novembre dicembre 2011 - Club Alpino Italiano
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» soccorso alpino<br />
testo di Valerio Zani - Vicepresidente Nazionale CNSAS - Delegato V Zona Bresciana<br />
USo o AbUSo deL<br />
SoccorSo?<br />
troppo incidenti ai soccorritori: il problema sicurezza<br />
La recente tragedia del<br />
monte pelmo, ove nella<br />
mattinata di mercoledì 31<br />
agosto u.s. hanno perso la vita<br />
due tecnici del cnsas durante<br />
un’operazione di soccorso volta<br />
al recupero di due alpinisti infortunati<br />
e bloccati in parete, ha<br />
tragicamente riportato d’attualità<br />
un’annosa e mai risolta questione<br />
legata alle tempistiche e<br />
alle modalità del soccorso.<br />
non ancora sopita è l’eco assordante<br />
sollevata in occasione<br />
di altre due enormi tragedie<br />
verificatesi nell’anno 2009 e<br />
che provocarono, in due momenti<br />
distinti, la morte di 8<br />
soccorritori sempre del cnsas.<br />
22 agosto, rio gere (cortina<br />
d’ampezzo), cade l’elicottero<br />
del ssuem 118 di belluno durante<br />
una missione di soccorso<br />
successiva ad un violento nubifragio<br />
con relativi smotta-<br />
menti. morti i 4 componenti<br />
dell’equipe di elisoccorso a<br />
bordo di falco.<br />
26 <strong>dicembre</strong>, val lasties (canazei),<br />
una valanga travolge la<br />
squadra di soccorso impegnata<br />
nelle ricerche di due alpinisti<br />
provocando la morte di quattro<br />
soccorritori.<br />
fiumi di parole scorsero immediatamente<br />
dopo queste<br />
tragedie dividendo l’opinione<br />
pubblica e gli esperti sulla necessità<br />
di intervenire sempre<br />
e comunque. autorevoli esponenti<br />
e non solo, gridarono il<br />
loro dolore e il loro sconcerto<br />
per questo tributo di vite umane<br />
corrisposto da chi troppo<br />
spesso mette la propria vita in<br />
gioco per risolvere situazioni<br />
spesso provocate da imperizia<br />
e sottovalutazione.<br />
proposte di legge, regolamenti,<br />
procedure vennero invocati,<br />
1<br />
1» Intervento di soccorso su<br />
terreno impervio con barella<br />
portantina. Foto©CNSAS.<br />
2» Intervento di soccorso in<br />
parete con barella orizzontale.<br />
Foto©Gualtiero Colzada<br />
anche sulla giustificata onda<br />
emotiva, al fine di evitare il<br />
ripetersi di simili tragedie. in<br />
tanti chiesero a gran voce di<br />
non intervenire in determinate<br />
situazioni rimandando a tempi<br />
migliori l’uscita delle squadre.<br />
la risposta del soccorso, unanime,<br />
fu lapidaria: le donne e<br />
gli uomini che fanno soccorso<br />
ce l’hanno nel dna e continueranno<br />
a farlo.<br />
oggi, come allora, il dubbio ritorna<br />
prepotentemente e tragicamente<br />
in superficie: partire<br />
sempre? partire comunque?<br />
ad ogni chiamata? in ogni<br />
momento?<br />
a questo proposito e non solo<br />
sull’onda dell’emotività e del<br />
dolore per la perdita di competenti<br />
colleghi ed amici, vale<br />
la pena ricordare che il soccorso,<br />
alpino ma non solo, è certamente<br />
una risorsa a disposizione<br />
della collettività tutta<br />
ma proprio perché risorsa, non<br />
deve e non può essere utilizzata<br />
a sproposito.<br />
paradossalmente la diffusione<br />
massiccia dei moderni sistemi<br />
di comunicazione quali telefoni<br />
cellulari, radio ricetrasmittenti,<br />
navigatori gps, ha da<br />
un lato favorito e migliorato<br />
notevolmente tempi e modi di<br />
6 | <strong>2011</strong> 64<br />
allertamento delle squadre di<br />
soccorso e dall’altro ingenerato<br />
negli utenti della montagna<br />
(non tutti ovviamente)<br />
una sorta di auto convinzione<br />
che comunque basta comporre<br />
un numero d’emergenza che il<br />
soccorso arriva, sempre e comunque.<br />
parallelamente la sempre più<br />
articolata ed efficace organizzazione<br />
del soccorso stesso,<br />
comprensiva nella fattispecie<br />
di numerose strutture di elisoccorso,<br />
ha prodotto un’altra<br />
diffusa certezza ovvero<br />
“quando non ce la faccio più<br />
vengono a prendermi con l’elicottero”.<br />
fare di tutta un’erba un fascio<br />
è, oltre che concettualmente<br />
sbagliato, certamente<br />
offensivo nei confronti di chi<br />
responsabilmente usa le risorse.<br />
il richiamo è miratamente<br />
indirizzato a chi abusa delle<br />
succitate risorse anche in riferimento<br />
alla nostra amata lingua<br />
italiana che con il termine<br />
“abuso” indica proprio un uso<br />
sbagliato di qualche cosa.<br />
a tutto questo va aggiunto,<br />
non ultimo, l’aspetto economico<br />
in quanto stiamo parlando<br />
di risorse che hanno costi<br />
considerevoli quasi sempre a<br />
carico della collettività.<br />
al riguardo alcune regioni ed<br />
alcune provincie italiane hanno<br />
cercato un rimedio a quanto<br />
sopra introducendo ticket e<br />
tariffari ad hoc, con la speranza<br />
di far desistere dall’intento<br />
coloro che non sono propriamente<br />
in difficoltà.