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Manuale Pratico di Coltivazione e ... - Fichi di Cosenza

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2.2 PREPARAZIONE DEL TERRENO ALL’IMPIANTO<br />

2.2.1 Operazioni preliminari <strong>di</strong> preparazione del terreno<br />

Comprendono tutte le operazioni necessarie a rendere un terreno agrario<br />

idoneo ad ospitare l’ impianto del ficheto.<br />

I lavori preparatori hanno due obiettivi agronomici:<br />

la sistemazione e la conservazione del suolo.<br />

La sistemazione del terreno costituisce un mezzo in<strong>di</strong>spensabile per evitare<br />

i ristagni d’acqua e l’erosione idrica.<br />

I problemi <strong>di</strong> conservazione possono verificarsi nelle aree declivi, ove gli<br />

impianti frutticoli intensivi, se non correttamente realizzati e condotti,<br />

possono subire negli anni gravi fenomeni d’erosione con conseguenti per<strong>di</strong>te<br />

<strong>di</strong> terreno fertile e danni all’ambiente circostante.<br />

La sistemazione del terreno è sempre necessaria per l’impianto <strong>di</strong> un frutteto<br />

e deve conseguire i seguenti obiettivi:<br />

- aumentare lo spessore del suolo esplorabile dalle ra<strong>di</strong>ci;<br />

- dare al suolo una struttura soffice e porosa;<br />

- prevenire i danni da asfissia ra<strong>di</strong>cale.<br />

Le lavorazioni preparatorie riguardano essenzialmente:<br />

- il decespugliamento della vegetazione preesistente all’impianto, spontanea<br />

o coltivata, ponendo par ticolare attenzione alla eliminazione delle<br />

eventuali ceppaie ed alla ri mozione delle ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni,<br />

anche perchè sarebbero substrato per future infezioni;<br />

- lo spietramento <strong>di</strong> terreni con scheletro affiorante; in funzione del materiale<br />

presente possono utilizzarsi macchine “macinasassi” o “andanatrici”;<br />

- gli spostamenti <strong>di</strong> terreno, necessari sia per livellare la superficie a vantaggio<br />

delle future operazioni colturali, sia per assicurare il regolare<br />

sgrondo delle acque. Quanto alle acque superficiali, nei terreni sciolti si<br />

effettua un livellamento in piano, in quelli con oltre il 10% <strong>di</strong> argilla il<br />

livellamento deve poter garantire una idonea pendenza verso canali <strong>di</strong><br />

raccolta.<br />

Quanto alle acque sotterranee, ove necessario si devono prevedere idonei<br />

sistemi <strong>di</strong> drenaggio. Infatti, nei terreni poco permeabili, sia in pianura che<br />

collina, è necessario pre<strong>di</strong>sporre una rete idrica <strong>di</strong> scolo, che può essere<br />

realizzata me<strong>di</strong>ante la formazione <strong>di</strong> una buona affossatura (fossi, trincee)<br />

o in casi estremi installando dreni ad una profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> circa 1-1,2<br />

m <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà.

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