novembre dicembre 2011 - Club Alpino Italiano
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LA riviSTA<br />
il cai è impegnato (fondamenti<br />
della Charta) “ a porre al centro<br />
della sua riqualificazione culturale<br />
il proprio ruolo ambientalista…”<br />
tra le azioni previste in ambito<br />
culturale vi è quella di impegnare<br />
(punto 2 Charta) “energie<br />
in termini di risorse nel campo<br />
dell’educazione ambientale”;<br />
ma, mentre varie energie<br />
vengono impegnate a livello<br />
centrale per organizzare validi<br />
seminari per docenti scolastici,<br />
ancora mancano o sono scarse<br />
le nozioni di tutela ambientale<br />
nella formazione degli istruttori<br />
cai delle diverse specialità, con<br />
evidenti analoghe ricadute sui<br />
corsi da questi tenuti. grazie<br />
ad unicai, qualche tentativo si<br />
sta sviluppando anche su questo<br />
settore ed è auspicabile che<br />
la formazione ambientale a 360<br />
gradi dei titolati e poi del corpo<br />
sociale cresca nei prossimi anni.<br />
per quanto concerne l’attuazione<br />
di un efficiente “ufficio<br />
di segreteria per l’ambiente”<br />
(punto 3, Charta) tutti i tentativi<br />
finora esperiti sono da considerare<br />
falliti, non per cattiva<br />
volontà degli addetti, ma per<br />
una inadeguata impostazione<br />
organizzativa.<br />
anche per le opere montane di<br />
sua competenza, nonostante le<br />
affermazioni del punto 5 della<br />
Charta, a volte il cai finisce al<br />
centro di polemiche anche se<br />
più per gli aspetti estetici che<br />
ambientali (vedasi nuovo bivacco<br />
gervasutti).<br />
vi sono oggi anche azioni in<br />
controtendenza con quanto la<br />
Charta propone al punto 6, ove<br />
si ravvisa la necessità di inserire<br />
nella commissione legale<br />
esperti di legislazione ambientale,<br />
se si considera la recente<br />
decisione di annullare detta<br />
commissione. tra queste azioni<br />
può essere compresa anche la<br />
proposta di riunire la cctam<br />
con il comitato scientifico e la<br />
commissione medica, perché<br />
tale unione può portare più in-<br />
tralci e lungaggini operative che<br />
benefici collaborativi, per altro<br />
già esistenti e ben avviati.<br />
in quanto ai propositi di cui al<br />
punto 7, basti considerare che<br />
la presenza di rappresentanti<br />
cai negli organi di gestione dei<br />
parchi naturali montani è andata<br />
negli anni diminuendo ed<br />
è oggi scarsissima, forse anche<br />
per mancati accordi con altre<br />
associazioni, ben più organizzate<br />
in tal senso.<br />
se alcuni di questi problemi<br />
sono operativi interni e sono<br />
probabilmente risolvibili con<br />
una migliore distribuzione ed<br />
organizzazione delle risorse, è<br />
necessario dire che la montagna<br />
italiana aspetta da tempo delle<br />
indicazioni forti, capaci di permearne<br />
la politica e la gestione<br />
ed indirizzarla verso uno sviluppo<br />
realmente sostenibile. sotto<br />
quest’aspetto la spinta e le idee<br />
del bidecalogo necessitano un<br />
nuovo slancio visto che alcuni<br />
dei frutti auspicati e voluti<br />
sembrano ora in seria difficoltà,<br />
si veda al riguardo la politica<br />
nazionale e regionale nei confronti<br />
dei parchi. la spinta del<br />
congresso di predazzo (2008) e<br />
di tanti settori della società impone<br />
al cai di ripartire dal bidecalogo<br />
e di formulare in maniera<br />
forte ed innovativa la sua visione<br />
della montagna, in cui ovviamente<br />
la tutela e la corretta<br />
fruizione hanno ed avranno un<br />
ruolo determinante.<br />
per concludere, anche se si assumesse<br />
come sufficientemente<br />
attuato quanto non espressamente<br />
citato tra le manchevolezze<br />
di cui sopra, la strada da<br />
percorrere per raggiungere gli<br />
indispensabili obiettivi indicati<br />
decenni or sono risulterebbe pur<br />
sempre lunga e incerta, al di là<br />
di ogni documento di indirizzo<br />
vecchio o nuovo, se non si pervenisse<br />
a proposte e ad obiettivi<br />
concreti e condivisi, ma soprattutto<br />
ad azioni, culturalmente<br />
omogenee, coinvolgenti tutto il<br />
sodalizio. «