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La Cassa di previdenza dei
Periti Agrari
Membro del Comitato della Gestione Separata dei
Periti Agrari
Per.Agr. Cosimo
D.Giannotta
Porto a Tutti i saluti del Comitato
di Gestione e del Presidente
Enpaia, Dr. Carlo Siciliani
e ringrazio per averci
consentito di essere presenti
per l’esercizio delle attività
di promozione così come stabilite
dall’art. 12 - 4° comma
del vigente Regolamento.
In Sintesi le linee programmatiche
tracciate dal Comitato per il quadriennio 2009-
2012 sono :
vo
2010 che, approvata in prima lettura in corso del Comi-
inviato ai Sindaci, sarà adottato per la definitiva approva-
paia
domani 28 aprile alle 10:30 in Roma.
Gli obiettivi che il Comitato si è prefissato per il 2010 sono
stati raggiunti.
c) aumentare la redditività.
specifico evidenzia il dato importante, in controtendenza
con gli anni passati, dell’aumento di nuove iscrizioni che,
in somma algebrica con le cancellazioni, ha portato ad un
totale iscritti attivi (compresi n.150 pensionati contribuenti)
al 31/12/2010 pari a 3.212 unità.
Si è assestato il principio che occorre lavorare nella categoria
cercando di recuperare quei periti agrari che, nonostante
vi sia un obbligo di legge, non ancora s’iscrivono
alla Cassa.
Tanto lo si adotta in tutte le forme canoniche di promozione
che il Comitato si è dato partecipando, con i suoi mem-
XVII CONGRESSO NAZIONALE
Perito Agrario 2/2011
bri, in tutte le manifestazioni, convegni organizzati per far
conoscere meglio che cosa sia la Cassa e quali vantaggi si
ottengono iscrivendosi ad essa.
Nel corso dell’anno 2010 sono state pagate, con utilizzo del
Fondo pensioni costituito nell’anno 2001, n. 337 pensioni,
di cui 34 di reversibilità e 1 di invalidità.
E’ importante rilevare come, trovandoci di fronte una Cassa
dove è adottato il sistema contributivo per il calcolo della
pensione, certamente versando la contribuzione minima
prevista si avranno pensioni basse e pertanto, essendo ciò
previsto dal Regolamento occorre far capire agli iscritti
come sia importante, per il futuro, aumentare l’aliquota
contributiva.
ma
3° dell’art. 3 del Regolamento n° 91 iscritti hanno richiesto
il versamento di un’aliquota maggiore rispetto al
10% previsto per legge, (ovvero dal 12 al 30%) generando
una aggiunta di contributo soggettivo stimabile in
oltre € 110.000,00.
Occorre evidenziare che vi è un consistente accantonamento
della contribuzione integrativa che, oltre a permettere
di rivalutare i montanti, consentirà al Comitato di portare
avanti iniziative di carattere assistenziale e mutualistico in
favore degli iscritti così come previsto dal regolamento.
cernente
i rendimenti mobiliari che, per il 2010, ha garantito
il 3,98% netto (4,46% lordo).
E’ necessario evidenziare che gli obiettivi raggiunti provengono
da una costante e continua sinergia tra i Comitati
precedenti, quello attuale e la Struttura Enpaia.
In merito alle sanzioni è necessario rilevare come le stesse
siano diminuite nel 2010 e si va verso una regolarità
contributiva.
Purtroppo, la Cassa ha una “storica” morosità che va regredendo,
ma abbiamo necessità, nell’interesse prima
dell’iscritto e, di conseguenza per l’intera Gestione, di recuperare
queste somme.
Prima di procedere coattamente, conoscendo il periodo di
crisi congiunturale ed economica che stiamo tutti vivendo,
stiamo mettendo in atto una serie di iniziative che mirano
a sensibilizzare i Colleghi morosi che vanno dall’ invio
delle note di messa in mora, al coinvolgimento dei Collegi
provinciali fino al recupero coatto delle stesse nei termini
e nei modi di legge.
iscritto moroso che non versa il proprio soggettivo che
contribuirà al proprio calcolo della futura pensione, va
contro se stesso.
Se a questo si aggiunge un’impropria acquisizione del contributo
integrativo (il Cap. al 2%) che la committenza gli
versa e che a sua volta deve riversare, lo espone a rischi