Causa per il Maggiorasco di Cristoforo Colombo - Cuccaro e Colombo
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Angélica Valentinetti Men<strong>di</strong><br />
Interrogato, risponde:<br />
Io sono d’ettà d’anni cinquanta; possedo in beni <strong>il</strong> valore <strong>di</strong> scu<strong>di</strong> ottom<strong>il</strong>la; mi son<br />
confessato et comunicato questo anno; non son parente né compadre, né suo debitore né<br />
cre<strong>di</strong>tore; non mi son sta’ letti li presenti capitoli avanti la presente mia depositione, né ho<br />
parlato con alcuni delli testimonij <strong>per</strong> accordarmi 280 con luoro nel deponere; non mi è sta’<br />
datto né promesso cosa alcuna acciò a fare la presente de <strong>per</strong>sone, né <strong>per</strong> questa s<strong>per</strong>o<br />
haverne danno né ut<strong>il</strong>e alcuno; et vorria vincesse quello che ha raggione.<br />
Al dì sopra scritto<br />
Don Gaio Antonio Maymoni<br />
Constituto 281 come sopra <strong>il</strong> nob<strong>il</strong>e messer Domenino della Piazza figliuolo del fu messer Ruffino,<br />
del luogo <strong>di</strong> Lu <strong>di</strong> Monferrato, testimonio come sopra (207r) [78r] nominato, citato, monito et giurato,<br />
essaminato et interrogato come infra et primo sopra <strong>il</strong> primo capitolo, me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong> suo giuramento<br />
risponde:<br />
Io ho conosciuto <strong>il</strong> fu signor Don Baldesar <strong>Colombo</strong> delli signori <strong>di</strong> Cucaro, <strong>il</strong> quale signor<br />
Baldesar hebbe <strong>per</strong> sua moglie una nominata Fiorina, dalli quali giogali naque <strong>il</strong> fu signor<br />
Bonifacio, padre del signor capitulante, li quali tutti ho conosciuto. Et quelli si chiamavano<br />
l’un et l’altro padre et figliuolo et si trattavano respettivamente come padre et figliuolo, et<br />
<strong>per</strong> tali sono sempre statti tenuti et reputati da tutti quelli che gli hanno conosciuti. Però<br />
io non so <strong>di</strong>re <strong>il</strong> nome del padre del detto signor Baldesare primo.<br />
È ben vero che ho olduto <strong>di</strong>re publicamente nel castello <strong>di</strong> Cucaro et altri luoghi da molte<br />
et <strong>di</strong>verse <strong>per</strong>sone – et specialmente dal fu signor Antonio <strong>Colombo</strong> qual quando morse<br />
poteva havere anni settanta et anche dal signor Ludovico suo figliuolo – che fu al mondo<br />
uno nominato Lantia <strong>Colombo</strong> delli signori <strong>di</strong> Cucaro, dello quale <strong>di</strong>scesero li sopra<br />
nominati et altri tre figliuoli quali si partirono dal castello <strong>di</strong> Cucaro essendo fanciulli et<br />
andoreno <strong>per</strong> sua ventura, né mai più sono rittornati in queste parti, uno de’ quali tre<br />
figliuoli – sì come ho sempre olduto <strong>di</strong>re publicamente – fu quello che andò et rittrovò le<br />
Nove In<strong>di</strong>e che si chiamava Don Christoforo <strong>Colombo</strong>, ma non so <strong>di</strong>re <strong>il</strong> nome del padre<br />
de’ detti tre figliuoli, ma solo che si <strong>di</strong>ceva publicamente come sopra: ch’erano dessesi dal<br />
detto Lantia <strong>Colombo</strong>. Et è publica voce et fama che detto fu signor Don Christofero<br />
<strong>Colombo</strong> inventore <strong>di</strong> dette In<strong>di</strong>e è desseso da questi signori de’ Colombi <strong>di</strong> Cucaro. Et li<br />
sopra nominati li ho conosciuti (207v) [78v] nel castello de Cucaro et a Lu, dove hanno<br />
praticato molto.<br />
Et parimente ho ol<strong>di</strong>to <strong>di</strong>re quanto ho già deposto, tanto nel detto castello <strong>di</strong> Cucaro quanto<br />
nel luogo <strong>di</strong> Lu, dalli <strong>per</strong> me sopra nominati et altri i nomi de’ quali non mi raccordo, da<br />
sessanta anni in qua, più e più volte in <strong>di</strong>versi luoghi et tempi, ma non mi raccordo precise<br />
delli anni, mesi et giorni ne delli presenti.<br />
Sopra <strong>il</strong> quarto capitolo, trallassiati gli antecedenti <strong>di</strong> voluntà delle parti, responde:<br />
Io non so altro del contenuto nel capitolo, salvo che ho ol<strong>di</strong>to <strong>di</strong>re dalli <strong>per</strong> me sopra<br />
nominati che <strong>il</strong> detto Lantia <strong>Colombo</strong> hebbe doi figliuoli, uno de’ quali si chiamava<br />
Franceschino et l’altro Dominico. Et questo l’ho olduto <strong>di</strong>re nel castello predetto et come<br />
ho deposto nell’antecedente capitolo. Quanto alle scritture in esso nominate, mi rimetto<br />
a quelle.<br />
280 Aggiunto nell’interlinea “<strong>per</strong> accordarmi”.<br />
281 Post<strong>il</strong>lato nel margine sinistro “16”.<br />
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