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Dott. Dore: Lo scopo pr<strong>in</strong>cipale del creato è <strong>il</strong> conseguimento <strong>della</strong> piena Coscienza Esistenziale.<br />

Comunque e bene spiegare meglio anche quale valore speciale detiene <strong>il</strong> genere Umano entro la<br />

natura. Perciò, vorrei esporvi presentemente un certo ragionamento di tanti anni fa,<br />

<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>secamente ut<strong>il</strong>e, <strong>in</strong> questo momento, per voi tutti. Orbene, pensiamo allora al fatto evidente<br />

che la condizione dell'uomo nella realtà si presenta limitata, naturalmente, sotto vari aspetti. Infatti<br />

possiamo notare, ad esempio, che esso non sa volare come gli uccelli e per questo ha creato, con la<br />

propria <strong>in</strong>telligenza, l'aeroplano. Inoltre non è tanto rapido negli spostamenti a piedi come tanti<br />

animali <strong>in</strong> natura, perciò ha <strong>in</strong>ventato l'automob<strong>il</strong>e. Oppure, non gode di una vista acuta come<br />

certi predatori, perciò ha realizzato strumenti come <strong>il</strong> b<strong>in</strong>ocolo e così via. Ora, dagli esempi<br />

appena citati si arguisce chiaramente che l'uomo adopera la propria creatività per concretizzare ciò<br />

che gli manca per natura. Qu<strong>in</strong>di, si impegna <strong>in</strong>cessantemente nella creazione di quanto gli<br />

occorre, onde superare i propri limiti naturali. Ma, seguitando ancora tale ragionamento e<br />

portandolo alle sue estreme conseguenze, è possib<strong>il</strong>e constatare che anche l'uomo e stato creato<br />

dalla natura, <strong>qui</strong>ndi, diremo noi, da Dio. Ma allora questo vuole dire che anche <strong>il</strong> Creatore è<br />

<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>secamente limitato come noi? Cioè come dire che la facoltà creativa è patognomonica di<br />

limitatezza, che vista <strong>in</strong> noi non suscita certamente alcuna preoccupazione, ma <strong>in</strong>vece la suscita<br />

alquanto seriamente quando applicata a Dio. Perciò, se restassimo a questo stadio del<br />

ragionamento, ovviamente, si sarebbe creata una <strong>in</strong>sana contraddizione logica che m<strong>in</strong>erebbe<br />

<strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>mente l'assolutezza del Santo Nome. E per diversi <strong>in</strong>dividui così è di certo, almeno s<strong>in</strong>ché<br />

non venga resa la parte mancante e ut<strong>il</strong>e onde superare tale stato di palese empasse <strong>della</strong> ratio<br />

umana. Infatti, <strong>il</strong> sentiero risolutivo da seguire immediatamente col pensiero è dato dal riconoscere<br />

che se al Div<strong>in</strong>o tutto appartiene, ed <strong>il</strong> Tutto unicamente di esso parla, anche l'Uomo è<br />

necessariamente Dio. Qu<strong>in</strong>di è solamente <strong>in</strong> questo modo che non sussiste più la contraddizione<br />

anzidetta, che anzi, per converso, viene <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>mente a giustapporsi nello stagliare<br />

concettualmente quale nob<strong>il</strong>e collocazione l'umanità detiene nella realtà dell'Essere.<br />

Dott.essa Sab<strong>in</strong>a B.: La scoperta dei due pr<strong>in</strong>cipi primordiali <strong>della</strong> Realtà, masch<strong>il</strong>e e femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e,<br />

cosa potrebbero <strong>in</strong>segnarci?<br />

Dott. Dore: Di certo, come primo aspetto, che <strong>il</strong> rapporto umano più importante, sotto ogni<br />

prof<strong>il</strong>o, è quello tra l'Uomo e la Donna. Infatti, è questa relazione degli opposti, la più impegnativa<br />

da realizzare senza un certo livello di Coscienza, che stab<strong>il</strong>isce e misura <strong>il</strong> gradiente di sv<strong>il</strong>uppo<br />

Etico dell'umanità. Ecco perché nel testo <strong>della</strong> Genesi di fronte a Dio si trovano Adamo ed Eva,<br />

cioè i due sessi per antonomasia. Questi ultimi sono nati pr<strong>in</strong>cipalmente l'uno per l'altro come<br />

s<strong>in</strong>tetizza l'equazione dell'amore. Così, la più alta ricchezza psico-spirituale sta nell'<strong>in</strong>corporazione<br />

costante dell'opposto. Qu<strong>in</strong>di, solo da questo può orig<strong>in</strong>are una buona famiglia e una giusta<br />

<strong>Madaat</strong> - www.kabbaland.com 69

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