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milano - PambiancoNews

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portraits<br />

Un’altra classifica, la top ten di Millward<br />

Brown dei Most Valuable Global Brands<br />

nel settore luxury, vede Rolex al terzo<br />

posto, dietro Louis Vuitton e Hermès.<br />

Il brand value nel 2012 ha segnato una<br />

crescita di ben il 36%, secondo solo a<br />

quello di Hermès (+61%). Non è un caso<br />

che sia l’unico marchio di segnatempo in<br />

una chart composta di griffe della moda.<br />

Rolex non vende moda, ma si comporta<br />

come un marchio di moda. Gli orologi<br />

Rolex sono tanto riconoscibili quanto il<br />

motivo Monogram di Louis Vuitton o il<br />

check di Burberry, ma a differenza delle<br />

griffe Rolex non è soggetto alle mode<br />

e per avere successo non deve vendere<br />

tante diverse categorie di prodotto.<br />

L’importante è che venda quello che sa<br />

fare meglio, orologi di lusso.<br />

GMT Master II<br />

1982<br />

Yacht-Master II<br />

2007<br />

APERTURE NEL SILENZIO<br />

Nell’ottobre 2012 con l’inaugurazione<br />

di una nuova sede a Bienne, un edificio<br />

ultramoderno di 92mila mq dedicato alla<br />

produzione dei movimenti, si è compiuto<br />

il processo di integrazione verticale della<br />

manifattura. Quello di Bienne si aggiunge<br />

agli altri tre headquarter della maison,<br />

tutti nei pressi di Ginevra, Acacias, Planles-Ouates<br />

e Chêne-Bourg.<br />

La costruzione del nuovo sito, cominciata<br />

nell’estate 2009 poco dopo l’inizio<br />

della crisi economica e terminata tre anni<br />

dopo, è valsa un investimento record che<br />

Vontobel ha stimato attorno ai 250 milioni<br />

di franchi (oltre 208 milioni di euro).<br />

Rolex non ha reso nota in via ufficiale<br />

l’entità dell’investimento, così come non<br />

ha mai diffuso alcun bilancio o dato economico<br />

e ha sempre mantenuto grande<br />

riserbo sulle strategie aziendali. Rimasta<br />

tra le poche grandi aziende di orologi non<br />

quotate e controllata dalla Fondazione<br />

Wilsdorf, voluta come già detto dalla<br />

vedova del fondatore, è protetta con la<br />

tipica privacy di stampo svizzero.<br />

Tuttavia, come ha osservato la Rusinenti,<br />

“una grossa apertura verso l’esterno è già<br />

iniziata negli ultimi dieci anni”. “Il fatto<br />

stesso che oggi siano comunicati tutti i<br />

dettagli sulla produzione, dagli stabilimenti<br />

alle leghe metalliche e i materiali<br />

dalla manica<br />

ai grand prix<br />

L’ultima mossa del marchio elvetico è<br />

la nuova liaison con la Formula 1, di cui<br />

Rolex è cronometrista e orologio ufficiale<br />

per la stagione 2013, nonché sponsor<br />

dell’Australian Grand Prix. Un legame,<br />

questo, che da un lato mira a sottolineare,<br />

coerentemente con la storia passata,<br />

l’aspetto di innovazione tecnologica<br />

proprio dell’azienda. Dall’altro, sembra<br />

rivolgere un’attenzione particolare ai<br />

consumatori giovani. “Nelle loro rispettive<br />

discipline – ha infatti dichiarato Gian<br />

Riccardo Marini in occasione dell’annuncio<br />

della partnership - Rolex e la F1 incarnano<br />

l’ingegneria superlativa e la volontà<br />

di superare i limiti della tecnologia. Due<br />

‘aspirazioni’ che hanno un forte potere<br />

evocativo nelle giovani generazioni”.<br />

Cosmograph<br />

Daytona Platinum<br />

2013<br />

2013<br />

utilizzati, in passato sarebbe stato impensabile”.<br />

Lo stesso riserbo che l’azienda<br />

usa nel comunicare i propri dati economici<br />

vale anche per le decisioni strategiche,<br />

come i cambi al vertice. I primi<br />

due CEO, Wilsdorf e André J. Heiniger,<br />

sono entrambi stati in carica per lungo<br />

tempo così come Patrick Heiniger, figlio<br />

di André, che ha guidato Rolex tra il ’92<br />

e il 2008. Fino allora è valso il principio di<br />

affidare l’incarico a persone interne all’azienda<br />

o della famiglia. Così, nel 2008,<br />

in piena crisi economica, le improvvise<br />

dimissioni di P. Heiniger e la scelta<br />

al suo posto di Bruno Meier, manager<br />

proveniente dal settore bancario svizzero,<br />

ha suscitato diversi rumors. Indiscrezioni<br />

di stampa hanno riportato che Heiniger<br />

avrebbe lasciato l’incarico per aver investito,<br />

e conseguentemente perso, un miliardo<br />

di franchi con Madoff (il finanziere<br />

statunitense poi condannato per truffa).<br />

Il gruppo ha smentito la voce specificando<br />

che il CEO era spinto da “motivi<br />

personali”, ma non ha mai spiegato la<br />

nomina di Meier, il quale è rimasto in<br />

carica per soli due anni. Nel maggio 2011<br />

le redini di Rolex sono infatti passate a<br />

Gian Riccardo Marini, già AD di Rolex<br />

Italia. Alla presidenza è così tornato un<br />

grande esperto di orologeria, proveniente<br />

da uno dei mercati più importanti per<br />

l’azienda non tanto in termini di vendite<br />

quanto di prestigio. Marini, entrato nel<br />

1972 nell’azienda di famiglia, la Romalo<br />

SpA, storico distributore di Rolex in Italia<br />

che avrebbe poi dato origine alla filiale<br />

italiana, diventa nel 1980 direttore commerciale<br />

e nel 2000 AD di Rolex Italia.<br />

Secondo Veroni, “Marini è stato scelto<br />

perché ha la miglior combinazione tra la<br />

competenza tecnica sul prodotto e quella<br />

commerciale. Agli esordi della Romalo,<br />

in Italia, l’orologio elegante per uomo era<br />

più piatto possibile e aveva il quadrante<br />

con diametro massimo di 33 mm, mentre<br />

i Rolex erano spessi e con diametro<br />

minimo di 36 millimetri. Ciononostante,<br />

la società di Marini è riuscita a far apprezzare<br />

il marchio spiegando ai negozianti<br />

l’affidabilità e la possibilità di ridurre gli<br />

altissimi costi di riparazione e ha messo in<br />

piedi uno dei migliori servizi di assistenza<br />

ufficiali Rolex a livello mondiale, affidato<br />

a Mario Altieri”.<br />

Certo è che la maison si appresta ad<br />

affrontare le nuove sfide forte di una posizione<br />

privilegiata tra le lancette di lusso.<br />

7 maggio 2013 pambianco magazine 39

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