You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
CORRI R<br />
Domenica 2 giugno <strong>2013</strong> GOCCE DI MEMORIA<br />
sero gli aspetti più disparati sia<br />
<strong>del</strong> territorio, che <strong>del</strong>la popolazione.<br />
A questo proposito mi<br />
piace riportare ciò che venne<br />
scritto sul settimanale “Eva”<br />
dei bambini e <strong>del</strong>le ragazze<br />
arianesi in un reportage di Carla<br />
Angrisani.<br />
Dei primi sosteneva “Hanno<br />
una simpatica prerogativa i<br />
bambini di Ariano Irpino: sono<br />
tutti belli e sanissimi. La saluberrima<br />
aria <strong>del</strong>la cittadina giova<br />
particolarmente ai piccoli<br />
abitanti, che sono tutti rosei e<br />
paffutelli, da mangiarsi con i baci…”.<br />
Dopo avere sottolineato le<br />
preferenze naturalistico- ecologico<br />
<strong>del</strong>le mamme concluse<br />
“Ariano ospita in ogni periodo<br />
<strong>del</strong>l’anno tanti bambini in convalescenza<br />
e li restituisce alla<br />
città in perfetta salute e con un<br />
aspetto invidiabile”.<br />
Delle nostre giovani donne mise<br />
in evidenza la loro simpatia<br />
e saggezza e per questo scrisse<br />
“Sono ragazze moderne quelle<br />
di Ariano, ragazze che sanno<br />
assumere con coscienza certe<br />
responsabilità, donne attive e<br />
intelligenti che hanno, come<br />
cornice a queste doti, un aspetto<br />
piacevole e curato: si vestono,<br />
si truccano e si pettinano<br />
secondo i canoni che detta la<br />
moda, senza tuttavia sfruttarne<br />
gli eccessi”<br />
Ed ancora, quasi a volere ulteriormente<br />
avvalorare il suo pensiero<br />
e le sue tesi, sostenne le<br />
sue argomentazioni con queste<br />
affermazioni rese dalle stesse<br />
ragazze “Siamo libere da complessi,<br />
studiamo e balliamo, lavoriamo<br />
e ci dedichiamo agli<br />
sport, aiutiamo nelle faccende<br />
domestiche e andiamo al cinema”.<br />
La giornalista volle chiudere<br />
con un suo ultimo commento<br />
“Fanno…. Cento cose le ragazze<br />
di Ariano, trovano il tempo<br />
per il lavoro e il divertimento. E<br />
fanno tutto con buon senso e<br />
con quel pizzico di saggezza<br />
che non stona mai”.<br />
Sia l’uno che l’altro articolo erano<br />
corredati da fotografie dei<br />
protagonisti chiamati in causa.<br />
Allora per i bambini furono<br />
pubblicate le immagini di<br />
“Gianluigi ed Ico Mazza, Fulvio<br />
Bevere, Aldo Loconte, Giovanni<br />
Maresca e <strong>del</strong> “piccolo Caruso”.<br />
I volti femminili inseriti furono<br />
più numerosi: Angelina Formato,<br />
Anna Renzulli, Renata Gardini,<br />
Anna Maria Ciasullo, Olga<br />
Gelormini, Isabella Caruso, Gerarda<br />
Zecchino, Lina Villamarino,<br />
Maria Lo Conte, Annamaria<br />
Maresca e Mariolina Ciccarelli”.<br />
L’organizzazione e la gara<br />
Ma vediamo come si pensò di<br />
affrontare la gara nel migliore<br />
dei modi, per rendere il più efficiente<br />
possibile lo scambio di<br />
notizie e di informazioni tra le<br />
24 commissioni di consulenti e<br />
gli esperti predestinati a dare le<br />
risposte al conduttore.<br />
Intanto il Palazzo di città diventò<br />
il punto di ritrovo <strong>del</strong>le 24<br />
commissioni di consulenti, smistati<br />
in altrettante stanze “con<br />
ampia dotazione di libri, di di-<br />
zionari, rubriche.. due apparecchi<br />
telefonici e televisori”, tutte<br />
collegate con gli esperti <strong>del</strong> palco<br />
posizionato nella piazza.<br />
Le commissioni previste si riferivano<br />
alle seguenti 24 materie:<br />
letterarie, scientifiche, giuridiche,<br />
straniere, <strong>del</strong>le religioni,<br />
economia domestica e moda,<br />
musica, medicina, teatro e cinema,<br />
enigmistica, filatelia, letteratura<br />
gialla, strade e ferrovie,<br />
sport, ingegneria, giornalismo,<br />
caccia e pesca, militari, scienze<br />
marittime, giuochi, piante e fiori,<br />
artigianato, automobilismo,<br />
bancaria.<br />
Ovviamente furono mobilitati e<br />
“precettati” tutti i professionisti<br />
cittadini e gli esperti <strong>del</strong>le singole<br />
materie. Per l’artigianato furono<br />
allertati i signori: Blundo<br />
Michele, Puzo Riccardo e Carchia<br />
Giovanni; per le materie<br />
militari: i generali Adinolfi e Michele<br />
Alterio, il col. D’Alessandro;<br />
per piante e fiori i signori:<br />
notaio Moscatelli, Addivinola,<br />
l’avv. Manganiello.<br />
Mi fermo a queste particolari<br />
materie, perché sarebbe noioso<br />
fare l’elenco dei componenti di<br />
tutte le altre, che ammontavano<br />
complessivamente al numero di<br />
cento. La macchina organizzatrice<br />
prevedeva altri incarichi,<br />
riguardanti il reperimento libri<br />
ed esperti, il curatore <strong>del</strong> filmato<br />
e l’esecutivo che era formato<br />
dal Rag. Cindolo Cherubino<br />
commissario straordinario al comune,<br />
il dott. Mazza Giovanni,<br />
l’avv. Maresca Antonio, il dott.<br />
Intonti Giuseppe, il sig. Franza<br />
Enrico, l’ing. Aliperta Enzo ed il<br />
dott. Pelosi Carmine; coordinatori<br />
furono l’ing. Giuseppe De<br />
Gruttola ed il dott. Capobianco<br />
Enzo.<br />
Non mancarono gli aiuti di<br />
esperti provenienti da Avellino<br />
e da altre città <strong>del</strong> circondario.<br />
Ma veniamo alla gara che giovedì<br />
21 luglio vide fronteggiarsi<br />
la compagine arianese con la<br />
forte rappresentanza <strong>del</strong>la città<br />
di Monreale, da tempo detentrice<br />
<strong>del</strong> primato <strong>del</strong>le vittorie per<br />
avere già sconfitto le squadre<br />
<strong>del</strong>le città di: Novi Ligure, Tiene,<br />
Rivoli, San Felice Circeo e<br />
Chioggia.<br />
Lo scontro culturale alla presenza<br />
di Mike Buongiorno nello<br />
studio Rai di Milano vide come<br />
protagonisti Dino Ciccone ed il<br />
giovane Stanislao Scapati, che<br />
affrontò il professore Santulli di<br />
Monreale.<br />
Nella piazza di Ariano il conduttore<br />
televisivo era Renato Tagliani.<br />
Per le gare sportive, alcune partite<br />
di tennis da tavolo (pingpong),<br />
in Ariano si fronteggiarono<br />
il campione siciliano ed il<br />
giovane Ortensio Zecchino,<br />
mentre sul campo di Monreale<br />
si sfidarono il campione locale<br />
con il giovane Tonino Maggio<br />
rappresentante <strong>del</strong> tricolle.<br />
Il risultato non fu favorevole per<br />
la squadra di Ariano, che seppe<br />
tener testa alla più forte e più<br />
fortunata squadra siciliana, co-<br />
me titolarono i giornali locali.<br />
Fu presentato anche un ricorso<br />
alla Rai per alcune irregolarità,<br />
ma il risultato finale rimase convalidato.<br />
Ed allora sul “<strong>Corriere</strong> <strong>del</strong>l’Irpinia”<br />
<strong>del</strong> 23 luglio 1960 Andrea<br />
De Vinco pubblicò un articolo<br />
dal titolo “Sfortunata Ariano a<br />
Campanile – Sera” e poi “Gli irpini<br />
si sono battuti con Onore”.<br />
Il giornalista individuò, come<br />
“elemento determinante <strong>del</strong>la<br />
defaillance.. ancora una volta<br />
nella valentia <strong>del</strong>l’avversaria<br />
che di settimana in settimana”<br />
aveva perfezionato “la sua organizzazione<br />
ed acquistarne in<br />
esperienza”.<br />
Non mancò di sottolineare che<br />
Ariano aveva ben figurato al<br />
punto di avere “dato la sensazione<br />
di potere conseguire un<br />
sorprendente exploit contrastando<br />
in modo brillante la vittoria<br />
dei siciliani” e rendendo la gara<br />
“sempre incerta ed equilibrata”.<br />
Così scrisse Carla Angrisani sul settimanale Eva: “Hanno<br />
una simpatica prerogativa i bambini di Ariano Irpino:<br />
sono tutti belli e sanissimi. La saluberrima aria <strong>del</strong>la<br />
cittadina giova particolarmente ai piccoli abitanti, che<br />
sono tutti rosei e paffutelli, da mangiarsi con i baci…”<br />
Come ho sopra riportato, prima<br />
<strong>del</strong>la competizione, la televisione<br />
proiettò un filmato nel quale<br />
vennero presentate immagini<br />
dei vasti e magnifici panorami<br />
che dall’alto di Ariano si aprono<br />
volgendo lo sguardo in ogni direzione<br />
verso le regioni confinanti:<br />
Molise, Abruzzo, Lucania<br />
e Puglia.<br />
E De Vinco, a tal proposito, non<br />
mancò di scrivere “Questo per<br />
noi è stato il lato più interessan-<br />
te <strong>del</strong>la trasmissione. Far conoscere<br />
l’Irpinia agli italiani i quali<br />
sanno solo <strong>del</strong>la sua povertà,<br />
<strong>del</strong>la sua miseria economica;<br />
per questo avremmo preferito<br />
che la Televisione avesse sostato<br />
più a lungo nelle nostre zone,<br />
ad Ariano, nella nostra Irpinia<br />
sempre più bella e suggestiva<br />
proprio lì in quella vallata che è<br />
dato vedere da quassù e dove<br />
pare che il tempo trascorra lentamente<br />
quasi impercettibile”.<br />
Mi piace chiudere questo mio<br />
articolo con la testimonianza<br />
che diede Ortensio Zecchino in<br />
una intervista rilasciata al sempre<br />
compianto avvocato Gerardo<br />
(Geri) D’Alessandro nel 2010<br />
e pubblicata sul giornale<br />
“Com’eravamo 1960- piccolo almanacco<br />
di eventi storico- politici<br />
e di costume”. Ebbene Zecchino<br />
ricordò che proprio nel<br />
1960 aveva vinto il campionato<br />
diocesano di ping-pong nel singolo<br />
e nel doppio in coppia con<br />
Ninfadoro, organizzato dall’Azione<br />
Cattolica tra i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le varie parrocchie cittadine.<br />
Fu gioco forza per gli organizzatori<br />
averlo come rappresentante<br />
in quella memorabile sera <strong>del</strong><br />
1960.<br />
Sul risultato Zecchino ebbe a<br />
rammaricarsi, anche perché non<br />
aveva giocato come soleva fare<br />
da schiacciatore, ovvero “smesciatore”<br />
sempre in attacco, essendo<br />
stato convinto dagli organizzatori<br />
ad essere<br />
più cauto ossia “pallinaro”<br />
, ovvero palleggiare in attesa<br />
<strong>del</strong>l’errore <strong>del</strong>l’avversario.<br />
All’osservazione di Geri che<br />
“quella sconfitta per 11 a 7” ancora<br />
gli bruciava, Zecchino ammise<br />
l’amarezza provata anche<br />
e soprattutto per non avere potuto<br />
dare il suo pieno contributo<br />
alla causa <strong>del</strong>la sua città.<br />
Le foto riportate sono tratte<br />
dai giornali citati<br />
25