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chi alle stesse attività è inadatto e magari si sta impegnando di più – in questi casi il maggior
merito delle persone che apparentemente si stanno impegnando di più deriva non da questo
fattore ma dal patrimonio genetico che ha favorito il loro miglior rendimento – comunque, al di
là dell’esistenza degli altri fattori da cui dipende il merito, l’impegno resta comunque quello più
importante.
Una situazione ideale (►56) è quella in cui ognuno, preso atto delle sue preferenze e delle sue
attitudini o delle sue disposizioni naturali, si dedichi soprattutto a queste, facendo poi un mestiere
che valorizzi i suoi talenti individuali, a tutto vantaggio delle rispettive gratificazioni e degli utenti
che ne usufruirebbero, quindi della società nel suo complesso.
56 – Situazione ideale – è quella situazione in cui ognuno, prescindendo da motivazioni che
nulla hanno a che vedere con le proprie reali attitudini e capacità, sa riconoscere i suoi meriti
genetici per dedicarsi a quelle attività che li valorizzino, lasciando che ognuno nella società
occupi il posto che più gli si addice.
Per inquadrare in maniera più completa e rigorosa questo fattore occorrerebbe rapportarlo alle
motivazioni che gli sono associate, nel senso che ci si può impegnare per fini nobili, e allora il
merito non si discute, ma ci si può impegnare anche per fini vergognosi, in cui l’impegno in quanto
fattore di demerito va condannato (►57).
57 – Impegno per il merito e impegno per il demerito – la volontà e l’impegno non sono sempre
e necessariamente dei fattori di merito in quanto la loro natura meritevole va messa in rapporto
alle motivazioni che li precedono e ai risultati che li seguono, per cui volontà e impegno possono
anche diventare dei fattori di demerito e di grave colpa.
7° – (3°) – Maturità e risorse accumulate
Oltre che l’impegno che alimentiamo con la nostra volontà nel momento presente è importante anche
l’impegno del passato, che ha aumentato la nostra maturità teorica e pratica dandoci più risorse e quindi più
capacità rispetto a prima
Ogni volta che una persona si impegna per adempiere a un dovere o raggiungere un obiettivo di
qualsiasi tipo lo fa partendo da una base genetica e usufruendo dei mezzi che le sono stati dati a
disposizione, e nel farlo accumula una esperienza che cambia, di solito in senso migliorativo, la sua
maturità (►58) e le sue capacità, il che si traduce in una maturità specifica per quell’ambito e in
risorse (►59) che le torneranno utili in occasioni simili. Tutto ciò fa sì che questa persona, oltre a
gratificarsi con le attività preferite, fornisca al mondo un servizio che migliora la vita delle altre
persone e che attraverso un tornaconto economico motiva ulteriormente il suo impegno (►60).
58 – Esperienza e maturità – ogni esperienza inevitabilmente cambia la nostra struttura
cerebrale, andando tra l’altro a migliorare le capacità che stiamo esercitando, il che si traduce in
una maggiore maturità specifica per quella particolare attività.
59 – Maturità e risorse – solitamente la maturità che una persona ottiene facendo esperienza si
traduce in risorse che le torneranno utili quando si dedicherà nuovamente a quella stessa attività.
60 – Maturità, risorse e impegno – la maturità e le risorse accumulate con l’esperienza
incoraggiano l’impegno creando le condizioni affinché la persona possa contribuire
significativamente al benessere non solo suo ma anche di chi usufruirebbe del suo lavoro.
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