Leggi il pdf - Collegio Nazionale dei Periti Agrari » e dei Periti Agrari ...
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dell’offerta, abbassano i prezzi di vendita creando la condizione<br />
che la nostra agricoltura è fuori mercato.<br />
Le nostre eccellenze cedono alla politica <strong>dei</strong> prezzi. I trasformatori<br />
ut<strong>il</strong>izzano prodotti di base provenienti dai PVS ove,<br />
ad esempio, <strong>il</strong> costo del lavoro è molto basso.<br />
E’ la legge di mercato che vede <strong>il</strong> trasformatore/commerciante<br />
acquistare a minor prezzo per abbattere i costi di produzione<br />
e questo vede le nostre migliori produzioni in diretta<br />
competizione con la concorrenza europea ed estera.<br />
La concorrenza di “prodotto” sta interessando anche fiori e<br />
pomodori africani, frutta tropicale in diretta competizione<br />
con quella da noi prodotta, o arance spagnole.<br />
Naturalmente <strong>il</strong> problema coinvolge anche le forniture di<br />
materie prime all’industria alimentare di lavorazione e trasformazione<br />
e alle imprese della distribuzione.<br />
La qualità delle nostre produzioni agro-zootecniche non può<br />
competere con le esigenze di riduzione <strong>dei</strong> costi della voce<br />
alimentare delle famiglie che vedono gli stipendi fissati al<br />
cambio ad 1 euro=1936,27 lire. Di fatto, quando si fa la spesa<br />
1 euro e considerato ormai come le vecchie m<strong>il</strong>le lire.<br />
Il periodo della doppia valuta non è stato tenuto a sufficienza<br />
sotto controllo e ormai <strong>il</strong> cambio/valuta vede € 1 = Lire<br />
m<strong>il</strong>le e questo sta pesando enormemente sulla economia<br />
domestica che, per far quadrare i conti di fine mese punta<br />
sempre più sul prezzo e sempre meno sulla qualità; e ciò ha<br />
originato un danno concreto al nostro Paese che può far<br />
rimpiangere la vecchia e cara lira.<br />
Per evitare la chiusura di tante imprese agricole, già in 10<br />
anni <strong>il</strong> numero delle aziende è diminuito del 27% occorre<br />
pensare ad una combinazione di interventi che possano<br />
essere di indirizzo ed aiuto anche al settore agroalimentare<br />
italiano che ha necessità di maggiore sostegno per la<br />
modernizzazione.<br />
Prima di tutto occorre pensare ad aumentare<br />
i redditi delle aziende intervenendo<br />
sull’abbassamento o congelamento<br />
<strong>dei</strong> costi di produzione nevralgici<br />
che sono individuab<strong>il</strong>i dall’analisi comparata<br />
di quelli sim<strong>il</strong>ari <strong>dei</strong> PVS e promuovendo<br />
una fiscalità di vantaggio<br />
per le imprese agricole accompagnata<br />
da una minore burocrazia.<br />
E’ anche in tal caso opportuno intervenire<br />
nella PAC anche considerando<br />
la difficoltà della nostra agricoltura di<br />
aumentare le superfici aziendali e favorire<br />
le soluzioni alternative di nuova<br />
generazione senza però incidere troppo<br />
sul rapporto produttivo ma sempre con<br />
l’obiettivo di promuovere uno sv<strong>il</strong>uppo<br />
sostenib<strong>il</strong>e.<br />
10<br />
XVII CONGRESSO NAZIONALE<br />
Perito <strong>Agrari</strong>o 2/2011<br />
I <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong>, in difesa delle nostre produzioni ed eccellenze<br />
alimentari e biodiversità ricche di tradizioni culturali,<br />
alla cui produzione quali-quantitativa sono dediti, vogliono<br />
modelli di sv<strong>il</strong>uppo che assicurino la redditività a chi ha talento<br />
e vuole mettersi in discussione e rischiare per creare<br />
ricchezza.<br />
L’agricoltura richiede un progetto di ristrutturazione e riorganizzazione<br />
che deve vedere tutte le parti pulsanti e vitali<br />
presenti ed attive impegnate ad affrontare con determinazione<br />
e coraggio le sfide della globalizzazione intervenendo<br />
per valorizzare le attività dell’agro-ambiente.<br />
E dobbiamo chiamare al tavolo i nostri governanti perché<br />
senza una politica adeguata tutto rimarrebbe una scatola<br />
vuota .<br />
La crisi dell’agricoltura, ormai manifesta, che quotidianamente<br />
verifichiamo nelle nostre attività professionali ci<br />
consegna a una mission che supera <strong>il</strong> supporto per la difesa<br />
dell’origine <strong>dei</strong> prodotti, per un maggiore ut<strong>il</strong>izzo razionale<br />
delle agroenergie e per l’etichettatura e rintracciab<strong>il</strong>ità <strong>dei</strong><br />
prodotti alimentari.<br />
Non abbiamo la presunzione di risolvere i problemi dell’impresa<br />
agricola ma crediamo che <strong>il</strong> confronto tra le parti possa<br />
portare a proposte innovative collegab<strong>il</strong>i al sistema professione<br />
e a quello dell’istruzione tecnica che ha <strong>il</strong> compito<br />
di preparare le future generazioni di <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> pronti ad<br />
affrontare anche le sfide della globalizzazione.<br />
Affidando ai Relatori l’approfondimento <strong>dei</strong> motivi di apertura<br />
ed <strong>il</strong> compito di portare idee e prospettive sul futuro,<br />
con la certezza che dai lavori Congressuali emergeranno<br />
analisi, sistemi e proposte ut<strong>il</strong>i alla collettività, apro i lavori<br />
del XVII Congresso <strong>Nazionale</strong> <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong> <strong>Agrari</strong> e <strong>dei</strong> <strong>Periti</strong><br />
<strong>Agrari</strong> Laureati.