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Causa per il Maggiorasco di Cristoforo Colombo - Cuccaro e Colombo

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Angélica Valentinetti Men<strong>di</strong><br />

Sopra <strong>il</strong> decimonono capitolo, tralassiato l’antecedente <strong>di</strong> voluntà come sopra, risponde:<br />

Io ho già detto d’haver olduto <strong>di</strong>re et come sopra che Franceschino fu figliuolo <strong>di</strong> Lantia<br />

<strong>Colombo</strong>. Hora <strong>di</strong>co <strong>di</strong> novo essere vero. Et parimente ho (197r) [68r] oldutto <strong>di</strong>re che <strong>il</strong><br />

detto Franceschino fu maridato in una quale si <strong>di</strong>mandava Heleneta et che della detta<br />

Heleneta lui hebbe tre figliuoli, cioè Bonifacio maggiore, Job et Colombino, suoi figliuoli<br />

legitimi et naturali. Et questo l’ho oldutto <strong>di</strong>re del medesimo tempo del qual ho deposto<br />

et delli <strong>per</strong> me sopra nominati. Quanto alli instrumenti et altre scritture de quali si fa<br />

mentione nel capitolo, io mi rimetto a quelle.<br />

Sopra <strong>il</strong> vigessimosecondo capitolo, trallassiati li antecedenti <strong>di</strong> voluntà come sopra, risponde:<br />

Io non so altro del contenuto in esso salvo quel tanto che ho deposto <strong>di</strong> sopra. Et<br />

quat[o] alle 248 scritture nominate nel capitolo, mi rimetto a quelle.<br />

Sopra <strong>il</strong> vigessimoquinto capitolo, trallassati li antecedenti <strong>di</strong> voluntà come sopra, risponde:<br />

È vero et come ho detto <strong>di</strong> sopra che <strong>il</strong> detto Baldessar vechio fu maridato in una qual si<br />

domandava Fiorina, dalla quale procreò Bonifacio suo figliouolo, <strong>il</strong> minore et come ho già<br />

detto <strong>di</strong> sopra. Et quanto alle scritture nominate nel capitolo, mi rimetto a quelle.<br />

Sopra <strong>il</strong> vigessimonono capitolo, trallassiati li antecedenti <strong>di</strong> voluntà come sopra, risponde:<br />

Io ho già detto haver conosciuto <strong>il</strong> detto signor Bonifacio minore padre del signor<br />

capitulante. Hora <strong>di</strong>co esser vero che <strong>il</strong> detto signor Bonifacio fu maridato nella signora<br />

Brigida delli signori Conti <strong>di</strong> Coconato, della quale et da esso signor Bonifacio è nato <strong>il</strong><br />

signor Baldessare capitulante. Et detti signori giugali, mentre sono visuti, hanno sempre<br />

tenuto, trattato et reputtato <strong>il</strong> detto signor Baldessare capitulante <strong>per</strong> luoro figliuolo<br />

legitimo et naturale, et esso signor Baldessare gli ha tenutto luoro <strong>per</strong> padre et madre<br />

chiamandoli <strong>per</strong> padre et madre et luoro <strong>per</strong> figliuolo; et <strong>per</strong> tali sonno sempre statti tenuti<br />

et reputati da tutti quelli che gli hanno conosciuti.<br />

Sopra <strong>il</strong> trigessimoquinto capitolo, trallassiati tutti li altri antecedenti et sussequenti <strong>di</strong> voluntà come<br />

sopra, risponde:<br />

Io mi raccordo che messer Biaggio <strong>Colombo</strong>, qual fu figliuolo (197v) [68v] d’uno qual si<br />

<strong>di</strong>mandava Mariotto delli signori <strong>di</strong> Cucaro, morse senza figliuoli maschi legitimi et<br />

naturali et lasciò due sorelle, una de quali haveva nome Catherina et l’altra Serra, quale<br />

erano maridate nel castello <strong>di</strong> Valmacha, et quali due sorelle, doppo la morte <strong>di</strong> detto<br />

Biaggio luoro fratello, intendevano <strong>di</strong> succedere nelli beni feudali del castello <strong>di</strong> Cucaro<br />

che erano <strong>di</strong> detto so fratello. Niente <strong>di</strong> mancho, poiché hebbero littigato con <strong>il</strong> signor<br />

Baldessare, qual era suo parente più prossimo, detto signor Baldessare ottennette <strong>per</strong><br />

giustitia detti beni feudali quali erano <strong>di</strong> detto Biaggio. Et questo io lo so <strong>per</strong>ché in quel<br />

tempo io stava <strong>per</strong> servitore in casa del detto signor Baldessare et vi<strong>di</strong> quanto lui tolse <strong>il</strong><br />

possesso de detti beni <strong>per</strong> vigore d’una commissione fatta dal Senato <strong>di</strong> Casale.<br />

Interrogato, risponde:<br />

Io so quanto ho deposto 249 <strong>di</strong> sopra <strong>per</strong> le raggioni <strong>per</strong> me già sopra dette.<br />

Interrogato, risponde:<br />

Publica voce e fama intendo che sij quello che si <strong>di</strong>ce publicamente da tutto <strong>il</strong> populo o<br />

dalla maggior parte d’esso.<br />

248 quat[o] alle] qua tealle.<br />

249 Segue depennato “quanto”.<br />

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