11.06.2013 Views

caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PARTE 1 BIOMASSE ED ENERGIA CAPITOLO 1 CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE BIOMASSE E DEI BIOCOMBUSTIBILI<br />

Non sono considerati utili per la trasformazione energetica quei residui non recuperabili per<br />

motivi tecnici (radici, materiale fi ne, foglie), per motivi economici o chimico-fi sici (non idonei a<br />

processi di trasformazione energetica).<br />

Le quantità di residui colturali annualmente recuperabili dipendono da numerosi fattori tra<br />

cui si segnalano: le superfi ci coltivate, la produttività <strong>delle</strong> colture, le modalità di raccolta e le<br />

condizioni di operatività.<br />

Inoltre sulla disponibilità infl uiscono anche la stagionalità della raccolta e la possibilità di stoccaggio<br />

del sottoprodotto. In linea di massima una buona e studiata organizzazione aziendale<br />

consente quasi sempre un utilizzo alternativo del sottoprodotto.<br />

I residui colturali hanno <strong>delle</strong> <strong>caratteristiche</strong> intrinseche che li rendono diversi sia dai prodotti<br />

principali da cui derivano sia da eventuali co-prodotti, le principali diff erenze riguardano:<br />

• composizione della sostanza secca;<br />

• contenuto di acqua al momento della raccolta;<br />

• massa volumica apparente;<br />

• potere calorifi co inferiore (PCI);<br />

• contenuto di ceneri ed altri minerali.<br />

Nel seguito, tenendo conto <strong>delle</strong> fi nalità dello studio, nonché dell’esperienza consolidata,<br />

sono state escluse dalla trattazione quelle <strong>biomasse</strong> vegetali che, a causa della loro composizione,<br />

diffi coltà di raccolta, o <strong>delle</strong> loro basse produttività per ettaro di residuo, non determinano<br />

un adeguato interesse pratico all’utilizzazione come risorse destinabili alla produzione<br />

di energia.<br />

Le <strong>biomasse</strong> residuali prese in considerazione possono essere suddivise in 2 categorie: le erbacee<br />

e le legnose, come illustrato in tabella 1.2.<br />

Tab. 1.2. Tipologie di scarti <strong>delle</strong> colture agricole<br />

TIPOLOGIA DI BIOMASSE<br />

Erbacee Legnose<br />

Coltura Residuo Coltura Residuo<br />

Frumento tenero e duro Paglia Vite Sarmenti<br />

Segale Paglia Olivo Legna e rami<br />

Orzo Paglia Melo Legna e rami<br />

Avena Paglia Pero Legna e rami<br />

Riso Paglia Pesco Legna e rami<br />

Mais Stocchi e Tutoli Agrumi Legna e rami<br />

Girasole Stocchi Mandorlo Legna e rami<br />

Nocciolo Legna e rami<br />

Albicocco Legna e rami<br />

Actinidia (kiwi) Potature<br />

I residui agricoli illustrati nella tabella trovano, in alcuni casi, impiego all’interno dell’azienda<br />

stessa per vari utilizzi o entrano in qualche mercato locale; tra quelli considerati solo la paglia<br />

di cereali ha un mercato di maggiore dimensione e signifi catività. Nella tabella 1.3 sono mostrate<br />

le principali destinazioni <strong>dei</strong> residui considerati nella presente indagine.<br />

8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!