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Causa per il Maggiorasco di Cristoforo Colombo - Cuccaro e Colombo

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gli altri testimonij <strong>per</strong> accordarmi con loro nel deponere; manco s<strong>per</strong>o havere ut<strong>il</strong>e né danno<br />

alcuno della vitoria o <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> questa causa; non ho sollecitata questa causa altrimenti in<br />

nome <strong>di</strong> niuno; sarò amico della verità et vorrei che vincesse quello che ha ragione.<br />

Io, Alessandro <strong>Colombo</strong>, affermo come sopra<br />

Constituto 169 come sopra <strong>il</strong> signor Pietro Vincenzo Bazzano figliuolo del fu Bassano, citta<strong>di</strong>no<br />

<strong>di</strong> questa città <strong>di</strong> Casale, testimonio sopra nominato, citato, monito, giurato come nelli atti, essaminato<br />

et interrogato come infra et primo sopra <strong>il</strong> primo capitolo a lui letto, ecc., me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong> suo giuramento<br />

responde:<br />

Io ho conosciuto et conosco <strong>il</strong> signor Don Baldessar <strong>Colombo</strong> capitulante et parimente ho<br />

conosciuto <strong>il</strong> fu signor Bonifatio <strong>Colombo</strong>, che fu padre <strong>di</strong> esso capitulante, <strong>il</strong> quale signor<br />

Bonifatio, mentre che è vissuto, ha tenuto, trattato et reputato <strong>il</strong> detto signor capitulante <strong>per</strong><br />

figliuolo legitimo et naturale et tenendolo in casa sua nel castello <strong>di</strong> Cucaro, allevandolo<br />

et chiamandolo <strong>per</strong> figliuolo; et parimente <strong>il</strong> sim<strong>il</strong>e faceva <strong>il</strong> detto signor capitulante<br />

tenendo et reputando et chiamando signor Bonifatio <strong>per</strong> padre; et <strong>per</strong> tali sono sempre<br />

sta’ tenuti et reputati da tutti quelli che gli hanno conosciuti. Et <strong>il</strong> quale signor Bonifatio<br />

– <strong>per</strong> quanto ho ol<strong>di</strong>to <strong>di</strong>re tanto nel castello <strong>di</strong> Cucaro quanto anche da molti altri in<br />

<strong>di</strong>versi luoghi, et massime dalli vecchi signori <strong>di</strong> esso castello, specialmente dalli signori<br />

Giovanni Georgio, signor Lodovico, signor Federico, quali erano molto vecchi, d’età<br />

almeno d’anni sessantacinque – fu figliuolo del signor Baldessar. Et <strong>il</strong> detto signor<br />

Baldesar d’un altro signor Bonifatio, et esso Bonifatio vecchio fu figliuolo d’un signor<br />

Franceschino, qual era figliuolo del signor Lancia <strong>Colombo</strong> primo. Et sim<strong>il</strong>mente ho ol<strong>di</strong>to<br />

<strong>di</strong>re dalli prenominati che dal detto Lancia <strong>di</strong>sesero altri due suoi figliuoli, cioè Henriotto<br />

et Dominico, <strong>il</strong> qual Dominico fu padre del signor Don <strong>Cristoforo</strong> <strong>Colombo</strong> che fu Gran<br />

Almirante delle In<strong>di</strong>e et primo inventor <strong>di</strong> quelle. Et questo lo ho (169v) [40v] ol<strong>di</strong>to <strong>di</strong>re<br />

dalli prenominati molte volte et da molti altri vechi tanto nel castello <strong>di</strong> Cucaro quanto nel<br />

luogo <strong>di</strong> Lu ivi vicino, li nomi de’ quali presenti non mi racordo. Ma questo lo ho ol<strong>di</strong>to<br />

<strong>di</strong>re già più d’anni quaranta passati in presentia <strong>di</strong> molti i nome de’ quali né dell’anno,<br />

mese et giorno al presente non mi racordo.<br />

Sopra <strong>il</strong> 2º capitolo a lui teste letto come sopra, responde:<br />

Io <strong>di</strong>co che sono quarantadue anni e più che mia sorella, la signora Margarita Bazana, fu<br />

maridata nel fu signor Giovanni Georgio <strong>Colombo</strong> delli signori del castello <strong>di</strong> Cucaro, nel<br />

quale luogo et castello ho praticato <strong>per</strong> detta causa da quel tempo in qua andando a visitare<br />

detta mia sorella et mio cugnato et altri amici, ove intesi <strong>di</strong>re quasi da tutti quelli<br />

gent<strong>il</strong>huomini che quel castello et terra fu et era feudo nob<strong>il</strong>e et antiquo della casa de’<br />

Colombi ivi habitanti, et che erano stati investiti dalli signori Marchesi <strong>di</strong> Monferrato <strong>per</strong><br />

li maschi soli legitimi et naturali, et che le femine et descendenti da femine non potevano<br />

succedere in detto feudo <strong>per</strong> essere chiamati a quello li detti maschi soli.<br />

Mi racordo anche <strong>di</strong> havere lette delle investiture che contengano <strong>il</strong> medesimo, alle quali<br />

mi rimetto, et così ho visto sempre praticare. Di più ho anche ol<strong>di</strong>to <strong>di</strong>re che essendo morto<br />

<strong>il</strong> signor Biagio <strong>Colombo</strong> senza figliuoli maschi, qual lasciò solo due sorelle che volevano<br />

succedere essendo mandate in Valmaca, se bene mi racordo, ma furono escluse dal detto<br />

signor Bonifatio, padre del signor Don Baldessar capitulante. Et che questo feudo sij <strong>di</strong> tale<br />

natura <strong>di</strong> questo ne è publica voce et fama et è cosa notoria appresso a quelli che hanno<br />

pratica 170 <strong>di</strong> quei contorni che ne hanno pratica et questo, ecc.<br />

169 In margine: “6”.<br />

170 Aggiunto nell’interlinea “che hanno pratica”.<br />

<strong>Causa</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> maggiorasco <strong>di</strong> <strong>Cristoforo</strong> <strong>Colombo</strong>; domande <strong>di</strong> Baldassarre <strong>Colombo</strong> <strong>di</strong> <strong>Cuccaro</strong><br />

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