora come<br />

operaio generico, il 20.51% come operaio specializzato,<br />

1’8,97% come commerciante e il 7.69% come<br />

impiegato.<br />

II 74.4% di essi dichiara di lavorare in ambito privato,<br />

mentre solo il 7.7% dichiara di lavorare nell’ambito<br />

della cooperazione sociale. La stessa frequenza si<br />

riscontra nell’ambito del lavoro autonomo, mentre<br />

solo il 5.1% dichiara di lavorare nell’ambito pubblico.<br />

L’82.% di coloro i quali stanno lavorando dichiara di<br />

avere un rapporto di lavoro in regola; il 70,5% dichiara<br />

di avere un lavoro diurno, mentre un quarto e cioè<br />

il 25,6% lavora facendo i turni.<br />

Ancora, il 78,2% dichiara di lavorare a tempo pieno e<br />

il 79,5% dichiara di avere un contratto a tempo indeterminato.<br />

Vale la pena di soffermarci sui dati emersi in ogni singolo<br />

Ser.T. A Venezia sono 23 (29,5%) le persone che<br />

attualmente stanno lavorando e che sono in carico al<br />

Servizio per l’assunzione di metadone, mentre sono 55<br />

(70,5%) a Mestre.<br />

Per quanto riguarda la distribuzione dei lavori le percentuali<br />

sono simili, con qualche eccezione (tab. 5).<br />

123 lavoratori in carico al servizio di Venezia, si distribuiscono<br />

nel seguente modo: 13 (56,5%) lavorano<br />

come operai generici; 5 (21,74%) lavorano come ope-

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