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•• 4 CESENA VENERDÌ 1 FEBBRAIO 2013<br />

LE FERITE DEL NEVONE<br />

“<br />

Sono rimaste senza risposta<br />

le numerose lettere inviate<br />

a Roma: <strong>il</strong> nostro sistema<br />

economico è stato ignorato<br />

e gli effetti sono molto gravi<br />

SECONDO LA PROVINCIA<br />

I DANNI DELLA NEVE<br />

TOCCANO 150 MILIONI<br />

I PUNTI DOLENTI<br />

Viab<strong>il</strong>ità<br />

L’impegno più gravoso<br />

per la Provincia è stato<br />

quello per <strong>il</strong> ripristino<br />

dell’asfalto dissestato<br />

dalla neve e dal freddo. I<br />

fondi sono stati distolti da<br />

altri capitoli di spesa<br />

Frane<br />

La bufera di febbraio 2012<br />

ha aumentato<br />

pesantemente <strong>il</strong> dissesto<br />

idrogeologico. Per un<br />

intervento globale<br />

anti-frane mancano però<br />

le risorse finanziarie<br />

Aziende<br />

Decine di capannoni<br />

danneggiati e non<br />

assicurati non hanno<br />

ricevuto alcun<br />

risarcimento. Ci sono<br />

speranze per fondi<br />

destinati all’agricoltura<br />

FOTOGALLERY<br />

Dal 31 gennaio fino a metà<br />

febbraio 2012: giorno per<br />

giorno gli effetti della<br />

bufera record in Romagna<br />

www.<strong>il</strong>restodelcarlino.it/cesena<br />

«Un anno dopo, esasperati come i terremotati<br />

L’amarezza di Bulbi: «Enti locali e imprese lasciati soli dal governo»<br />

IL PRESIDENTE<br />

DELLA PROVINCIA<br />

di ANDREA ALESSANDRINI<br />

A UN ANNO dal nevone resta<br />

una dolorosa ferita rimasta... in<br />

bianco. Gli indennizzi e i contributi<br />

richiesti per la calamità, finora<br />

mai arrivati, né agli enti istituzionali<br />

né agli imprenditori colpiti<br />

che hanno subito danni ingenti<br />

o addirittura si sono visti abbattere<br />

i capannoni.<br />

Il modo con cui <strong>il</strong> presidente della<br />

Provincia di <strong>Forlì</strong>-<strong>Cesena</strong> Massimo<br />

Bulbi ha mestamente celebrato<br />

ieri su facebook <strong>il</strong> primo anniversario<br />

della tempesta bianca,<br />

rispondendo agli amici, è un misto<br />

di amarezza e contrarietà.<br />

Presidente, dopo i danni subiti<br />

<strong>il</strong> territorio è restato a mani<br />

vuote?<br />

«Purtroppo sì. Domenica scorsa<br />

<strong>il</strong> premier uscente Monti si è recato<br />

in visita ai luoghi terremotati<br />

dell’Em<strong>il</strong>ia ed è stato fortemente<br />

contestato dalla cittadinanza, dagli<br />

imprenditori, dai commercianti,<br />

per i pesanti ritardi nell’erogazione<br />

dei fondi per la ricostruzione.<br />

Pur essendo sempre sbagliato<br />

inscenare manifestazioni di protesta<br />

offensive ed irrispettose, si<br />

può comprendere come l’esasperazione<br />

di quanti, nel tragico evento<br />

del maggio scorso, hanno visto<br />

crollare casa, azienda ed un’intera<br />

vita di lavoro, possa aver acceso<br />

gli animi. Ecco, questa è anche<br />

un’esasperazione — sia pure per<br />

un evento meno tragico — che <strong>il</strong><br />

premier potrebbe toccare con mano<br />

anche venendo nella nostra<br />

provincia, colpita, un anno fa dal<br />

‘terremoto bianco’, ovvero dalla<br />

storica nevicata che ha prodotto<br />

danni per oltre 150 m<strong>il</strong>ioni di euro».<br />

Quanti indennizzi sono arrivati?<br />

«Praticamente 400m<strong>il</strong>a euro in<br />

tutto, <strong>il</strong> contributo della Regione<br />

alla Provincia per fronteggiare la<br />

prima emergenza con l’acquisto<br />

di sale, mezzi straordinari per lo<br />

spalamento e <strong>il</strong> carburante.<br />

Nell’ottobre. novembre scorso sono<br />

pervenuti un m<strong>il</strong>ione 118m<strong>il</strong>a<br />

euro a 18 Comuni su 30, quelli<br />

più colpiti fra cui Bagno di Romagna,<br />

Borghi, <strong>Cesena</strong>, Mercato Saraceno,<br />

Roncofreddo, Sogliano,<br />

Sarsina, Verghereto, in base alla<br />

neve e alla pioggia caduta,<br />

all’estensione, all’altimetria e alla<br />

popolazione».<br />

Dal Governo, invece?<br />

«Nulla, fino ad oggi. Più volte, in<br />

quei giorni diffic<strong>il</strong>i, ci è giunto<br />

dal Governo nazionale <strong>il</strong> pieno appoggio<br />

e la rassicurazione che,<br />

una volta fatta la conta precisa dei<br />

danni, sarebbe intervenuto un<br />

contributo economico straordinario.<br />

Nella legge di stab<strong>il</strong>ità del Go-<br />

DANNI Al centro:la puliziadei<br />

tettia Roncofreddo,soprala<br />

scuoladanneggiataa Borghi.<br />

A sinistra:MassimoBulbi<br />

verno c’è dentro anche la calamità<br />

del nevone, ma di concreto non<br />

si è visto nulla».<br />

Speranze concrete?<br />

««Sono perfino rimaste senza risposta<br />

le numerose lettere che abbiamo<br />

inviato al Governo sia nella<br />

persona del premier che di quella<br />

del Ministro dell’Interno. Non<br />

è stata data risposta neppure a<br />

quella inviata congiuntamente<br />

con la Provincia di Rimini e la<br />

Presidenza della Regione. Un sistema<br />

economico già provato pesantemente<br />

dalla crisi è stato lasciato<br />

solo e ha visto in conseguenza<br />

altre aziende chiuse, ulteriore<br />

disoccupazione, minor benessere<br />

per tutti».<br />

Alcuni piccoli Comuni, anche<br />

quello dove vive lei (Roncofreddo)<br />

sono vicini al dissesto<br />

economico e debbono ancora<br />

pagare le imprese che hanno<br />

prestato l’opera durante <strong>il</strong><br />

nevone. Come se ne esce?<br />

«Non lo so, capisco la frustrazione<br />

e l’amarezza dei sindaci. Noi<br />

in Provincia per pagare le ditte abbiamo<br />

dovuto distogliere fondi<br />

da altre partite. Eppure restano<br />

frane, buche e situazioni varie di<br />

pericolo e di disagio specie nei territori<br />

collinari che i cittadini ci<br />

chiedono di sistemare ma che<br />

non abbiamo le dotazioni finanziarie<br />

per farlo. Fin qui abbiamo<br />

rattoppato i danni delle neve, ma<br />

sono bene che non basta».<br />

E le imprese colpite rimaste<br />

senza aiuti si debbono dare<br />

per vinte?<br />

«Concrete speranze ci sono solo<br />

per quelle agricole che hanno partecipato<br />

al bando in autunno presentando<br />

la stima dei danni. Sugli<br />

altri versanti, penso ai capannoni<br />

artigianali, gli spiragli sono scarsissimi.<br />

Eppure c’è chi ha perso <strong>il</strong><br />

capannone e <strong>il</strong> lavoro».

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