i ricorsi elettorali e la recente giurisprudenza della v sezione del ...

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Invece di regola non è dato sperimentare il ricorso ai Consigli comunali
e provinciali od in genere ai Comuni od alle Provincie, della
elezione dei cui rappresentanti si controverte* E ciò nemmeno quando
eventualmente si impugni la decisa avocazione alla Giunta provinciale
amministrativa del giudizio sulle elezioni a sensi dell'art. 322
del T. IX, di cui appresso dovremo far parola. Di tale argomento la
Sezione V non ha avuto ora ragione di occuparsi in maniera diretta (1),
ma l'ha implicitamente trattato esaminando le questioni riguardanti
la notifica del ricorso. Ci riserviamo quindi di dare nella parte a questa
relativa la giustificazione dei principi ora affermati, i quali per altro
tollerano anche delle eccezioni, dappoiché vi ha qualche ricorso elettorale
che, per la natura dei suo oggetto, va proposto proprio dal-
Comune (confr. § 3).
In genere poi della facoltà di proporre ricorsi elettorali non si
può ammettere decadenza per rinunzia nemmeno da parte di chi
vi abbia un interesse personale. ÀI riguardo, si è presentato un caso,
che merita di essere ricordato- Un candidato, con dichiarazione resa
pubblicamente nota a mezz/> della stampa, promise di rimettersi
senz'altro al responso delle urne* Malgrado ciò, non essendo questo
riuscito a lui favorevole, propose gravame alla V Sezione. Fu eccepita
la inammissibilità del ricorso; ma quel Collegio escluse che potesse
ritenersi che nella cennata dichiarazione fosse da ravvisare una rinunzia
giuridicamente efficace (decisione 7 maggio 1915, n. 108,
De Natale e. Jannello).
I ricorei elettorali devono essere sottoscritti e dal ricorrente (o
da persona che egli abbia munita di mandato speciale ad hoc) e da
un avvocato ammesso al patrocinio d'innanzi al Consiglio di Stato,
giusta la norma generale sancita dall'art. 27 del T, U. 17 agosto 1007,
* n. 638. 32 stato però ritenuto che non è indispensabile nella procura
speciale rilasciata all'avvocato sia formalmente usata l'espressione
mandato di firmare; dappoiché il mandato espresso di \)vo~
sent&re il ricoreo con le indicazioni necessarie per l'indirizzo, l'oggetto
e la redazione del medesimo dimostrano in maniera adeguata
la volontà del mandante di non riservarsi la firma del ricorso, ma
di rimettersi anche per questa al proprio avvocato (decisione 17 dicembre
1015, n. 466, Rosina e. Giglia). Con le dette firme il ri­
ti) Però, nella giurisprudenza mono recente, non sono manente affermazioni
«Urrtte «iti riguardo. Cori fu ritenuto che iì Consiglio comunale, come giudice di primo
emulo in materia elettorale, non ha veste yter intervenire 1 nei giudizi, clic si «volgono
net superiori gradi (decisione 21 giugno 1912, n. 285, Comune di Gavoi e. Satta, in
Giustizia amminifitmtim, 1012, pag. 205).