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caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

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PARTE 1 BIOMASSE ED ENERGIA CAPITOLO 1 CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE BIOMASSE E DEI BIOCOMBUSTIBILI<br />

Forte attenzione viene posta alla gestione <strong>delle</strong> infestanti, mediante interventi di diserbo chimico<br />

in pre-emergenza ed in copertura (di soccorso), basati sull’utilizzo di diversi principi attivi.<br />

In termini di fertilizzazione minerale, il mais è una specie molto esigente che necessita orientativamente<br />

200-300 kg/ha di N, 80-120 kg/ha di P 2O 5 e di 0-120 kg/ha di K 2O (in funzione della<br />

dotazione naturale del terreno).<br />

Raccolta<br />

La raccolta di mais trinciato per la produzione di silomais si eff ettua con una falcia-trincia-caricatrice,<br />

quando sopraggiunge la maturazione cerosa della granella (per uso biogas la raccolta<br />

ottimale è a 2/3 della linea latte): le piante vengono quindi trinciate intere, con una umidità<br />

attorno al 68-72%. Le produzioni in sostanza secca variano da 14 a 23 t/ha (40-65 t/ha di trinciato<br />

tal quale).<br />

La raccolta della granella si eff ettua in genere 10-15 giorni dopo la maturazione fi siologica, con<br />

una umidità compresa tra il 22-26%, mediante una mietitrebbia da grano con testata spannocchiatrice.<br />

La resa media di granella secca italiana ad oggi supera le 9 t/ha, tuttavia molte sono<br />

le aziende maidicole che realizzano stabilmente produzioni medie di 10-12 t/ha ed oltre. In<br />

mancanza di irrigazione le rese sono molto più basse ed estremamente variabili.<br />

Costi<br />

Il costo di coltivazione del mais è notevolmente infl uenzato dal livello di input applicati alla<br />

coltura (in particolare fertilizzazione ed irrigazione) e può variare da 1.000 a 1.800 €/ha, costo<br />

di trasporto della biomassa escluso.<br />

Per la scheda del mais si rimanda al paragrafo 1.3.1.3.<br />

1.4.2.4 Triticale<br />

Il triticale è un ibrido ottenuto alla fi ne del XIX secolo dall’incrocio tra il frumento e la segale (Trìticum<br />

aestìvum L. x Triticum secàle Wittm.). Negli ultimi 20-30 anni il triticale ha suscitato un forte<br />

interesse nel mondo agricolo, in relazione all’elevato potenziale produttivo in ambienti pedoclimatici<br />

diffi cili e al ciclo autunno-vernino, che off re la possibilità di praticare il doppio raccolto.<br />

Impianto e cure colturali<br />

Il triticale presenta alcune <strong>caratteristiche</strong> di pregio del frumento, come l’elevata produttività e<br />

il buon contenuto proteico, accompagnate da alcune proprietà della segale, come la rusticità,<br />

la resistenza alle malattie dell’apparato fogliare e al freddo.<br />

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