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caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

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PARTE 1 BIOMASSE ED ENERGIA CAPITOLO 1 CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE BIOMASSE E DEI BIOCOMBUSTIBILI<br />

e di un numero variabile di accestimenti. Al suo interno, il culmo è midolloso, succoso e ricco<br />

in zuccheri solubili. L’infi orescenza è costituita da un panicolo di dimensioni molto più ridotte<br />

rispetto ai tipi da granella per evitare un eccessivo accumulo di carboidrati nel seme.<br />

La capacità di entrare in dormienza nei periodi più caldi associata ad alcuni caratteri anatomici<br />

(l’apparato radicale che si espande in profondità, lo strato siliceo presente nell’endoderma radicale<br />

e la cuticola cerosa sulla parte aerea), conferiscono a questa pianta un’elevata resistenza<br />

agli stress idrici.<br />

Il sorgo è una specie spiccatamente macroterma, tra le più esigenti riguardo alla temperatura.<br />

La germinazione del seme richiede una temperatura minima di 14-15 °C, mentre la levata e la<br />

fi oritura avvengono in condizioni ottimali di 26-30 °C.<br />

Predilige terreni di medio impasto ed è moderatamente tollerante alla salinità. Assolutamente<br />

inadatti sono i terreni con problemi di ristagno idrico, in quanto asfi ttici e freddi. Riguardo alla<br />

reazione del terreno, la pianta del sorgo è molto adattabile, crescendo bene tanto in terreni<br />

acidi (pH 5,5), quanto in terreni alcalini (pH 8,5).<br />

Impianto e cure colturali<br />

Il sorgo quasi sempre viene coltivato senza sussidio irriguo. Tuttavia le piante rispondono molto<br />

positivamente all’irrigazione. Nelle zone in cui le disponibilità irrigue sono elevate, la coltura<br />

entra in competizione con il mais che in condizioni di alta produttività appare decisamente<br />

superiore. A contrario, in corrispondenza di limitati input idrici, il sorgo risulta decisamente superiore<br />

al mais, sia come capacità di valorizzare l’acqua irrigua sia nell’ottica del contenimento<br />

<strong>dei</strong> costi di produzione. Il sorgo mostra infatti esigenze idriche molto contenute rispetto<br />

al mais e una minore sensibilità alla carenza idrica durante la fase vegetativa, grazie alla sua<br />

capacità di rallentare o arrestare il suo sviluppo consentendo una maggiore elasticità nella<br />

programmazione degli interventi irrigui.<br />

Fig. 1.23. Seminatrice<br />

Le dosi di concimazione, soprattutto riguardo all’azoto, vanno commisurate al livello di resa potenzialmente<br />

conseguibile: in linea generale risultano suffi cienti limitati apporti azotati (100-120<br />

kg/ha di N) per determinare concreti incrementi della produzione di sostanza secca. Nonostante<br />

l’elevata effi cienza di assorbimento dell’azoto da parte della coltura, resta comunque importante<br />

imporre oculati piani di concimazione azotata per le colture in successione, onde evitare nel<br />

lungo periodo, pericolose riduzioni della fertilità chimica del suolo.<br />

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