milano - PambiancoNews
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eportage<br />
Dall’alto in senso<br />
orario: Chanel<br />
J12 Chromatic<br />
Rétrograde<br />
Mystérieuse;<br />
Patek Philippe ref.<br />
5200 Gondolo<br />
“8 Giorni”; Girard-<br />
Perregaux Constant<br />
Escapement L.M.<br />
made, mercato ancora abbastanza nuovo<br />
e per cui vediamo ampi spazi di sviluppo”,<br />
commenta Stefano Abbati, AD Fossil<br />
Italia.Oltre a Burberry, nel portfolio del<br />
gruppo altri marchi potrebbero essere<br />
oggetto di investimenti per l’upgrade del<br />
prodotto e d’immagine, come Emporio<br />
Armani. E di recente il colosso Usa ha<br />
lanciato una linea Swiss made a marchio<br />
Fossil e acquisito una fabbrica in Svizzera.<br />
Sicis dà grande prova di abilità artigianale<br />
nella nuova collezione di orologi, passata<br />
dagli 8 pezzi del 2012, anno del lancio, a<br />
71 vere e proprie opere d’arte made in<br />
Ravenna con la tecnica del micro-mosaico.<br />
“Il nostro è un prodotto unico, di hard<br />
luxury – afferma il presidente Maurizio<br />
Placuzzi – e la distribuzione va di pari<br />
passo. Oltre che nei nostri showroom,<br />
sarà in corner nei migliori department<br />
store e in una rete di gioiellerie con uno<br />
stile molto particolare”. Dai mosaici alla<br />
ceramica. Lo storico produttore tedesco<br />
di porcellana Meissen ha lanciato i primi<br />
frutti di una collaborazione con Laurent<br />
Ferrier, due pezzi di alta orologeria, da<br />
260mila franchi ciascuno, con doppio tourbillon<br />
e quadranti in porcellana. “Si tratta<br />
di pezzi unici e personalizzabili – spiega<br />
Olivier R. Müller, CEO di Laurent<br />
Ferrier -. I marchi del lusso oggi devono<br />
tener conto che i consumatori dei Paesi<br />
emergenti sono sempre più sofisticati e<br />
in cerca di esclusività. Ad esempio, brand<br />
come Hermés e Goyard in Cina sono<br />
sempre più ambiti, mentre Louis Vuitton<br />
paga il prezzo di un’espansione troppo<br />
aggressiva”.<br />
Il rovescio della medaglia, in questa dinamica<br />
del lusso che preme verso l’alto, è<br />
che si liberano ampi spazi nel segmento<br />
medio aspirazionale. Pronti a coglierli<br />
sono marchi come Michael Kors, Diesel<br />
(in licenza al gruppo Fossil), ma anche lo<br />
stesso Fossil o la toscana Braccialini, che<br />
ha presentato a Baselworld la prima linea<br />
completa di orologi, in licenza ad Ambre<br />
Italia. Nardelli Luxury, licenziatario dei<br />
segnatempo e bijoux del marchio fashion<br />
Liu Jo, a Basilea spinge sull’internaziona-<br />
Kering sui gioielli italiani<br />
Pomellato e Ginori<br />
Prosegue lo shopping francese<br />
sui marchi del lusso italiani.<br />
A spingere sull’acceleratore,<br />
dopo le campagne acquisti di Lvmh<br />
negli anni scorsi (con il colpo grosso<br />
Bulgari nel 2011), è il suo principale<br />
competitor, il colosso Ppr che<br />
dal prossimo giugno cambierà<br />
nome in Kering. La<br />
compagine guidata da<br />
François-Henri Pinault,<br />
già proprietaria di Gucci,<br />
Bottega Veneta, Brioni e<br />
Sergio Rossi, a fine aprile è andata a<br />
segno due volte in pochi giorni aggiudicandosi<br />
le ceramiche di Richard<br />
Ginori, attraverso Gucci, e i gioielli<br />
di Pomellato, la cui quota di maggioranza<br />
farà direttamente capo alla<br />
holding francese. Pomellato, con 146<br />
milioni di euro di ricavi nel 2012 e<br />
due marchi al suo interno (il brand<br />
omonimo e Dodo) che vanno a<br />
coprire due target differenti, è funzionale<br />
a Kering-Ppr per completare<br />
la sua offerta nel segmento gioielli,<br />
posizionandosi tra la griffe di<br />
alta gioielleria Boucheron<br />
e il marchio midprice<br />
cinese Qeelin entrato nella<br />
galassia francese meno di<br />
sei mesi fa. D’altra parte, per<br />
Pomellato rappresenta un’ottima via<br />
d’uscita a un passaggio generazionale<br />
che avrebbe rischiato di creare un<br />
empasse nel giro di pochi anni. In<br />
più con un turnover che deriva per il<br />
43% dall’Italia, Pomellato da tempo<br />
François-Henri Pinault<br />
34 pambianco magazine 7 maggio 2013