milano - PambiancoNews
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DOSSIER ARREDO<br />
In apertura, Nuvola<br />
by Natevo.<br />
La lampada Silenzio,<br />
design di Monica<br />
Armani per Luceplan.<br />
Alessandro Sarfatti<br />
Carlo Giorgetti<br />
Massimiliano Messina<br />
Dunque, che le sfide non più rimandabili<br />
fossero oltre confine, era chiaro<br />
ai 2.500 espositori divisi tra il Salone<br />
Internazionale, quello del Complemento<br />
d’Arredo, il Satellite e le biennali Euroluce<br />
e Ufficio. Il mantra è stato quello di cercare<br />
partner stranieri, in crescita soprattutto<br />
dai Paesi del bacino asiatico, dagli Stati<br />
Uniti, dal Sud America e dall’Africa, oltre<br />
che dai mercati emergenti, e verrebbe da<br />
dire già emersi, della Russia e della Cina.<br />
GLI AFFARI SI FANNO ALTROVE<br />
Nonostante i numeri del Salone confermino<br />
l’interesse per il settore, è stato<br />
lo stesso Roberto Snaidero, presidente<br />
di Federlegno Arredo, a ricordare che<br />
“non dobbiamo però abbassare la guardia<br />
rispetto al mercato interno, dal quale<br />
provengono segnali di preoccupazione<br />
che richiedono provvedimenti efficaci<br />
in tempi rapidi”. D’altra parte, alla vigilia<br />
dell’appuntamento meneghino, lo<br />
stesso Snaidero non faceva mistero delle<br />
intenzioni degli operatori di fare il pieno<br />
di contatti, ordini e partnership con gli<br />
stranieri, quando dichiarava a Il Sole-24<br />
Ore: “Puntiamo ad aumentare missioni<br />
VISIONNAIRE, stile senza confini<br />
Il Salone del Mobile è stato una vetrina importante anche<br />
per i numerosi architetti stranieri scelti da brand italiani<br />
per disegnare i propri modelli. È il caso di Visionnaire,<br />
che ha proposto, tra gli altri, anche i prodotti frutto della<br />
prima collaborazione con la designer moscovita Maria<br />
Serebranaya: “Non esiste un passaporto delle idee, non ci<br />
può essere preconcetto per chi ha la proposta giusta – ha<br />
affermato l’AD dell’azienda emiliana Leopold Cavalli –. Può<br />
essere che l’anno prossimo presenteremo prodotti disegnati<br />
da designer indiani e, perché no, anche cinesi”. D’altronde,<br />
Serebranaya non è stata scelta per caso: conosce bene il<br />
mercato russo, per cui in 15 anni ha progettato più di 100<br />
interni. E, afferma la stilista, vista la popolarità che Visionnaire ha nel Paese, “per me<br />
è un grande onore collaborare con questo marchio e a maggior ragione perché sono<br />
la prima straniera e la prima donna a farlo”.<br />
Maria Serebranaya<br />
economiche all’estero mirate con incontri<br />
B2B tra imprese italiane e rivenditori<br />
locali”. Tra le iniziative all’orizzonte,<br />
Federlegno, insieme a Cosmit (la società<br />
controllata da Federlegno che organizza<br />
il Salone), punta a organizzare un evento<br />
a Shanghai con almeno un centinaio di<br />
imprese italiane del settore perché la Cina<br />
salga nella classifica dei migliori partner:<br />
oggi l’export con il Dragone si colloca<br />
solo al 13esimo posto, scontando gli elevati<br />
costi di spedizione e, in generale, il<br />
complicato nodo della distribuzione. E<br />
così, per ora, l’esportazione del mobile<br />
parla europeo, cui si aggiunge la Russia,<br />
terza in classifica con ben 977.850 euro<br />
di prodotti acquistati. Ma le aziende si<br />
stanno attrezzando per diventare sempre<br />
più internazionali. “Oggi i mercati che<br />
amano e acquistano il prodotto italiano<br />
di lusso sono tendenzialmente extraeuropei:<br />
sono quelli russi, ucraini, dell’ex<br />
blocco sovietico, e poi Asia, Estremo e<br />
Medio oriente”, ha affermato il CEO di<br />
Visionnaire Leopold Cavalli, intervistato<br />
da Pambianco Magazine al piano superiore<br />
dello stand del Salone del Mobile dove<br />
presentava anche la nuova collezione<br />
beach e dehor. Un brand, Visionnaire, che<br />
in soli dieci anni si è distinto per il proprio<br />
lavoro e che ha chiuso il 2012 a 32<br />
milioni di fatturato (+50% sul 2011) con<br />
un incremento costante del 30 per cento.<br />
Complice della crescita è stata una formula<br />
organizzativa che unisce alla visione<br />
familiare il supporto derivato dall’ingresso<br />
nel capitale di un private equity, e un<br />
business cucito su misura dei partner, per<br />
il 70% stranieri. Con questi ritmi sostenuti<br />
l’azienda si è trasformata: solo nel 2003<br />
fatturava 3 milioni di euro. L’espansione<br />
fuori dal comune deve ringraziare anche<br />
una scelta di home philosophy che si è<br />
rivelata vincente. Tra i punti di forza del<br />
brand di arredamento di lusso, c’è il made<br />
in Italy “su misura” che abbraccia settori<br />
diversi. “Abbiamo realizzato la prima collezione<br />
lusso per la spiaggia”, ha concluso<br />
Cavalli. “Ci occupiamo anche di aerei,<br />
mega yacht e di accessori come gioielli e<br />
profumi e puntiamo così ad essere creativi<br />
a tutto tondo”.<br />
TRA TRADIZIONe E NOVITÀ<br />
L’aggancio alla ripresa passa anche dal<br />
rinvigorimento di tradizioni già consolidate.<br />
A battere quest’ultima strada è stata<br />
Porro, l’azienda specializzata in sistemi<br />
d’arredo componibili che per questa edi-<br />
7 maggio 2013 pambianco magazine 41