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VENERDÌ 1 FEBBRAIO 2013 23000 LE PRENOTAZIONI 2,50 ARRIVATE FINO AD ORA PER L’EVENTO ESPOSITIVO Ristoranti e alberghi sono pronti con Antonella Ruggiero. Sconti nelle strutture ricettive lì, in corso fino all’estate. IL PROBLEMA emerso gli anni scorsi riguarda soprattutto i gruppi che intendono pranzare nei giorni di festa. Nei pressi ci sono alcuni locali, fra i quali le Osterie Don Abbondio e del Medio, la piadineria aperta l’anno scorso, mentre è ancora chiuso il ristorante Canto 27. «Dovrebbe riaprire entro qualche settimana — aggiunge Polito — con una nuova gestione e probabilmente un nome diverso». Forlì è una città il cui centro si svuota la sera e nei festivi e non è facile tenere in piedi attività commerciali che hanno bisogno di un afflusso costante per mantenersi in vita. «È vero, il problema è questo — ammette Alberto Zattini, direttore di Confcommercio — . Tuttavia se si crede nelle possibilità del turismo occorre anche fare uno sforzo. Negli ultimi anni le associazioni di categoria hanno fatto un’opera di sensibilizzazione presso gli operatori e qualche risultato è stato raggiunto quanto a orari e aperture festive. Perlomeno si è creato un circuito di esercizi convenzionati, però è chiaro che si potrebbe fare di meglio». DI ‘DELIZIE ROMAGNOLE’ SPERANO DI LAVORARE DI PIÙ piatto dedicato all’evento» Fantini e Zambelli hanno scelto «di tenere chiuso il lunedì, esattamente come il San Domenico. Siamo aperti dalle 11 alle 14.30 e dalle 16 alle 20, tranne il sabato dove ci trovate solo fino alle 14.30». Lo scorso anno, per la mostra di Wildt alla piadineria di via Bufalini era stata montata una macchinetta per il caffè, «visto che la domenica i clienti ne facevano richiesta e, in piazza della Finanza, su tre bar non ne era aperto uno». A ‘La Posada’, piadineria in corso della Repubblica, aperta dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 21, le aspettative non sono molte. Silvia Cucchi spiega: «La nostra associazione di categoria, Cna, ce lo ha chiesto. Ma non essendo prevista pubblicità a noi non conviene rimanere aperti il sabato e la domenica». Quanto alle idee per farsi conoscere Cucchi afferma che «a parte qualche biglietto da visita, non c’è nulla che possa davvero attirare su di noi l’attenzione dei visitatori del San Domenico». FORLI’PRIMOPIANO EURO DI INDOTTO PER OGNI EURO INVESTITO SECONDO LE STIME DELLA FONDAZIONE “ GABRIELE ZELLI AUTORE DI ‘FORLÌ, GUIDA ALLA CITTÀ’ Varrebbe la pena valorizzare di più Forlì. Per esperienza personale, attraverso le visite guidate che sono sempre molto partecipate. Una grande ammirazione riscuotono i mosaici dell’ex Istituto aeronautico, poco conosciuti CICERONI Sopra,il gruppodelleguidedellamostraal SanDomenico Nellafoto,grandel’arrivodelquadro‘GrandBaigneuse’di Picasso 9 Gabriele Zelli, per lei, sindaco di Dovadola ma residente a Forlì, è giusto definire Forlì la ‘città del Ventennio’? «La definizione di ‘città del Ventennio’ caratterizza l’architettura solo di una parte della città, perciò direi di no». Nella guida di Forlì che lei ha scritto con Marco Viroli, alcuni capitoli sono dedicati all’architettura razionalista e a quella eclettica di Forlì. Ritiene che questi edifici debbano avere spazio nei testi di storia dell’arte e architettura? «Molti edifici non hanno nulla a che fare col razionalismo. Per quanto riguarda l’essere citati in testi specifici mi auguro di sì, perché sono state realizzate da ottimi architetti». Quali, secondo lei, gli edifici più interessanti? «Per quanto riguarda il Razionalismo, l’ex Gil, l’ex Collegio aeronautico, il Palazzo degli uffici statali e la Banca di Forlì di corso della Repubblica». I visitatori della mostra Novecento saranno attratti da questa architettura? «Secondo me incuriositi sì, però non ho mai creduto solo alla valorizzazione di questi edifici. Lo scopo dev’essere quello di far venire come visitatori non i nostalgici ma la gente interessata a conoscere luoghi e monumenti di quel periodo». Varrebbe la pena valorizzare di più Forlì? «Sì. Per esperienza personale, attraverso le visite guidate, molto partecipate. Una grande ammirazione riscuotono i mosaici dell’ex Istituto aeronautico, poco conosciuti». Ci sarà una ricaduta economica in seguito alla mostra Novecento sulla città? «Per la mostra sì. Per l’architettura bisogna vedere se, in questi mesi, ci saranno eventi collaterali e opportunità di far conoscere la città, compresi i suoi personaggi e la sua storia». Quali i pro e i contro dell’architettura del Ventennio? «È difficile da mantenere dal punto di vista tecnico perché gli interventi sono costosissimi». Che cosa fare per rilanciare alla grande Forlì? «Occorre rilanciare la Romagna nel suo complesso tra enogastronomia, musica e cammini di fede. Poi valorizzare i borghi rinascimentali, il paesaggio, occorre raccontare la storia, le presenze come quella di Dante e Garibaldi perché questi personaggi registrano un’attenzione da parte di tutto il mondo». Rosanna Ricci •• LE FOTO SUL WEB Guarda tutte le foto della mostra ‘Novecento’ ai Musei San Domenico visitando il sito internet www.ilrestodelcarlino.it/forli L’INTERVISTA: GABRIELE ZELLI «Ventennio ma non solo Molto altro da scoprire»
•• 10 FORLI’CRONACA VENERDÌ 1 FEBBRAIO 2013 L’INCHIESTA PERQUISIZIONI E SEQUESTRI IN CITTÀ: COINVOLTI IMPRENDITORI DI ABBIGLIAMENTO E SCARPE Maxi evasione, nel mirino le griffe cinesi PERQUISIZIONI e sequestri eseguiti ieri in città dalle fiamme gialle. Nel mirino degli investigatori alcuni imprenditori cinesi che operano nel Forlivese nei settori di abbigliamento e calzature. L’inchiesta è della guardia di finanza di Ferrara. Che ha denunciato 26 persone in tutta la regione per reati di frode ed evasione fiscale. A Forlì sono un paio quelli finiti nei guai. GLI inquirenti hanno segnalato agli uffici finanziari una base im- LE ACCUSE Contestati in tutta la regione reati fiscali per 40 milioni Denunciate 26 persone ponibile evasa complessiva di 38 milioni di euro; altri 5 sono quelli di Iva mai versata. Le verifiche fiscali delle fiamme gialle hanno permesso di individuare una diffusa prassi, che mirava ad evadere le imposte grazie allo scambio di fatture per operazio- E DUE. Dopo quella di dicembre Enac, Ente nazionale aviazione civile, ha concesso una seconda proroga al bando per privatizzare Seaf, gestore dell’aeroporto Ridolfi. Il bando, la cui scadenza era fissata per le 13 di lunedì 4 febbraio, si chiuderà invece il 21 marzo. Dall’amministrazione comunale, appresa la notizia, il commento è lapidario. «Confermiamo la proroga — dicono —, concessa da Enac dove aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il tempo aggiuntivo verrà utilizzato per approfondire le trattative avviate in questi mesi». RESTA il massimo riserbo rispetto all’identità di potenziali acquirenti. Certo che non si può prescindere dal fatto che, al di là degli incontri effettuati dal liquidatore di Seaf, Riccardo Roveroni, nessuno si sia fatto avanti mettendo nero su bianco un’offerta vera e propria. Si tratta poi di capire fino a quando Enac sarà disposta a concedere proroghe al bando. Fino a marzo comunque, fanno sapere sempre dal Comune, non dovranno essere effettuate altre ricapitalizzazioni. I soci di Seaf (ad eccezione della Provincia) hanno già deliberato in questo senso. Roveroni, è il parere del Comune, socio di maggioranza di Seaf, «ha chiesto ni inesistenti (per 24 milioni di euro), al ricorso a imprese «apri e chiudi», all’utilizzo di prestanomi, e alla sottrazione fraudolenta alla riscossione dei beni degli imprenditori. NELL’AMBITO dell’operazione, le autorità giudiziarie competenti hanno emesso nove provvedimenti di sequestro preventivo nei confronti di altrettanti imprenditori. Sono stati sequestrati beni immobili, autoveicoli e disponibilità finanziarie per circa di 3 milioni di euro. Aeroporto, un’altra proroga Enac sposta il termine del bando per privatizzare al 21 marzo ad Enac un rilancio estremo, di fronte a interessi precisi». «ALCUNE contraddizioni vanno portate a conoscenza dell’opinione pubblica — commenta il consigliere regionale Pd, Tiziano Alessandrini —. La prima è che, mentre si cancella l’aeroporto di Forlì dal piano, Enac ha emanato il bando europeo per la sua privatizzazione, manifestando la volontà di affidarlo al mercato. La seconda è data dal fatto che Enac pare si accinga a prorogare il bando fino al 21 marzo per non lasciare nulla di intentato. Dunque la comunicazione del Ministro avviene in una fase che danneggia la possibile privatizzazione. La terza è che si cancella un aeroporto ben collegato con la viabilità della città e migliorabile con il completamento del sistema tangenziale, con tecnologie aeronautiche molto avanzate, un terminal confacente, una pista e un sistema di decollo e atterraggio adeguati». Nel caso il bando dovesse andare deserto «la Regione dovrebbe riprendere con forza la sua strategia in tema di aeroporti. Affermare quindi la politica dell’integrazione aeroportuale regionale, portando i soci dell’aeroporto Marconi di Bologna, a grande maggioranza pubblica, a riconsiderare Forlì e Rimini come seconde piste di Bologna». l. b. IL BLITZ L’inchiestadellefiammegiallesuunamaxievasionetrai cinesi(Repertorio) IN BILICO In questimesisonostateavviatediversetrattativeper privatizzareil ‘Ridolfi’ma nessun’offertaè statamessanerosubianco
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