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lasciando perdere per <strong>il</strong> momento gli estremi del grafico, cioè <strong>in</strong> che term<strong>in</strong>i consiste <strong>il</strong> cancellare?<br />

Dott. Dore: Si cancella nel senso che la nuova unità esistenziale raggiunta, ha un metabolismo, un<br />

fare, un essere alternativo al precedente. Infatti, nella parte ascendente <strong>della</strong> parabola del ciclo<br />

<strong>della</strong> vita umana, l'azione degli opposti racchiusi nella formula dell'esistenza è molto più celere di<br />

quella espressa nella parte discendente <strong>della</strong> parabola stessa. Con un climax di tensione-azione<br />

degli opposti nello stadio di zigote e via via decrescendo nel proseguo dell'esistenza. Rimane,<br />

comunque, una cont<strong>in</strong>uità di memoria tra le varie fasi, nonostante cambi <strong>il</strong> tipo di potenziale<br />

generante degli opposti . Tant'è vero che l'adulto fa cose diverse dal bamb<strong>in</strong>o e così <strong>il</strong> vecchio<br />

dall'adulto.<br />

Dott. Mario P.: Ciò che fa apprezzare questa figura del ciclo dell'esistenza è anche l' estrema<br />

<strong>in</strong>stab<strong>il</strong>ità del momento presente, come di un qualcosa proteso subito nel futuro.<br />

Dott. Dore: E' un presente d<strong>in</strong>amico, frutto cumulativo <strong>della</strong> somma degli attimi che ci<br />

caratterizzano, e che nel diverso tempo di decadimento permettono alla nostra percezione di<br />

realizzare la nostra corporietà. Se, fantasticando, questi attimi avessero avuto tutti la stessa durata<br />

degli opposti dello stato quantico fondamentale e accadessero all'unisono, i nostri c<strong>in</strong>que sensi non<br />

avrebbero realizzato la funzione di cogliere la nostra dimensione materiale. Ossia saremo stati<br />

<strong>in</strong>visib<strong>il</strong>i a noi stessi, e tra di noi. Da questo pensiero di fantasia possiamo farci un'idea di quanto<br />

l'attimo sia fugace, ma comunque esistente.<br />

Dott. Mario P.: Infatti, mi ha dato l'impressione di qualcosa che viene proiettata subito <strong>in</strong> avanti,<br />

una quantità talmente piccola da essere quasi <strong>in</strong>concepib<strong>il</strong>e.<br />

Dott. Massimo L.: Troviamo, perennemente, come nella Realtà esistono due forze. Sono due forze<br />

fisiche, due forze logiche, una che mette e l'altra che leva.<br />

Dott. Dore: Si osserva, <strong>in</strong>fatti, che tanto si presentano fisiche e logiche, ciò che levano, è altamente<br />

sovrapponib<strong>il</strong>e a ciò che mettono. Pensiamo a che livello si compenetrano e <strong>in</strong>tegrano. E' mirab<strong>il</strong>e<br />

<strong>il</strong> grado reciproco d'<strong>in</strong>formazione e di tenuta che hanno le due forze. Ciò che cancellano è l'<strong>in</strong>tero<br />

essere e ciò che ripresentano è l'<strong>in</strong>tero essere ancora. Possiamo <strong>in</strong>terpretarlo una sorta di<br />

teletrasporto <strong>della</strong> pura <strong>in</strong>formazione esistenziale.<br />

Dott. MassimoL.: Ogni istante stiamo morendo per risorgere un' altra volta.<br />

Dott. Dore: Bravo! E' come l'araba fenice.<br />

Ora, tutto questo, ci fa capire che necessariamente <strong>il</strong> fondo del mondo deve avere, come suo<br />

<strong>Madaat</strong> - www.kabbaland.com 64

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