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Edizione del 09/06/2013 - Corriere

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CORRI R<br />

Domenica 9 giugno <strong>2013</strong><br />

Forze oscure sul Conclave<br />

Nel secondo romanzo di Crescenzo Fabrizio un thriller sulla complessità <strong>del</strong>l’intreccio, tra personaggi che si muovo<br />

in un’area molto estesa, tra Vecchio continente, Americhe e Asia. Partendo dalle dimissioni di Benedetto XVI<br />

GRAZIA DE GIROLAMO<br />

Dopo “Ombre, penombre e luci nascoste”,<br />

pubblicato nel 2010, Crescenzo<br />

Fabrizio si ripropone al pubblico<br />

con un thriller da leggere tutto<br />

d’un fiato (Fatima, Medjugorie: il<br />

Conclave- La profezia e il Segreto”,<br />

Book Sprint Edizioni, pagg. 270; E 15,80). La complessità<br />

<strong>del</strong>l’intreccio è ripagata dallo straordinario<br />

equilibrio con cui l’autore tiene insieme le vite di<br />

personaggi che si<br />

muovono e determinano<br />

eventi in un’area<br />

geografica estremamente<br />

estesa comprendente<br />

il Vecchio<br />

continente, le Americhe<br />

e l’Asia. Crescenzo<br />

Fabrizio è nato in<br />

Irpinia nel 1968. Nel<br />

romanzo fonde la sua<br />

esperienza in ambito<br />

politico-sociale accumulata<br />

in anni di proficua<br />

attività giornalistica<br />

e la sua formazione<br />

cattolica, confermata<br />

da una fede<br />

sincera e appassionata.<br />

La lettura <strong>del</strong> romanzo<br />

produce un effetto<br />

profondamente<br />

straniante: è continuamente<br />

sospeso tra la<br />

finzione letteraria e<br />

l’attualità storica: “ Le<br />

dimissioni improvvise<br />

di Benedetto XVI hanno<br />

trasformato in attualità<br />

le bozze di un<br />

romanzo che avevo<br />

iniziato a scrivere nel giugno <strong>del</strong> 2010 e chiuso<br />

provvisoriamente nell’aprile <strong>del</strong>l’anno successivo”.<br />

Inizia così la premessa <strong>del</strong>l’autore ad un racconto<br />

di fantasia che pure intreccia cronaca ed ipotesi sul<br />

futuro. L’evento <strong>del</strong> Conclave è al contempo premessa<br />

e punto di svolta dei fatti che nel romanzo<br />

si raccontano. Dietro il rito e l’ufficialità di un<br />

evento spirituale e mediatico di tale rilievo, si celano<br />

e si agitano forze oscure ed uomini pericolosi<br />

che intendono strumentalizzare l’elezione <strong>del</strong><br />

nuovo pontefice al fine di affermare il proprio potere<br />

o peggio, la propria ideologia. Il romanzo di<br />

Crescenzo Fabrizio risuona come un grido contro<br />

il fondamentalismo di ogni parte e in qualsiasi forma<br />

esso si manifesti. Che sia cattolico, islamico o<br />

protestante esso assesta ancora oggi duri colpi ai<br />

valori irrinunciabili <strong>del</strong>la tolleranza religiosa e <strong>del</strong>la<br />

solidarietà tra popoli. Fatti di cronaca recenti,<br />

troppo recenti, rendono il messaggio centrale <strong>del</strong><br />

romanzo quanto mai vivo ed attuale. Solo all’anno<br />

scorso risale la reazione sanguinaria degli afghani<br />

al rogo di alcune copie <strong>del</strong> Corano avvenuto<br />

nella base americana di Bagram, a nord di Kabul.<br />

I vertici militari dichiararono che i testi erano<br />

stati bruciati per ragioni di sicurezza.<br />

A nulla valse. L’ “incidente” costò la vita a 12 persone.<br />

Pochi giorni fa l’opinione pubblica è stata invece<br />

tramortita dalla notizia <strong>del</strong>la decapitazione di<br />

un soldato britannico avvenuta per strada, a Londra,<br />

ad opera di due uomini al grido di “Allah è<br />

grande”. Il romanzo inneggia al dialogo tra le religioni<br />

e alla riconciliazione tra credi religiosi nel segno<br />

<strong>del</strong> culto di Maria. A Medjugorje, luogo di duri<br />

scontri etnico-religiosi, ella sarebbe apparsa ai<br />

veggenti presentandosi quale “Regina <strong>del</strong>la pace”.<br />

Nel 1992 Medjugorje fu il punto di partenza <strong>del</strong>la<br />

pulizia etnica da parte <strong>del</strong> consiglio di difesa<br />

croato, che voleva la completa distruzione <strong>del</strong> monastero<br />

serbo-ortodosso di Žitomislić. Dal 1993, i<br />

signori <strong>del</strong>la Guerra croati costruirono cinque campi<br />

di concentramento dove prigionieri serbi e bosniaci<br />

furono torturati e uccisi. La collina <strong>del</strong>le ap-<br />

parizioni, il Podbrdo, di proprietà <strong>del</strong>l'Ordine francescano,<br />

fu usata a quei tempi dalla milizia locale<br />

come zona per testare lanciagranate. Nel romanzo<br />

è il personaggio di padre Luca a dare voce al pensiero<br />

<strong>del</strong>l’autore: “ Il culto di Maria può essere il<br />

punto di incontro fra il mondo cristiano e il mondo<br />

musulmano. Il Corano stesso dedica infatti alla<br />

Madre di Gesù un’intera sura, citandola ben sessanta<br />

volte e ponendola al fianco di Fatima, la figlia<br />

di Maometto. Non a caso nell’Islam <strong>del</strong>la religione<br />

di Stato e <strong>del</strong> divieto di culto <strong>del</strong>le altre religioni,<br />

i santuari<br />

mariani sono divenuti<br />

i luoghi di<br />

incontro e di dialogo<br />

tra cristiani<br />

e musulmani”.<br />

La componente<br />

mistico-teologica<br />

<strong>del</strong>l’opera serve<br />

allo scrittore al<br />

fine di <strong>del</strong>egittimare<br />

gli stessi<br />

fondamentalismi;<br />

essi troverebbero<br />

alimento<br />

proprio nel magma<br />

<strong>del</strong>le interpretazioniideologiche<br />

che poco<br />

invece dovrebbero<br />

riguardare<br />

l’uomo di fede.<br />

Così, alla pubblicazione<br />

<strong>del</strong> terzo<br />

mistero di Fatima,organizzazioni<br />

<strong>del</strong> cattolicesimo<br />

radicale e<br />

intransigente<br />

non esitarono a<br />

parlare di complotto<br />

per l’occultamento <strong>del</strong> reale contenuto <strong>del</strong><br />

messaggio <strong>del</strong>la Vergine, indicandben quattro cardinali<br />

(tra cui Ratzinger) quali ideatori e fautori<br />

Gli occhi di tutti i cardinali seduti nella<br />

Cappella Sistina correvano da un angolo<br />

all'altro <strong>del</strong>la grande sala, come se<br />

dinanzi a loro si stesse svolgendo un'appassionante<br />

partita di tennis: lo sguardo <strong>del</strong> cardinale<br />

Marini cercava quello di Oliviero Esposito,<br />

e quello di monsignor Der Vosche correva<br />

dal fidato cardinale Wasser ad ognuno dei porporati<br />

<strong>del</strong>le <strong>del</strong>egazioni <strong>del</strong>l'Africa e <strong>del</strong>l'Est<br />

Europa.<br />

Chi lo aveva tradito? E perché tra gli italiani<br />

c'era stata una spaccatura nella spaccatura? O<br />

si trattava di doppi e tripli giochi? Comunque<br />

stessero le cose, la sua elezione era ad un soffio<br />

dall'andare in fumo.<br />

La proclamazione dei risultati <strong>del</strong>la prima votazione<br />

<strong>del</strong>la mattinata aveva misurato la distanza<br />

siderale che s'era creata tra i voti ottenuti<br />

da Jorge Coletti e quelli <strong>del</strong> papabile olandese:<br />

al primo erano andati 63 voti e al secondo<br />

soltanto 37; i voti <strong>del</strong> cardinale Michele<br />

Marini erano scesi dai 27 <strong>del</strong>la sera precedente<br />

ai 15 di quella mattina: i due dei cardinali<br />

portoghesi e 13 degli elettori italiani; quindici<br />

voti: esattamente quanto bastava a Coletti per<br />

raggiungere quota 78, uno in più <strong>del</strong>la soglia<br />

dei 2/3 prevista per l'elezione <strong>del</strong> nuovo Papa.<br />

Nessuna scheda bianca, nessun voto disperso:<br />

un segnale inequivocabile che i riposiziona-<br />

LA DOMENICA DEL CORRIERE<br />

IL LIBRO<br />

<strong>del</strong>la cospirazione. Le ombre che a cinquant’anni<br />

dalla sua celebrazione si gettano sul Concilio Vaticano<br />

II sono il segno di un attrito mai sopito all’interno<br />

<strong>del</strong> mondo<br />

cattolico sulla corretta<br />

interpretazione da<br />

dare al Concilio. Ad<br />

oggi la dichiarazione<br />

Dignitatis Humanae<br />

resta uno<br />

dei documenti più<br />

discussi in quanto<br />

affermante il valore<br />

<strong>del</strong>la libertà religiosa,<br />

il diritto<br />

di professare liberamente<br />

il proprio<br />

credo senza<br />

per questo essere<br />

oggetto di discriminazioni<br />

o<br />

persecuzioni.<br />

Da tali esempi<br />

si deduce l’importanza<br />

che<br />

l’autore attribuisce<br />

alla<br />

contestualizzazionestorica<br />

di determinati<br />

atti o<br />

fatti a cui è<br />

sempre necessarioattribuire<br />

il<br />

giusto valore,<br />

senza<br />

lasciarsi<br />

andare a<br />

pretestuose e fuorvianti letture.<br />

Alla Roma <strong>del</strong> Conclave fa da sfondo l’Italia<br />

bifronte, tragicamente dilaniata tra i suoi mali e le<br />

sue bellezze. L’Italia stretta in una rete di relazioni<br />

criminali. L’Italia in cui attecchisce agevolmente<br />

ogni forma di corruzione. Gli omicidi di mafia<br />

menti erano stati tutti consumati, e restava<br />

davvero poco spazio per ulteriori manovre. Già<br />

pochi secondi dopo la proclamazione dei risultati<br />

da parte <strong>del</strong> Cardinale Decano, fu chiaro<br />

a tutti che la <strong>del</strong>egazione africana e quella<br />

asiatica avevano espresso un voto compatto per<br />

Coletti; fu altrettanto chiaro che solo sei dei sette<br />

cardinali <strong>del</strong>l'Europa orientale contattati da<br />

Wasser per il tramite di Vaysas avevano scelto<br />

Der Vosche: evidentemente il settimo, chiunque<br />

fosse, era passato alla causa <strong>del</strong>la corrente<br />

terzomondista, sottraendosi all'accordo tra<br />

Vaysas e Wasser.<br />

A Coletti, ormai, non restava che offrire a Michele<br />

Marini la Segreteria di Stato per essere il<br />

2660 Papa <strong>del</strong>la Chiesa di Roma.<br />

I pensieri di Der Vosche si affollavano e si disperdevano<br />

tra ipotesi e timori.<br />

"Non c'è né il tempo né la possibilità di contatti<br />

fra cardinali, e quindi questa seconda votazione<br />

dovrebbe ricalcare la prima. A meno che<br />

... ". I pensieri di Jorge Coletti erano turbati<br />

da opposte emozioni, per quanto paradossalmente<br />

coincidenti con quelle <strong>del</strong> suo concorrente<br />

olandese. "Dio non può volere che accada<br />

in questa votazione. Non sono pronto, non<br />

sono pronto", pensò.<br />

Avvertì sulla spalla il peso leggero <strong>del</strong>la mano<br />

<strong>del</strong> cardinale venezuelano Cierro.<br />

27<br />

in Sicilia, le losche manovre finanziarie <strong>del</strong>la Milano<br />

da bere. Il Sud, terra in cui impiegare senza<br />

rischi capitali sporchi in straordinari complessi turistici<br />

ma che custodisce e quasi cela agli occhi dei<br />

più le sue energie positive: i monti diventano luoghi<br />

di ritiro spirituale per<br />

tanti giovani<br />

che scelgono<br />

di attenderel’elezione<br />

<strong>del</strong><br />

Sommo Pontefice<br />

nel digiuno<br />

e nella<br />

meditazione.<br />

Le poetiche<br />

descrizioni <strong>del</strong><br />

Laceno e <strong>del</strong><br />

panorama godibile<br />

dal Monte<br />

Cervialto sono<br />

tra i pochi<br />

momenti in cui<br />

al lettore è dato<br />

respirare serenità,<br />

guardare<br />

con ottimismo alla<br />

vita. La narrazione<br />

si svolge in<br />

gran parte in ambienti<br />

chiusi, clandestini<br />

o solenni<br />

(come la Cappella<br />

Sistina), ma pur<br />

sempre carichi di<br />

tensione. Essa si<br />

scioglie in un finale<br />

all’insegna <strong>del</strong>la più<br />

alta spiritualità: un<br />

invito a non smarrire<br />

la fede. Il romanzo è<br />

edito da “Book Sprint<br />

Editori”. Per ogni informazione è possibile visitare<br />

il blog <strong>del</strong>l’autore al link: http://crescenzofabrizioblog.wordpress.com/.<br />

La proclamazione dei risultati<br />

«Ormai siamo ad un passo», gli sussurrò.<br />

«Dio non voglia, Dio non voglia - replicò il cardinale<br />

salvadoregno - c'è ancora bisogno di parlare,<br />

c'è ancora bisogno di capire».<br />

I suoi vicini notarono come un affanno, qualcosa<br />

di più <strong>del</strong>la naturale tensione di un uomo<br />

che sente sulle proprie spalle il peso di una<br />

tremenda responsabilità: essere il Vicario<br />

in terra <strong>del</strong> Figlio di Dio.<br />

«Gesù ci ha detto: non abbiate paura», commentò<br />

avvicinandosi monsignor Oliviero Esposito.<br />

«La mia non è paura - rispose debolmente Coletti<br />

- ma smarrimento di fronte all'immensità<br />

<strong>del</strong> compito e alle mie povere forze. Ma vi ringrazio<br />

infinitamente per quanto state facendo.<br />

Tutti».<br />

L'esito <strong>del</strong>la seconda votazione <strong>del</strong>la mattinata<br />

confermò i timori di Der Vosche e lo smarrimento<br />

di Coletti.<br />

«Cardinale Jorge Coletti voti 70, cardinale Christophe<br />

Der Vosche voti 37, cardinale Michele<br />

Marini voti 8», scandì il Decano.<br />

A quel punto fu chiaro che il cardinale Marini<br />

aveva lasciato la porta spalancata ad un accordo.<br />

La pausa per il pranzo ed il riposo pomeridiano<br />

sarebbero stati decisivi.<br />

(capitolo 6)

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