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ATTUALITÀ<br />
TUAL<br />
ALIT<br />
a cura di Antonella Rampichini<br />
Ricerca in ‘vetrina’<br />
Su 84 ricerche candidate al Premio Sapio per la ricerca italiana<br />
20 riguardano ambiente ed energia.<br />
Su 84 ricerche candidate al<br />
Premio Sapio per la ricerca<br />
italiana 20 riguardano ambiente<br />
ed energia. Finalità del premio è<br />
quella di divulgare il lavoro dei ricercatori italiani<br />
che hanno voglia di far conoscere alla<br />
comunità scientifica e imprenditoriale, ma anche<br />
ai non addetti ai lavori, ciò su cui stanno<br />
lavorando, l’importanza del loro impegno, che<br />
è finalizzato alla scoperta di nuove soluzioni<br />
per la salute, per la sostenibilità ambientale,<br />
per il miglioramento della qualità della vita.<br />
Sono soprattutto i ricercatori che operano nel<br />
settore ambiente ed energia ad aver voluto<br />
presentare e far conoscere i risultati del loro<br />
lavoro.<br />
La ricerca in questo ambito in Italia conferma<br />
di essere in grande fermento: 20 studi di alto<br />
livello sono candidati ai 3 Premi Junior e, indipendentemente<br />
da quello che sarà l’elenco<br />
dei vincitori, rappresentano passi avanti concreti<br />
e importantissimi.<br />
Ben 8 delle ricerche sul tema ambiente riguardano<br />
le energie rinnovabili e propongono<br />
risposte e soluzioni che potranno avere applicazioni<br />
nel prossimo futuro.<br />
Una di queste riguarda lo sviluppo di tecniche<br />
innovative per la produzione e caratterizzazione<br />
alla nanoscala di nuovi materiali per il<br />
fotovoltaico di prossima generazione.<br />
Un’alternativa valida al silicio è quella dei<br />
semiconduttori organici, materiali simili alla<br />
plastica che possono essere prodotti a basso<br />
costo e, a differenza del silicio, sono leggeri<br />
e flessibili.<br />
Le ricerche effettuate in questi anni presso<br />
l’Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività<br />
di Bologna hanno affrontato sistematicamente<br />
questo problema, permettendo<br />
di comprendere in maniera dettagliata il funzionamento<br />
di celle solari e transistor basati<br />
su nanocristalli e fibre polimeriche nanoscopiche,<br />
e di collegare il funzionamento del<br />
materiale su scala nanometrica con la performance<br />
macroscopica del materiale all’interno<br />
di dispositivi funzionanti, in particolar modo<br />
celle solari e transistor.<br />
In particolare negli ultimi due anni è stata<br />
dedicata attenzione anche allo studio dell’interazione<br />
di vari semiconduttori organici col<br />
grafene, il materiale più sottile del mondo. Il<br />
ricercatore candidato al Premio Sapio 2010<br />
ha recentemente descritto una tecnica innovativa<br />
con cui, utilizzando la microscopia a<br />
sonda, è possibile “disegnare” transistor funzionanti<br />
direttamente sul grafene, modificando<br />
localmente le sue proprietà elettriche.<br />
Un’altra ricerca riguarda la preparazione di<br />
biodiesel da fonti non convenzionali. Svolta<br />
da due ricercatrici dell’Istituto di Scienze<br />
e Tecnologie Molecolari del Cnr, il lavoro di<br />
ricerca ha portato al deposito di un brevetto<br />
internazionale e alla domanda di deposito<br />
di un brevetto europeo ed ha consentito di<br />
instaurare contatti con alcune delle aziende<br />
produttrici di biodiesel italiane.<br />
NEWS<br />
Il 5-ter-butyl-2,4,6-trinitrom-xylene<br />
(musk xylene), il<br />
4,4’-diamminodifenilmetano<br />
(MDA), l’esabromociclododecano<br />
(Hbcdd), il di(2-etilesil) ftalato<br />
(Dehp), lo ftalato benzilico butilico<br />
(BBP) e lo ftalato dibutilico (DBP)<br />
sono state spostate dall’elenco di<br />
sostanze candidate all’elenco di<br />
sostanze soggette alla procedura<br />
di autorizzazione, noto quale<br />
allegato XIV, di cui al regolamento<br />
Reach dell’Unione Europea.<br />
Le sei sostanze verranno proibite<br />
nell’arco dei prossimi tre-cinque anni<br />
a meno che singole imprese non<br />
abbiano ricevuto un’autorizzazione<br />
ad usarle. Gli operatori che<br />
intendessero vendere o usare tali<br />
sostanze dovranno dimostrare che<br />
sono state adottate le prescritte<br />
misure di sicurezza per controllare<br />
adeguatamente i rischi.<br />
16 n.1 marzo 2011<br />
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