11.06.2013 Views

caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

caratteristiche tecniche delle biomasse e dei biocombustibili - Enama

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PARTE 1 BIOMASSE ED ENERGIA CAPITOLO 1 CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE BIOMASSE E DEI BIOCOMBUSTIBILI<br />

La coltura viene utilizzata nell’alimentazione zootecnica, sia come granella nelle diete <strong>dei</strong> monogastrici,<br />

sia come foraggio insilato per l’alimentazione <strong>dei</strong> ruminanti. Inoltre, risulta essere<br />

interessante l’utilizzo quale coltura energetica in relazione alla elevata resa in biogas della<br />

pianta insilata.<br />

Riguardo la morfologia della pianta, l’apparato radicale è costituito in media da 3-5 radici seminali,<br />

mentre il culmo si presenta grosso e vuoto. Le foglie sono più larghe rispetto al frumento.<br />

Le spighe sono di notevoli dimensioni e producono da 60 a 150 cariossidi.<br />

Il triticale si adatta bene ai terreni sabbiosi, poco fertili e resiste bene alla salinità. In linea di<br />

massima il triticale viene seminato dove il grano non garantisce buone rese, in relazione anche<br />

alla sua maggior resistenza all’acidità <strong>dei</strong> terreni, ai minori fabbisogni azotati ed al miglior<br />

accestimento che limita la competizione con le malerbe.<br />

Le esigenze idriche sono inferiori a quelle del frumento, anche in relazione ad una maggiore<br />

capacità di sfruttare l’acqua presente nel terreno.<br />

Il triticale non necessita di una preparazione del terreno particolarmente accurata. L’epoca di<br />

semina varia in funzione <strong>delle</strong> cultivar e dell’ambiente di coltivazione. Esistono <strong>delle</strong> varietà<br />

non alternative a semina autunnale, e alternative a semina sia autunnale che primaverile. Nei<br />

tipi autunnali è bene seminare precocemente. La semina avviene normalmente a righe distanti<br />

20-30 cm, impiegando da 100 a 200 kg/ha di semente in funzione della germinabilità, <strong>delle</strong><br />

dimensioni del seme e della destinazione del prodotto.<br />

Per quanto riguarda gli apporti di fertilizzanti e le relative epoche di distribuzione si fa riferimento<br />

al grano. Occorre comunque porre attenzione al fatto che il triticale è maggiormente<br />

soggetto al fenomeno dell’allettamento a seguito di eccessive fertilizzazioni azotate: indicativamente<br />

possono essere apportati alla coltura circa 60-100 kg di N per ettaro. Pur presentando<br />

una buona capacità di competizione nei confronti <strong>delle</strong> infestanti, risulta conveniente ricorrere<br />

al diserbo chimico per ottenere adeguate produzioni.<br />

Raccolta<br />

Le produzioni unitarie di granella sono molto variabili, da 6 a 10 t/ha; per la produzione di<br />

insilato, la trinciatura viene eseguita a maturazione cerosa, con rese di circa 30-40 tonnellate<br />

di biomassa tal quale ad ettaro.<br />

Le buone <strong>caratteristiche</strong> di rusticità, produttività e fermentescibilità permettono di destinare<br />

la coltura del triticale alla produzione di substrato per la fermentazione anaerobica in impianti<br />

energetici a biogas: in questo caso la coltura viene raccolta allo stadio ceroso, mediante una<br />

macchina falcia-trincia-caricatrice, e successivamente insilata.<br />

Costi<br />

Dal punto di vista economico rappresenta una soluzione interessante l’avvicendamento tra il<br />

triticale, destinato a fi ni energetici (biogas), ed il mais, in relazione ad una potenziale maggior<br />

sostenibilità economica di tale piano colturale rispetto alla singola coltura del mais. In comprensori<br />

in cui le condizioni climatico-ambientali non consentono un ottimale sviluppo della<br />

coltura del mais, l’avvicendamento triticale e sorgo appare più vantaggioso.<br />

Il costo di coltivazione del triticale è notevolmente infl uenzato dal livello di input applicati<br />

alla coltura (in particolare la fertilizzazione) e può variare da 600 a 900 €/ha, costo di trasporto<br />

della biomassa escluso.<br />

75

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!