i ricorsi elettorali e la recente giurisprudenza della v sezione del ...

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golamento 17 agosto 1907, n. 642). D'ordinario, l'esercizio di tale
facoltà da parte del presidente viene eccitato con un'istanza-del ricorrente
o del contro ricorrente; ma nulla vieta che abbia luogo di ufficio.
Essa è stata ritenuta limitata agli atti esistenti presso gli uffici locali
e non estensibile anche a quelli da costituire, sia pure sulla base "dei
documenti elettorali già esistenti. Cosi non si giudicò il presidente
autorizzato a richiedere certificati, da rilasciarsi da autorità locali per
attestare quanto resultava da atti presso di loro custoditi. La norma
si applica quindi agli elenchi, alle schede, alle proteste, ai fogli di scrutinio
ed ai verbali; ed eccezionalmente potrà estendersi ad altri documenti,
in quanto già facciano parte degli atti elettorali/Comunque,
è fuori di dubbio che questa facoltà del presidente può essere esercitata
dietro il semplice deposito del ricorso, senza attendere lo scorrere di
termini o l'esaurimento di altri incumbenti. Ma potrà essere esercitata
anche dopo che la Sezione sia stata investita dal ricorso? Qui occorre
fare una distinzione. Relativamente al ricorso, la Sezione può essere
chiamata da prima a decidere sulla proposta domanda di sospensione.
Come vedremo, tale decisione si limita all'esame delle deduzioni
in base a cui è stato chiesto che l'esecuzione del provvedimento impugnato
venga sospesa; e non solo prescinde dal merito, ma d'ordinario
non pronunzia nemmeno sulle questioni pregiudiziali. Perciò,
a rigore, con la domanda di sospensione, la Sezione non è stata ancora
investita della cognizione del ricoreo. Nulla adunque osta a che,
dopo la decisione sulla sospensione, il presidente dia i provvedimenti,
di cui al capoverso dell'art. 28 del regolamento di procedura. Tuttavia
talvolta ha preferito la Sezione di disporre essa il richiamo degli atti
con la decisione medesima, con la quale si pronunziava sulla domanda
di sospensione (decisione 24 settembre 1915, n. 443 Abate c« Mazza;
decisione 8 ottobre 1915, Pisaniello e. Cocozza decisione 16 dicembre
{ 1915, De Àngelis e. di Febbraro, elezioni di Arzano). Ma, investita
della cognizione piena del ricorso la Sezione, logicamente, non sembra
più ammissibile che il presidente si giovi della facoltà in esame-
La Sezione finora non ha avuto occasione di esaminare quale sia
la natura del provvedimento, che il citato capoverso dell'art. 28 del
regolamento di procedura demanda al presidente. Ed una tale indagine
non ha uno scopo puramente teorico. Che quel provvedimento,
pur essendo connesso all'esercizio della giurisdizione, non «abbia carattere
giurisdizionale, non sembra contestabile. L'esercizio di ogni giurisdizione
presuppone di necessita tutta una serie più o meno numerosa
di provvedimenti ; i quali appartengono all'animi'nislrazione della
giustizia solo nel senso, per dir così, etimologico della parola, ma sono