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caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

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PARTE 1 BIOMASSE ED ENERGIA CAPITOLO 1 CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE BIOMASSE E DEI BIOCOMBUSTIBILI<br />

diff usa a livello mondiale soprattutto per la farina che<br />

se ne ricava. L’olio, invece, pur rappresentando una tra<br />

le maggiori produzioni al mondo (per il 2008, 37,5 Mt,<br />

secondo solo all’olio di palma con 38,9 Mt), è da considerarsi,<br />

in realtà, più come un sottoprodotto che come<br />

prodotto principale. La soia è una pianta erbacea annuale<br />

a ciclo estivo, interamente pubescente, alta da 70<br />

a più di 130 cm, con portamento eretto più o meno cespuglioso.<br />

Appartiene alla famiglia <strong>delle</strong> Leguminose,<br />

il frutto è un baccello, piccolo, ricoperto di peli, che si<br />

può presentare diritto o incurvato. La colorazione può<br />

variare dal giallo, al grigio, al nero. Un baccello contiene da 1 a 5 semi (normalmente 2 o 3).<br />

Ogni infi orescenza produce da 1 a più di 20 baccelli, che raggiungono, in circa 40 giorni, il loro<br />

massimo peso. Il seme è di forma prevalentemente sferica o ellittica e dal colore variabile (dal<br />

giallo paglierino al nero). Le rese sono variabili; in Italia (Pianura Padana) si parla di 3-3,5 t/ha,<br />

ma si possono superare le 4 t/ha oppure scendere fi no a 2 t/ha per le colture intercalari. La resa<br />

in olio oscilla in media tra 0,4 e 0,8 t/.<br />

Impianto e cure colturali<br />

Coltura a ciclo primaverile-estivo; esigenze climatiche simili a quelle del mais ma la soia è meno<br />

sensibile agli abbassamenti di temperature nelle fasi iniziali del ciclo (Tmin di accrescimento<br />

= 5°C; Tottimale ~24-25°C); pianta brevi-diurna sensibile al fotoperiodo; pianta debolmente<br />

arido-resistente che, nei climi italiani, necessita comunque di irrigazione. La composizione chimica<br />

della granella è mediamente di 18-20% di grassi, 40-42% di proteine ed il 5% di cellulosa.<br />

Le varietà sono distinte in base alla precocità, in gruppi da 000 (precocissime) a X (tardive). Nei<br />

nostri ambienti sono usati i gruppi da 00 a III. Le varietà precoci sono meno sensibili al fotoperiodo.<br />

Altri caratteri interessanti sono l’altezza del primo baccello, la resistenza alle malattie,<br />

allo stress idrico, ecc.<br />

Il terreno viene lavorato con una aratura piuttosto anticipata (profondità 30 cm) seguita da<br />

lavori di affi namento eseguiti tempestivamente in modo da avere un letto di semina perfettamente<br />

livellato e amminutato. Nel caso di coltura intercalare, la lavorazione minima (15-25 cm)<br />

dà buoni risultati. La semina si eff ettua da metà aprile a metà maggio con seminatrici di precisione,<br />

a righe (40-45 cm) ad una profondità di 50-60 mm in terreni piuttosto asciutti e 30-40<br />

mm in terreni con favorevoli condizioni di umidità, con densità compresa di 30-35 piante/m2<br />

impiegando circa 6-8 kg di semi/ha.<br />

La concimazione se normalmente nodulata, è in pratica autosuffi ciente per l’azoto. Per gli altri<br />

macroelementi la concimazione si basa sulla somministrazione di fosforo (80-100 kg/ha)<br />

e potassio nel caso di terreni carenti. La concimazione azotata può essere limitata a 20-30<br />

kg/ha di azoto alla semina. Se la coltura risultasse non nodulata, risulta necessario apportare<br />

circa 150-200 kg/ha di N. Il diserbo, chimico o meccanico, si eff ettua in pre-semina o in preemergenza.<br />

Il fabbisogno idrico medio per una coltura di soia di ciclo medio-precoce è di 400-500 mm.<br />

Raccolta<br />

La raccolta viene eff ettuata da settembre (coltura principale) ad ottobre (coltura intercalare),<br />

quando la pianta è quasi completamente defogliata e presenta steli e semi di colore marrone.<br />

Si impiegano mietitrebbie da frumento.<br />

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