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ue libri usciti di recente a mezzo secolo dalla sua morte<br />
na degli Anni Cinquanta<br />
re della musica leggera italiana sia<br />
per l’interpretazione, non più statica<br />
presenza scenica analoga a quella di<br />
mille altri, sia per i testi innovativi e<br />
lontani dal troppo rassicurante panorama<br />
canzonettistico sin lì imperante.<br />
Le vicende umane e professionali<br />
di un talentuoso e carismatico showman,<br />
capace di promuovere imitazioni<br />
e modi di fare, di un eclettico<br />
protagonista che “ragionava in note”,<br />
perché per lui la musica veniva prima<br />
di qualsiasi altra cosa. Il tutto raccontato<br />
e analizzato anche grazie alle testimonianze<br />
di chi, quel decennio, lo<br />
ha visto e vissuto di persona.<br />
”Noi di Torino sembriamo scemi”,<br />
scrive Gianpaolo Ormezzano, acuto<br />
giornalista sportivo, nella prefazione<br />
al volume, “invece abbiamo uno che<br />
canta lo swing; sembriamo provin-<br />
ciali, mentre abbiamo uno che è stato<br />
in America quando neanche sapevate<br />
che esistesse; sembriamo andare piano,<br />
invece ci schiantiamo all’alba su<br />
una Thunderbird rosa. Roma la possediamo<br />
di notte con le nostre auto,<br />
sembriamo niente, sembriamo provinciali<br />
invece abbiamo avuto un Buscaglione”.<br />
Buscaglione è stato un personaggio<br />
indimenticabile. La sua musica<br />
e la sua maschera si sono fissate per<br />
sempre nella storia dello spettacolo<br />
italiano. Le sue canzoni hanno lasciato<br />
una traccia indelebile nel costume<br />
e nella cultura popolare dell’Italia.<br />
Ne “Il grande Fred”, attraverso la sua<br />
vicenda artistica, rivive l’Italia che si<br />
era appena lasciata alle spalle la guerra<br />
e gli anni più difficili e si apprestava<br />
a compiere il grande balzo in<br />
avanti verso il benessere e la modernità.<br />
Quegli anni costituiscono una<br />
miniera di bei ricordi e di grandi personalità,<br />
ancora oggi vivi nell’immaginario<br />
di molti italiani.<br />
Sino ad oggi mancava una biografia<br />
accurata del “grande Fred”, capace<br />
di ricostruirne, sin nei dettagli più<br />
minuti, la parabola umana e artistica.<br />
Attraverso ricerche e testimonianze<br />
inedite, Ternavasio ne traccia un ritratto<br />
ricco e sfaccettato, in grado di<br />
Alla Bussola (1960) con l’attore Navarrini, Fatima e il ct del calcio Pozzo<br />
restituire al meglio la grandezza di<br />
un artista indimenticabile, per molti<br />
versi unico nella storia della musica<br />
popolare italiana. Una biografia che<br />
è anche un’occasione preziosa e unica<br />
per rivivere l’esistenza e i successi<br />
di un artista, la cui lezione - ironica,<br />
provocatoria, surreale - risuona ancora<br />
nelle voci di tanti cantautori.<br />
A ridosso di questo anniversario,<br />
un altro libro fa rivivere il mito<br />
dell’artista torinese che con la sua<br />
Musica<br />
voce, la sua mimica, le invenzioni<br />
jazzistiche e le storie da cinema<br />
evocate dalle sue canzoni, ha impresso<br />
una svolta nella musica leggera<br />
italiana. E si prepara una fiction<br />
tv che lo farà conoscere alle nuove<br />
generazioni. Il ruolo del protagonista<br />
dovrebbe essere affidato a Filippo<br />
Timi. “Anticipato in parte da personaggi<br />
come Alberto Rabagliati e<br />
Natalino Otto, Buscaglione ha creato,<br />
nel breve periodo del suo grande<br />
successo, un immaginario così moderno<br />
da reggere all’usura del tempo<br />
- dice Giancarlo Susanna, critico<br />
musicale e voce storica di Stereonotte<br />
che ha scritto ‘Nientepopodimeno<br />
che... Fred Buscaglione!’, pubblicato<br />
da Arcana nella Collana Songbook<br />
Big -. Difficile pensare alle canzoni<br />
di Paolo Conte o di Vinicio Capossela<br />
senza il passaggio geniale di Fred<br />
Buscaglione e del suo compagno<br />
d’avventure preferito, il paroliere<br />
Leo Chiosso (morto il 26 novembre<br />
2006, ndr)”. Per Susanna, “ripercorrere<br />
la vicenda umana e artistica di<br />
Buscaglione e riesaminare le caratteristiche<br />
della sua lettura del jazz e del<br />
rock’n’roll in chiave tutta italiana,<br />
vuol dire riscoprire una piccolo tesoro<br />
folle e travolgente inventiva. ‘Non<br />
sapete chi sono?’ canta Buscaglione<br />
in ‘Whisky facile’, sono Freddy dal<br />
whisky facile/son criticabile ma son<br />
fatto così. Con la semplicità di un<br />
uomo sopra le righe ma non troppo,<br />
onesto, leale, appassionato e sorprendente.<br />
Un artista nato e non studiato”.<br />
Nel libro Giancarlo Susanna passa<br />
in rassegna la sua vita, i testi delle<br />
canzoni, ma offre anche una galleria<br />
di foto dell’artista, tutti scatti in bianco<br />
e nero contraddistinti dall’immancabile<br />
bicchiere in mano, dalla sigaretta<br />
e dal mitico baffetto. ●<br />
<strong>Panorama</strong> 19