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sari per coprire il grande buco nel bilancio,<br />

recuperando in primo luogo i<br />

mezzi indispensabili per il pagamento<br />

delle pensioni e le spese della sanità<br />

pubblica il cui ammonto complessivo<br />

è di 65 miliardi di kune per l’anno<br />

corrente.<br />

Tassa anticrisi<br />

soluzione a metà<br />

L’esecutivo di Jadranka Kosor<br />

ha deciso di abolire la tassa anticrisi<br />

a partire dal 1.mo luglio. Si tratta di<br />

uno sgravio fiscale del 2 p.c. e riguarda<br />

solo quella fascia di reddito che va<br />

dalle 3.000 alle 6.000 kune mensili.<br />

Rimane invece in vigore, probabilmente<br />

fino alla fine dell’anno, la tassa<br />

del 4 p.c. sui redditi che superano<br />

le 6.000 kune mensili. Secondo dati<br />

recentemente pubblicati dal Ministero<br />

delle Finanze, il gettito della tassa<br />

anticrisi nel mese di gennaio è stato di<br />

204 milioni di kune.<br />

L’inarrestabile crescita del deficit<br />

è uno dei più grandi rischi per la stabilità<br />

macroeconomica della Croazia<br />

perché pone sempre la domanda di<br />

come sarà finanziato. È quanto sottolineato<br />

dagli analisti della società di<br />

rating internazionale “Dun & Bradstreet”<br />

(D & B), nella relazione per<br />

il mese di marzo. Per la Croazia vi è<br />

ancora un rating (DB3d), che mette il<br />

Paese in un lieve rischio imprenditoriale.<br />

Cambia invece la sua valutazione<br />

per 11 stati: migliora quello della<br />

Serbia che da alto rischio diventa<br />

a rischio moderato (DB5a a DB4d)<br />

grazie a interventi reputati positivi sia<br />

in ambito economico che politico. In<br />

particolare, il rapporto della “D & B”<br />

per la Croazia afferma che davanti al<br />

Governo di centro-destra vi è un periodo<br />

difficile di lotta contro la recessione.<br />

La ripresa della Croazia continuerà<br />

sulla scia di una crescita molto<br />

lenta nella zona dell’euro. La ricerca<br />

tecnologica e l’innovazione sarà indebolita,<br />

i consumi delle famiglie saranno<br />

sempre più in calo a causa della<br />

bassa crescita dei salari, l’elevata<br />

disoccupazione, tasse e condizioni di<br />

credito più restrittive. Anche le aziende<br />

spenderanno meno a causa delle<br />

restrizioni imposte dalle banche, le<br />

società che si occupano di export possono<br />

sperare in un un recupero grazie<br />

alla ripresa del commercio mondiale<br />

nel 2010 e 2011- prevede la “D&B”.<br />

8 <strong>Panorama</strong><br />

Attualitá<br />

A Vinkovci il 5 marzo i contadini hanno bloccato la tangenziale<br />

L’aumento del deficit resta comunque<br />

uno dei più grandi rischi per la stabilità<br />

macroeconomica della Croazia.<br />

Anche se il Governo croato negli ultimi<br />

anni ha provato a tagliare il debito,<br />

il forte calo dei redditi (e così degli<br />

introiti fiscali) contribuisce all’aumento<br />

del deficit pubblico.<br />

A tutto... gas<br />

Ma che qualche cosa di positivo<br />

si stia verificando in campo energetico<br />

lo conferma la recente visita della<br />

premier Kosor al presidente del Governo<br />

russo Putin: la Croazia è entrata<br />

ufficialmente nel consorzio per la<br />

costruzione del gasdotto South Stream,<br />

che trasporterà in Europa il gas<br />

russo bypassando l’Ucraina. È stato<br />

ratificato, infatti, un contratto per<br />

la gassificazione della Croazia e lo<br />

sfruttamento dei giacimenti di gas<br />

sul territorio della Repubblica di<br />

Croazia, creando in tal modo il quadro<br />

giuridico per l’inclusione di Zagabria<br />

nel South Stream. Il contratto<br />

apre la strada alla creazione di una<br />

joint venture tra Gazprom e Plinacro,<br />

a cui ciascuna delle imprese partecipa<br />

con il 50 p.c. L’accordo con i partner<br />

russi è stato firmato dal Ministro<br />

dell’Economia croato Đuro Popijač e<br />

dal Ministro russo dell’Energia, Sergej<br />

Smatko. “I dettagli dovranno ancora<br />

essere discussi e negoziati, ma<br />

ciò che è molto importante per noi è<br />

che l’accordo garantisce la fornitura<br />

di gas”, ha detto la Kosor esprimendo<br />

così la soddisfazione che la Croazia si<br />

affianca in questo progetto ai membri<br />

dell’Ue come l’Ungheria, la Bulgaria<br />

e la Slovenia, che già partecipano al<br />

progetto. La Croazia è particolarmente<br />

interessata ad incrementare i quantitativi<br />

di gas importati a 2,7 miliardi<br />

di metri cubi l’anno. Putin e Kosor<br />

hanno toccato anche il tema della<br />

Società “DružbAdria”, accennando<br />

al fatto cheTransnjeft e JANAF continueranno<br />

i negoziati con il Primo<br />

Ministro croato nel tentativo di “raggiungere<br />

nuovi progressi” nel settore<br />

delle infrastrutture lungo la cosa croata.<br />

Non viene nascosto il fatto che vi<br />

è un interesse reciproco, nonché una<br />

certa disponibilità della parte croata<br />

ad estendere l’attuale capacità di<br />

sfruttamento, pari al 22 per cento.<br />

La partecipazione della Croazia<br />

al progetto South Stream, oltre a garantire<br />

forniture di gas supplementari<br />

per il mercato croato, contribuirà a<br />

sviluppare tutto il settore energetico e<br />

così alla creazione di nuovi posti di<br />

lavoro. Dopo alcuni anni in cui le trattative<br />

con le autorità russe erano state<br />

“congelate” a causa di alcuni errori di<br />

percorso compiuti dalla Kosor ancora<br />

ai tempi della sua campagna elettorale<br />

per le presidenziali, ora il dialogo<br />

è stato finalmente riaperto. L’accordo<br />

è stato valutato positivamente<br />

dal gigante russo Gazprom. “La Gazprom<br />

accoglie con favore la firma del<br />

contratto tra il primo ministro Jadranka<br />

Kosor e il Primo Ministro Vladimir<br />

Putin” - si rileva in un comunicato<br />

stampa in cui si precisa pure che<br />

“l’accordo costituisce la base giuridica<br />

necessaria attraverso cui Russia e<br />

Croazia saranno in grado di realizzare<br />

il progetto”. ●

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