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Causa per il Maggiorasco di Cristoforo Colombo - Cuccaro e Colombo

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Angélica Valentinetti Men<strong>di</strong><br />

Sopra <strong>il</strong> nono capitolo, tralasciat[i] 90 gli altri precedenti et seguenti, <strong>il</strong> quarto respetivamente, <strong>di</strong> voluntà<br />

del capitulante, responde:<br />

Io non so altro del contenuto in questo nono capitolo se non quello che ho olduto <strong>di</strong>re<br />

come <strong>di</strong> sopra: che <strong>il</strong> detto messer Dominico, figliuolo del detto messer Lancia et fratello<br />

del detto messer Franceschino, fu padre del detto signor Don Christofforo Colón, primo<br />

fondatore del Mayorazgo capitulato, ma s’habbia havuto un altro figliuolo che si chiamasse<br />

Don Bartolomeo, io non me ne racordo <strong>di</strong> haverlo olduto <strong>di</strong>re né letto nelle Istorie. Ben<br />

mi pare de haver letto <strong>per</strong> Historie che <strong>il</strong> detto Don Christofforo Colón hebbe un fratello<br />

nominato Don Diego, et se bene mi racordo credo che sij un libro intitolato Alfonso Uloa 91<br />

tradotto <strong>di</strong> spagnolo in lingua italiana, né mi racordo che detta historia <strong>di</strong>ca che ambidue<br />

Don Christofforo et Don Diego fossero figliuoli del detto fu messer Dominico. (149r)<br />

[20r] Et quanto al resto contenuto nello capitulo mi rimetto alle Historie.<br />

Sopra <strong>il</strong> 10 capitolo, essaminato come sopra, responde:<br />

Se li detti Dominico et Franceschino fratelli come <strong>di</strong> sopra fossero investiti 92 nel detto<br />

feudo, io non lo posso <strong>di</strong>re <strong>per</strong>ché anchor non era nato, ma bene lo ho ol<strong>di</strong>to <strong>di</strong>re in<br />

generali, come <strong>di</strong> sopra, che tutti li maschi de’ Colombi legitimi et come <strong>di</strong> sopra sono<br />

chiamati in detta investitura, parte de’ quali ne ho veduto, come anche delli testamenti<br />

rogati come si capitula, a’ quali mi rimetto. Et quanto a me tengo <strong>per</strong> fermo che contengano<br />

la verità, <strong>per</strong>ché fui escluso <strong>per</strong> li ragioni che ho detto et n’è anche publica voce e fama in<br />

tutti questi contorni et come ho detto.<br />

Sopra l’XI capitolo essaminato come sopra, responde:<br />

Io non so né ho inteso <strong>di</strong>re che li su detti Don Christofforo, Don Bartolomeo e Don Diego,<br />

fratelli e figliuoli <strong>di</strong> messer Dominico <strong>Colombo</strong>, siano mai stati investiti, neanche lo ho<br />

inteso, anzi si <strong>di</strong>ceva che, vivendo <strong>il</strong> detto meser Dominico, si partirono da Cucaro essendo<br />

anchor putti in compagnia anchor <strong>di</strong> altri parenti loro habitante in detto castello <strong>di</strong> Cucaro<br />

<strong>per</strong> le guerre et <strong>di</strong>fferenze che allhora regnavano in detto castello et Marchesato <strong>di</strong><br />

Monferrato, né poi fu mai detto che ritornassero. Però non è da credere che fossero investiti<br />

nel detto feudo doppo la morte del predetto messer Dominico loro padre. Et questa<br />

informatione l’hebbi dalli detti miei padre et madre, zio et messer Roberto Lanzav[e]chia 93<br />

come <strong>di</strong> sopra.<br />

Sopra <strong>il</strong> XII capitolo, essaminato come sopra, responde:<br />

Io non so altro del contenuto in questo capitulo se non che da gioventù io sentevo <strong>di</strong>re<br />

dalli medesimi miei vechi su detti quali <strong>di</strong>cevano havere ol<strong>di</strong>to <strong>di</strong>re dalli suoi vechi che,<br />

in quelli tempi <strong>di</strong> guerra et <strong>di</strong>ssensioni quali regnavano in questa marchia, che si partè<br />

anchora da Cucaro uno nominato messer Petrino, pur de’ Colombi, della istessa parentella<br />

ma transversale del detto messer Lancia et conseguente 94 (149v) [20v] del detto Don<br />

Cristofforo Gran Almirante, qual andò ad abitare alla città <strong>di</strong> Piacenza, lontana da questa<br />

città et da Cucaro circa sessanta miglia, vicina al Po, et che dal detto messer Petrino si<br />

ritruovano <strong>di</strong>scendenti et habitanti in essa citta. È vero ch’io non fui mai a Piacenza né li<br />

ho mai veduti né cognosciuti, et se Petrino fosse prima investito nanti detta partita insieme<br />

con li fratelli o altrimenti della parte loro del detto feudo <strong>di</strong> Cucaro et come <strong>di</strong>ce lo<br />

90 tralasciat[i]] tralasciato.<br />

91 È ovvio che si tratta delle Historie del S. D. Fernando <strong>Colombo</strong>. Cfr. n. 60.<br />

92 Lettura incerta.<br />

93 Lanzav[e]chia] Lanza Zavachia; cfr. supra, p. 387.<br />

94 Scritto sotto la linea.<br />

388

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