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panni dell’esperto sb<strong>il</strong>anciandosi <strong>in</strong> affermazioni false o azzardate che hanno sugli altri effetti<br />
tanto più negativi quanto maggiore e la credib<strong>il</strong>ità di chi parla – la faziosità è regolarmente<br />
associata a questo tipo di ignoranza.<br />
A motivare la faziosità, cioè la manomissione più o meno consapevole <strong>della</strong> realtà a proprio uso e<br />
consumo, può essere anche <strong>il</strong> desiderio di essere superiore o di primeggiare rispetto agli altri, un<br />
desiderio che può portare all’<strong>in</strong>vidia (►42), un sentimento che quando è orientato a sovvertire i<br />
meriti propri e altrui è un grave vizio antimeritocratico, mentre quando è orientato a <strong>in</strong>coraggiare<br />
<strong>il</strong> proprio impegno per meritare di più può avere degli effetti positivi, sia sulla persona, che è<br />
motivata a migliorarsi, sia per chi si confronta con lei lealmente, che a sua volta si impegna per<br />
essere all’altezza (nel qual caso è più corretto parlare di agonismo). Così l’<strong>in</strong>vidioso (►43) può<br />
essere sia un antimeritocratico, anche nei casi <strong>in</strong> cui dovesse essere vittima <strong>in</strong>consapevole di questo<br />
sentimento, sia un promotore dell’eccellenza, propria e altrui.<br />
42 – Invidia – “sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si<br />
vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che <strong>in</strong>vece possiede<br />
tale bene o qualità; anche, la disposizione generica a provare tale sentimento, dovuta per lo più a<br />
un senso di orgoglio per cui non si tollera che altri abbia doti pari o superiori, o riesca meglio<br />
nella sua attività o abbia maggior fortuna” (vTr – accezione negativa) – “con sign. attenuato, <strong>il</strong><br />
desiderio di avere anche noi <strong>il</strong> bene o la fortuna che hanno avuto altri” (vTr – accezione positiva)<br />
– <strong>in</strong> generale, nella sua accezione negativa, l’<strong>in</strong>vidia nasce dal desiderio che una o più altre<br />
persone non siano superiori o non abbiano di più rispetto a noi, anche quando i loro meriti sono<br />
maggiori dei nostri – l’accezione positiva dell’<strong>in</strong>vidia <strong>in</strong>vece, assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>e al sano agonismo, può<br />
essere un <strong>in</strong>centivo per aumentare <strong>il</strong> proprio impegno per raggiungere gli stessi meriti <strong>della</strong><br />
persona o delle persone con cui ci si confronta.<br />
43 – Invidioso – nell’accezione negativa, antimeritocratico che mal sopporta <strong>il</strong> successo altrui e<br />
per contrastarlo si attiva perché i criteri di merito siano violati, a tutto vantaggio suo o di altre<br />
persone più o meno immeritevoli verso cui ha delle preferenze non sempre giustificab<strong>il</strong>i – per <strong>il</strong><br />
trionfo del demerito sul merito l’<strong>in</strong>vidioso fa ricorso a tutti i tipi di faziosità, all’<strong>in</strong>ganno o anche<br />
a manovre relazionali che ridimension<strong>in</strong>o gli avversari meritevoli a vantaggio suo o di altre<br />
persone che vorrebbe priv<strong>il</strong>egiare – nell’accezione positiva è una persona che promuove <strong>il</strong><br />
proprio miglioramento motivando lealmente quello degli altri.<br />
3° – La meritologia e <strong>il</strong> meritologo<br />
Questo paragrafo fa da spartiacque tra i primi due, <strong>in</strong> cui si parla del merito <strong>in</strong> generale, e i successivi di<br />
questo articolo, <strong>in</strong>centrati sui fattori o criteri che secondo me determ<strong>in</strong>ano <strong>il</strong> merito. L’argomento è prima di<br />
tutto la meritologia, che è stata già def<strong>in</strong>ita ma di cui saranno dati altri dettagli, e poi anche lo studioso di<br />
meritologia, <strong>il</strong> meritologo<br />
Dopo aver riflettuto su quelli che potevano essere i motivi che rendono le persone meritevoli, e<br />
dopo aver tratto le conclusioni che ho riportato <strong>in</strong> questo articolo, ho pensato di dare a questo<br />
discorso un nome, e siccome da una ricerca su Internet ho visto che la parola meritologia (►44)<br />
compare circa una c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a di volte e mai nel titolo <strong>della</strong> pag<strong>in</strong>a mi sono permesso di ut<strong>il</strong>izzare<br />
questo term<strong>in</strong>e. Anche se non ho la pretesa di essere <strong>il</strong> fondatore di una discipl<strong>in</strong>a l’ho voluta<br />
def<strong>in</strong>ire come lo studio del merito <strong>in</strong> generale, riferito non a particolari contesti ma a criteri<br />
generali da contestualizzare poi caso per caso.<br />
44 – Meritologia – letteralmente è la scienza del merito, ovvero una discipl<strong>in</strong>a f<strong>in</strong>ora mai<br />
considerata da nessuno, che <strong>in</strong> questa sede si occupa soprattutto dei criteri generali che<br />
stab<strong>il</strong>iscono quanto una persona può essere considerata meritevole, anche rispetto ad altre, nei<br />
riconoscimento del suo valore, <strong>qui</strong>ndi <strong>della</strong> opportunità che ricopra una posizione ambita o che<br />
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