i ricorsi elettorali e la recente giurisprudenza della v sezione del ...

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— 114 — INTRODUZIONE. § 1. — Nei riguardi del numero e dell'entità delle controversie elettorali, l'allargamento del suffragio, nel campo amministrativo, ha avuto conseguenze limitate. Le Commissioni elettorali (comunali e provinciali) hanno veduto aumentata la mole del loro lavoro; ma ne hanno anche trovato, in genere, diminuite le difficoltà. Non che, con l'estendersi del diritto elettorale, sia venuta a mancare affatto la possibilità di questioni relative alla formazione delle liste; ma certo, essa è ridotta notevolmente. In compenso, alle stesse Commissioni è rimasto però affidato il compito, ora specialmente delicato, il cui esaurimento in fatto si incontra spesso in gravi difficoltà, di provvedere alla divisione in sezioni ed alla conseguente assegnazione delle sedi. AlTinfuori di ciò, per quanto attiene alle operazioni elettorali, le maggiori novità sono state introdotte in quelle politiche. La proclamazione delle candidature col diritto di rappresentanza nei seggi,, la presentazione delle schede tipo, le cabine e più ancora il mezzo estremamente delicato per quanto ingegnoso delle buste, con cui si è voluto garentire all'analfabeta la segretezza del voto, hanno abbastanza trasformato la procedura elettorale nelle elezioni politiche. Nelle elezioni amministrative, invece, se si eccettuano le modificazioni relative alla formazione dei seggi ed a qualche formalità secondaria, la procedimi, salvo Fuso delle cabine, è rimasta sostanzialmente immutata. Dì conseguenza, si sono presentate poche questioni nuove. Però, delle vecchie questioni riproposte, alcune, e le più importanti, hanno assunto atteggiamenti nuovi, sia per sola diretta conseguenza del numero notevolmente maggiore dei concorrenti alle urne, sia pel raffronto con la legge elettorale politica, perchè dalla omessa riproduzione nella legge elettorale amministrativa di talune delle nuove norme da quella sancita sono state dedotte conseguenze opposte. Su tutto ciò, la V Sezione del Consiglio di Stato che è chiamata a dare il responso definitivo, da una parte confermando chiarendo e" talvolta modificando la sua vecchia giurisprudenza, e risolvendo dall'altra le questioni nuove, ha avuto agio di affermare numerosi principi, che costituiscono già un tutto organico. Crediamo quindi di far cosa utile coordinandoli insieme, perchè più facile riesca rendersi conto dello stato attuale della giurisprudenza in materia elettorale* Ed a tale uopo, d'ordinario nel testo limiteremo il nostro studio alle decisioni pronunziate dopo l'ap-
— 115 — plicazione della legge 19 giugno 1913, n. G40, le quali recano quasi tutte la data dell'anno 1915; e della vecchia giurisprudenza faremo poi cenno in nota. Per maggiore comodità, citeremo la legge amministrativa sempre sulla base del T. U. ora vigente approvato con R. decreto 4 febbraio 1915, n. 148 (1). La mateiia elettorale, in quanto viene sottoposta al controllo della V" Sezione, esclusa cioè la parte attinente all'eleggibilità, è sostanzialmente tutta procedurale. Nondimeno, nell'esame della giurisprudenza sui ricorsi elettorali, dovremo distinguere quella riguardante la procedura dei ricorsi stessi, e* cioè le norme di carattere formale cui la proposizione, lo svolgimento e la decisione di essi vanno soggetti, da quella riguardante il merito e cioè il contenuto dei ricorsi, o, in altri termini, le doglianze che con questi vengono dedotte. In ordine poi al merito, altra distinzione dovremo ancora tener presente. I ricorsi, che si propongono alla V Sezione, investono non direttamente gli atti della procedura elettorale, sibbene i provvedimenti dati su eli essi ; anzi, d'ordinario, li investono in quanto costituiscono in materia una speciale giurisdizione di primo grado. E ne censurano sovente, oltre che il merito, la forma. In tal modo, provocano il giudizio del supremo giudice amministrativo, prima ancora che sulle operazioni elettorali, cui in definitiva mira il gravame, sulla formale legittimità del provvedimento, che riguardo a tali operazioni ebbe a pronunziarsi. Divideremo adunque l'esposizione della giurisprudenza elettorale in due parti, Funa relativa alla procedura dei ricorsi e l'altra al merito. Questa ultima poi, a sua volta, distingueremo in due capi; col primo dei quali analizzeremo le decisioni, che hanno esaminato la legittimità formale dei provvedimenti di primo grado e col secondo quelle che si occupano direttamente delle operazioni elettorali. CAPO I. PROCEDURA DEI RICORSI ELETTORALI § 2. — I ricorsi elettorali, quanto alla procedura, non si .sottraggono in genere alle norme consuete dei ricorsi contenziosi, che si svolgono d'innanzi al Consiglio di Stato. E perciò anzitutto è da (1) Molte delle decisioni» che ricordiamo, si trovano riprodotte nella OìuMizin wnmimjttratimt giusta le citazioni, che ne facciamo a suo luogo. Quelle, di cui omettiamo tale citazione, sono inedite. v
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