NEWS ROBUSCHI Con il lancio di Robox screw Low Pressure, Robuschi ha ampliato e consolidato il successo internazionale della gamma di compressori a vite Robox screw. Il modello, ‘oil free’, è nato per fornire una soluzione ad hoc alle speciche esigenze dei clienti in tema di risparmio energetico e alla richiesta di prodotti a basso consumo e ridotto impatto ambientale. Mantiene le caratteristiche peculiari della famiglia RSW di ultima generazione: alta efcienza ed estrema silenziosità. In più, si avvale di uno speci co sistema di lubricazione a bagno d’olio, che ha consentito l’eliminazione di tutti gli accessori normalmente presenti in questo tipo di prodotto, quali la pompa di circolazione dell’olio, lo scambiatore di calore aria/olio e gli iniettori di olio. Il layout di Robox screw Low Pressure è così semplice e compatto come quello dei gruppi di compressione basati sui sofatori a lobi, utilizzati negli impianti di depurazione di tutto il mondo. Queste caratteristiche, unite alle consolidate qualità dei gruppi sofanti Robox evolution, rendono Robox screw Low Pressure una soluzione ottimale per impianti di depurazione con pressione sino a 1.000 mbar (g). La gamma completa di Robox screw è in grado di raggiungere no a 2,5 bar (g) di pressione e portate no a 10.500 m³/h; è inoltre disponibile un’ampia varietà di grandezze e accessori. Il risparmio energetico è reso possibile dall’innovativo prolo dei rotori, che ottimizza il rapporto tra portata e pressione grazie alla massima resa della compressione interna, aumentando l’efcienza del gruppo Robox screw e riducendo, conseguentemente, i consumi. In questo modo, per i clienti si amplia la visione di acquisto, non più limitata all’investimento iniziale, ma volta al risparmio futuro derivante dall’alta efcienza del prodotto. CONVECO Negli ultimi anni il numero di applicazioni che comportano l’utilizzo dei silossani in prodotti destinati al consumo è notevolmente cresciuto: conseguentemente, quantità sempre maggiori di sillossani si trovano nel biogas generato da discariche di rifiuti solidi urbani o nel processo di digestione anaerobica di reui civili. Durante la combustione all’interno dei motori, i silossani presenti nel biogas si convertono in diossido di silicio formando una matrice dura che si accumula sulle superfici a diretto contatto con la combustione. A causa di queste incrostazioni, l’efficienza del motore decade con drastica riduzione delle prestazioni, incremento dei fermi macchina e dei costi per manutenzione straordinaria. Conveco in collaborazione con la società PpTek ha sviluppato una nuova serie di impianti (Bgak) basati sull’impiego di un mezzo filtrante polimerico che ha capacità di imprigionare i silossani e i Cov presenti nel biogas fino al 25% del proprio peso; il mezzo filtrante è inoltre idrorepellente e quindi la presenza di umidità non inuenza le prestazioni come invece accade, per esempio, con i carboni attivi. L’ impianto Bgak è costituito da due filtri in parallelo abbinati ad un modulo di rigenerazione termica. Quando il primo filtro è saturo il usso di biogas viene automaticamente deviato al secondo filtro, senza interruzione di esercizio. Il mezzo filtrante saturo viene rigenerato con la tecnica del Thermal Swing Absorption attraverso il ussaggio controllato in controcorrente con aria calda che provoca il rilascio dei contaminanti imprigionati. Il risultato è la rigenerazione del mezzo filtrante che è così disponibile per il riutilizzo, senza necessità di sostituzione. La rigenerazione viene applicata alternativamente ad entrambi i filtri di modo che mentre un elemento è in esercizio, l’altro viene rigenerato. Il dimensionamento dell’impianto è effettuato considerando per ogni filtro un periodo di esercizio di 24 ore continuative seguito da una fase di rigenerazione di circa 3 ore. Il vantaggio principale consiste nella possibilità di eseguire la rigenerazione direttamente sul sito, senza necessità di movimentazione del mezzo filtrante che è inoltre garantito per una vita utile di 5 anni, con mantenimento costante delle prestazioni di rimozione silossani (concentrazione in uscita minore di 10 mg/m 3 ). L’impianto Bgak è realizzato in configurazione Atex ed è completamente automatizzato; la distribuzione esclusiva per il territorio nazionale è affidata alla società controllata Progeco. 88 n.1 marzo 2011 ⊳ precedente successiva prima pagina stampa cerca
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