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Relazione illustrativa - Provincia di Cagliari

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P ROVINCIA DI CAGLIARI<br />

PIANO URBANISTICO PROVINCIALE<br />

1. REVISIONE E ADEGUAMENTO DEL PIANO URBANISTICO PROVINCIALE<br />

Il Piano Urbanistico <strong>Provincia</strong>le/Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento, redatto fra il 1999 e il<br />

2002, ha avviato l’iter <strong>di</strong> approvazione con la delibera del Consiglio <strong>Provincia</strong>le n. 55 del 31<br />

luglio 2002, “Adozione del Piano Urbanistico <strong>Provincia</strong>le”. Il piano è stato approvato in via<br />

definitiva dal Consiglio <strong>Provincia</strong>le nel <strong>di</strong>cembre del 2002 ed è entrato in vigore con la<br />

pubblicazione nel BURAS, avvenuta il 19 febbraio 2004, a seguito della verifica <strong>di</strong> coerenza<br />

svolta dal Comitato Tecnico Regionale per l’Urbanistica.<br />

Le ragioni che a pochi anni dall’approvazione definitiva del PUP/PTC richiamano oggi la<br />

necessità <strong>di</strong> un sua revisione e aggiornamento generale risiedono in tre principali questioni<br />

emerse negli ultimi anni.<br />

L’approvazione da parte della Regione Sardegna del Piano Paesaggistico Regionale,<br />

redatto in riferimento alla nuova <strong>di</strong>sciplina paesaggistica introdotta dal Co<strong>di</strong>ce Urbani<br />

(decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii.), che avvia un complesso sistema <strong>di</strong><br />

adeguamento degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione urbanistica e territoriale.<br />

La nuova configurazione dell’ambito amministrativo della provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, così come<br />

ridefinito dalla Legge Regionale n. 9/2001 “Istituzione delle Province <strong>di</strong> Carbonia-Iglesias,<br />

del Me<strong>di</strong>o-Campidano, dell’Ogliastra e <strong>di</strong> Olbia-Tempio”, che ha significativamente<br />

mutato il <strong>di</strong>segno delle circoscrizioni provinciali del territorio regionale ed in particolare della<br />

<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />

Il conferimento <strong>di</strong> nuove funzioni e compiti amministrativi agli enti locali, avvenuto con<br />

l’approvazione della Legge Regionale 12 giugno 2006, n. 9 “Conferimento <strong>di</strong> funzioni e<br />

compiti agli Enti Locali”, in attuazione delle Norme <strong>di</strong> attuazione dello Statuto speciale<br />

della Regione Sardegna, che ha precisato e ampliato la sfera <strong>di</strong> competenze ed il ruolo <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento territoriale delle province.<br />

L’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, avvenuta il 5 settembre 2006 con DGR<br />

n. 36/7, ha segnato l’avvio <strong>di</strong> un nuovo e lungo processo <strong>di</strong> pianificazione del territorio<br />

regionale che coinvolgerà una pluralità <strong>di</strong> attori e soggetti territoriali, in primis i comuni e le<br />

province. Il PPR è stato redatto e approvato dalla Regione Sardegna, in recepimento <strong>di</strong><br />

quanto stabilito dal Co<strong>di</strong>ce dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs 22 gennaio 2004 n°42 e<br />

ss.mm.ii.), che introduce il Piano Paesaggistico Regionale quale “principale strumento della<br />

pianificazione territoriale regionale“. La Legge Regionale n. 8, la cosiddetta “legge<br />

salvacoste”, ha stabilito la procedura <strong>di</strong> approvazione del Piano Paesaggistico Regionale.<br />

Le Linee Guida per la redazione del PPR, approvate nel febbraio del 2005, hanno assunto<br />

“…la centralità del paesaggio della Sardegna come ispiratrice del processo <strong>di</strong> governance<br />

del territorio regionale, provinciale e locale (…) <strong>di</strong> conseguenza, il paesaggio costituisce il<br />

principale riferimento strategico per definire gli obiettivi, i meto<strong>di</strong> e i contenuti non solo del<br />

PPR, ma anche degli strumenti generali della programmazione e della gestione del territorio<br />

regionale, in<strong>di</strong>rizzati verso una politica <strong>di</strong> sviluppo sostenibile”.<br />

L’obiettivo <strong>di</strong> tutela e valorizzazione del territorio è perseguibile soltanto come “risultato <strong>di</strong> un<br />

processo nel quale lo strumento della pianificazione paesaggistica e la responsabilità<br />

istituzionale della Regione costituiscono solo il momento iniziale. È necessario il lavoro<br />

concorde <strong>di</strong> una pluralità <strong>di</strong> soggetti istituzionali, i cui ruoli, competenze, responsabilità<br />

devono confluire in una serie <strong>di</strong> azioni protratte nel tempo”.<br />

Il Piano Paesaggistico Regionale si propone quin<strong>di</strong> come “riferimento fondamentale <strong>di</strong> un<br />

nuovo modello <strong>di</strong> sviluppo della comunità della Sardegna, rilancia e potenzia un grande<br />

programma <strong>di</strong> riforma della pianificazione del quale sono destinati a <strong>di</strong>ventare protagonisti<br />

proprio gli enti locali. Infatti, il PPR fornisce (…) la cornice delle regole generali, prende<br />

PROPOSTA DI VARIANTE IN ADEGUAMENTO AL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE<br />

RELA Z IONE ILLUS TRATIVA<br />

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