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mie commedie, riguarda la complessità<br />
e la profondità del rapporto uomo-donna”.<br />
I n<br />
Diffusione globale<br />
del suo pensiero<br />
Lei è l’unico drammaturgo europeo<br />
vivente al quale è dedicato<br />
un Festival riservato al suo teatro.<br />
Non in Croazia, ma in Slovacchia.<br />
Come mai? Non sarà mica un ennesimo<br />
caso di Nemo propheta in<br />
patria?<br />
“È successo per puro caso quando,<br />
nel 2003, addirittura sei teatri<br />
della Slovacchia avevano messo<br />
contemporaneamente in cartellone<br />
alcuni miei lavori. Ero decisamente<br />
il drammaturgo straniero più presente<br />
nel repertorio teatrale del Paese,<br />
per cui decisero di allestire la prima<br />
edizione di quello che chiamarono<br />
Gavranfest. Poi, visto il successo<br />
della manifestazione, fu deciso di riproporla<br />
altre tre volte, elevandola a<br />
rango internazionale, con la presenza<br />
di compagnie provenienti da Parigi,<br />
Cracovia, Zagabria, Praga, Celje,<br />
Brno... In questo momento i miei<br />
lavori sono presenti in una quarantina<br />
di palcoscenici in varie parti del<br />
mondo, in alcuni Paesi i miei testi<br />
un’intervista lei si è detto certo che tv, internet<br />
e altri media elettronici non potranno mai “inghiottire”<br />
cinema, teatro, libri... Eppure i gestori<br />
delle sale cinematografiche, gli editori di libri e<br />
giornali, gli operatori teatrali lamentano un preoccupante<br />
calo di utenti, sia lettori sia spettatori...<br />
Teatro<br />
Libri e palcoscenico, ancora unici e insostituibili<br />
Miro Gavran con la scrittrice spalatina Sanja Pilić<br />
“Il teatro croato di oggi è lungi<br />
dal meritarsi toni trionfalistici...”<br />
sono in cartellone con una frequenza<br />
tale, da non venir neanche più considerato<br />
straniero ma inserito tra gli<br />
autori nazionali...”<br />
Lontani da uno stile<br />
unico e originale<br />
Come giudica il livello del teatro<br />
croato contemporaneo?<br />
“All’interno di questa cornice<br />
troviamo un’enorme varietà di<br />
contenuti, alcuni di segno positivo<br />
ma anche tracce di orientamenti<br />
negativi. Direi che in questo calderone<br />
ognuno può trovare qualcosa<br />
che sia di suo gusto, però ogni<br />
espressione di trionfalismo è assolutamente<br />
fuori luogo. Perché siamo<br />
lontani dall’aver affinato uno<br />
stile teatrale che si possa definire<br />
autentico, unico, specifico”.<br />
La Croazia tra diversità culturale,<br />
tolleranza, dialogo: quale<br />
clima si respira nel Paese e soprattutto<br />
nei media?<br />
“Non vorrei generalizzare, ma<br />
nella grande maggioranza dei mezzi<br />
d’informazione osservo una preoccupante<br />
tendenza all’esclusivismo<br />
politico e culturale, alla quale<br />
si accompagnano la costante<br />
dell’affermazione di valori negativi,<br />
della faziosità, della parzialità.<br />
Eppure sono dell’opinione che la<br />
grande maggioranza delle persone<br />
è propensa al dialogo, alla tollenza,<br />
al rispetto reciproco. Purtroppo<br />
la tendenza al sensazionalismo<br />
si è insinuata nella maggior parte<br />
dei media e si manifesta con un rumore<br />
assordante e con l’assenza di<br />
dialogo”. ●<br />
“Un tempo frequentavo regolarmente la Buchmesse<br />
di Francoforte, la maggiore e più prestigiosa fiera<br />
del libro al mondo. Qui venivo a conoscenza di informazioni<br />
aggiornate e affidabili su questo mondo, dalle<br />
quali emergeva che da decenni, di anno in anno, si<br />
continuava a registrare un progressivo e confortante<br />
aumento del numero di libri stampati, del livello di alfabetizzazione,<br />
con risultato un crescente numero di<br />
appassionati lettori e di potenziale pubblico per i teatri.<br />
In quelli croati si registrano più spettatori che alle<br />
partite di calcio... Le nostre biblioteche sono frequentate<br />
da molte persone desiderose di avere tra le mani<br />
un buon libro... Il fatto che la tv abbia strappato una<br />
parte del pubblico alle sale cinematografiche era da<br />
aspettarselo, come il fenomeno Internet che in qualche<br />
segmento ha tolto lettori ai giornali... Ma è importante<br />
che ognuno di questi media prenda coscienza delle<br />
proprie prerogative e sappia conquistare la sua fetta di<br />
pubblico... A mio giudizio, la lettura di un buon libro<br />
non ha ancora un’alternativa valida, come del resto<br />
non lo può avere un teatro di qualità, la cui specificità<br />
è quella, appunto, della condivisione di un’esperienza<br />
irripetibile nei confronti degli altri media”.●<br />
<strong>Panorama</strong> 17