milano - PambiancoNews
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eportage<br />
Nord America, dove i “nostri” si misurano<br />
con una concorrenza che non viaggia col<br />
fardello dell’euro forte sulle spalle?<br />
“I risultati sono davvero sorprendenti”,<br />
riconosce Davide Mascalzoni, AD<br />
di Gruppo Italiano Vini, che conferma<br />
la propria leadership nella graduatoria<br />
nazionale con 372 milioni di euro nel<br />
2012, cui si aggiungono i 177 della controllante<br />
Cantine Riunite & Civ, portando<br />
il consolidato a 514 milioni di euro.<br />
In merito ai risultati americani, “credo<br />
- prosegue - che, da un lato, statunitensi<br />
e canadesi abbiano riscoperto il piacere<br />
di degustare un nostro vino, dopo anni di<br />
crescita della loro produzione interna e di<br />
altri competitor, per esempio gli australiani;<br />
dall’altro, il successo della cucina italiana,<br />
molto apprezzata e di moda in quei<br />
Paesi, fa da traino alle nostre etichette”.<br />
Naturalmente il buon momento americano<br />
favorisce la performance di quei<br />
brand che oltreoceano sono particolarmente<br />
apprezzati e conosciuti. Ruffino<br />
ne è un esempio. L’azienda toscana, oggi<br />
di proprietà dell’americana Constellation<br />
Brands, uno dei principali player mondiali<br />
di settore, è cresciuta di quasi il 15% nel<br />
2012, nonostante l’arretramento in Italia<br />
(-8%), più che compensato dal balzo<br />
dell’export (+27%). Il fatturato complessivo<br />
è di 64,5 milioni, con prospettive di<br />
ulteriore progresso nel corso di quest’anno.<br />
“Gli Stati Uniti costituiscono per noi il<br />
primo mercato di destinazione - afferma<br />
Tommaso Alessandri, direttore commerciale<br />
e marketing Italia - grazie anche al<br />
prestigio che siamo riusciti a costruire<br />
negli anni, fino a occupare il primo posto<br />
nella classifica degli hot brands del vino.<br />
Vogliamo però continuare a investire in<br />
Italia, che consideriamo un mercato fondamentale<br />
per rafforzare la nostra credibilità,<br />
puntando su una storia che pochi<br />
hanno in questo settore”.<br />
Italia e Stati Uniti, ciascuno con una<br />
quota del 40% sul fatturato, sono i mercati<br />
di riferimento anche per il Gruppo<br />
Santa Margherita che comprende, tra gli<br />
altri, il marchio Ca’ del Bosco e che ha<br />
chiuso il 2012 sopra i 95 milioni, con un<br />
progresso di poco inferiore al 5 per cento.<br />
“Per 17esimo anno consecutivo siamo<br />
stati eletti come brand del vino italiano<br />
più venduto nei ristoranti Usa”, afferma<br />
Stefano Silenzi, direttore marketing<br />
della società che ha costruito oltreoce-<br />
ano il proprio successo investendo nel<br />
canale horeca (hotel, restaurant, cafè).<br />
Prospettive? “Non siamo una realtà da<br />
crescite strabilianti, ci teniamo a progredire<br />
in maniera e controllata e un ritmo del<br />
5% annuo soddisfa le nostre aspettative.<br />
Credo che anche nel 2013, nonostante<br />
la crisi dei consumi domestici, potremo<br />
riuscirci”. Altri Paesi che stanno registrando<br />
crescite consistenti sono Australia,<br />
Giappone, Russia ed Est Europa. Tra<br />
le novità spicca “Rive di Refrontolo”,<br />
un brut con cui Santa Margherita rafforza<br />
le proprie posizioni nel top di<br />
gamma del prosecco Docg Conegliano<br />
Valdobbiadene, dove il gruppo ha acquistato<br />
una tenuta da 12 ettari.<br />
Cresce a piccoli passi (+3%)<br />
la montalcinese Banfi (63,8 milioni<br />
totalizzati nel 2012), di proprietà<br />
della famiglia italo-americana Mariani<br />
che ne controlla il 100% del capitale.<br />
“Il 2013”- afferma Enrico Viglierchio,<br />
direttore generale e AD Banfi Italia - è<br />
caratterizzato, soprattutto in Italia, da<br />
un andamento piuttosto incerto. Si sta<br />
invece verificando una forte ripresa tra<br />
Stati Uniti, Canada, Russia, Asia e un<br />
po’ tutta l’Europa. Per noi l’Italia resta<br />
il primo mercato di destinazione, con il<br />
35% circa del fatturato, più o meno agli<br />
stessi livelli degli Usa. Per nostra fortuna,<br />
la famiglia Mariani negli Usa rappresenta<br />
Davide Mascalzoni<br />
Leonardo Frescobaldi<br />
A differenza di quanto accade<br />
nella moda, il Far East per il vino<br />
italiano costituisce una potenzialità<br />
tuttora inespressa. I mercati più<br />
brillanti? Stati Uniti e Canada.<br />
7 maggio 2013 pambianco magazine 63