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ATTUALITÀ<br />

La tutela delle acque<br />

“Nel nostro Paese la cultura ambientale<br />

non è ancora diffusa<br />

come dovrebbe. Occorre insegnare<br />

come si tutelano le acque<br />

a scuola, all’interno delle famiglie e nella<br />

società civile e industriale. Basta guardarsi<br />

attorno per capire che non è così”. Sono<br />

parole di Francesco Capoccia, titolare di<br />

Gramaglia , azienda che quest’anno<br />

festeggia i suoi trent’anni di attività nel trattamento<br />

delle acque, per uso sia umano sia<br />

industriale, sia primarie sia re ue, che sottolinea<br />

come in Italia stenti ancora a diffondersi<br />

una mentalità rivolta alla tutela ambientale, al<br />

risparmio energetico e alla sostenibilità. Soprattutto<br />

tra le aziende medie e piccole. L’investimento<br />

in tecnologia “verde”, comporta<br />

un impegno non indifferente, in termini sia di<br />

risorse economiche sia umane e, il più delle<br />

volte, è sostenibile solo con ritorni a medio e<br />

lungo termine che devono essere incentivati.<br />

Oggi si parla di “Green Economy” ma al di là<br />

dello slogan poco si fa per attivarla; basterebbe<br />

poter de scalizzare gli investimenti in<br />

tempi brevi, senza contributi statali o regionali,<br />

per aver dei ritorni per tutti e vedere che<br />

l’acqua dei umi e del mare torni salubre. La<br />

normativa però esiste ed ‘è anche ben fatta’.<br />

Il problema è che le norme vengono disattese<br />

o sono inapplicate e i controlli non vengono<br />

effettuati. Come intervenire quindi? Sarebbe<br />

suf ciente applicare il sistema di auto-controllo<br />

per chi è in possesso e per chi chiede<br />

l’autorizzazione allo scarico, chi inquina deve<br />

essere obbligato a certi care il sistema di<br />

protezione scelto, possedere un documento<br />

di valutazione dei rischi, dei metodi adottati e<br />

dei controlli, insomma un libretto d’impianto!<br />

In questo modo, le autorità sarebbero facilitate<br />

nel proprio lavoro e potrebbero effettuare<br />

i controlli discrezionali di veri ca. Investire in<br />

tecnologie pulite, al contrario, può essere la<br />

carta vincente per il futuro anche per creare<br />

lavoro. Da questo punto di vista, la ricerca è<br />

fondamentale e anche se costa, senza di essa<br />

non sarebbe possibile rispondere ai problemi<br />

ecologici, alle esigenze di recupero, di risparmio<br />

energetico e alla necessità di ottimizzare<br />

i processi inquinanti, di riciclaggio e stoccaggio<br />

delle materie impiegate o di risulta. È per<br />

questo che nell’azienda Gramaglia sono allo<br />

studio sempre nuove realizzazioni per analizzare<br />

le caratteristiche dell’acqua, dell’aria<br />

e dei ri uti da trattare ed applicare, su scala<br />

pilota, i cicli più adatti, controllando le rese e i<br />

costi dei singoli processi, degli impianti e del<br />

mantenimento degli standard.<br />

Energia nuova sul mercato<br />

Il Gruppo Dsf ha<br />

annunciato l’acquisizione<br />

di Spark Energy, storico<br />

marchio nella produzione<br />

di cogeneratori e centrali di<br />

autoproduzione Spark Energy<br />

(Gruppo Riello), azienda<br />

veneta nata nel 1988 e nota<br />

per la continua innovazione<br />

applicata allo sviluppo di<br />

soluzioni per stazioni d’energia.<br />

L’acquisizione consente al<br />

Gruppo Dsf di completare<br />

la propria offerta con<br />

microcogeneratori e<br />

cogeneratori alimentati a gas<br />

metano e biogas e ne consolida<br />

la posizione nel settore<br />

delle energie rinnovabili.<br />

“Vogliamo essere l’azienda di<br />

riferimento nella realizzazioni<br />

di centrali che utilizzano<br />

energia rinnovabile per<br />

usi civili e industriali” ha<br />

affermato Giorgio Cavagnera,<br />

Presidente del Gruppo.<br />

Il Gruppo Dsf attraverso la<br />

costituzione della nuova<br />

Spark Energy ha rilevato il<br />

marchio storico, il pacchetto<br />

commerciale, i magazzini e i<br />

cespiti. Il team di esperti che<br />

componeva Spark Energy si<br />

è già unito a Dsf nel corso<br />

di questi anni. Spark Energy<br />

sarà un soggetto giuridico<br />

indipendente, costituito come<br />

Srl, dove il gruppo Dsf detiene<br />

il pacchetto di maggioranza.<br />

Il Gruppo Dsf impiega<br />

circa 80 persone nella<br />

progettazione, realizzazione<br />

e assistenza degli impianti. I<br />

settori in cui il Gruppo opera<br />

sono quelli della quadristica<br />

e impiantistica elettrica (Dsf<br />

Energia), della costruzione di<br />

impianti solari ad alta ef cienza<br />

chiavi in mano (Dsf Solar),<br />

della realizzazione di impianti<br />

di cogenerazione (Nikmat<br />

Ecopower e Spark Energy)<br />

e dello sviluppo di soluzioni<br />

nell’ambito dell’ef cienza<br />

energetica primariamente<br />

per il settore industriale.<br />

Nikmat Ecopower è stato<br />

no ad oggi il marchio<br />

commerciale del Gruppo Dsf<br />

relativo alla produzione di<br />

macchine di cogenerazione.<br />

Dopo l’acquisizione di Spark,<br />

Nikmat Ecopower sarà la linea<br />

di prodotti dedicata al biogas.<br />

La linea di prodotti relativa<br />

alla microcogenerazione<br />

delle macchine a gas rimane<br />

l’originale Stonepower, già<br />

commercializzata da Riello.<br />

18 n.1 marzo 2011<br />

⊳<br />

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