Relazione illustrativa - Provincia di Cagliari
Relazione illustrativa - Provincia di Cagliari
Relazione illustrativa - Provincia di Cagliari
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
P ROVINCIA DI CAGLIARI<br />
PIANO URBANISTICO PROVINCIALE<br />
d) alla perimetrazione delle aree a rischio <strong>di</strong> incidente rilevante <strong>di</strong> cui al decreto<br />
legislativo 17 agosto 1999, n. 334;<br />
I piani <strong>di</strong> emergenza consentono <strong>di</strong> pianificare adeguatamente e <strong>di</strong> fronteggiare le<br />
conseguenze che possono verificarsi nelle aree esterne agli stabilimenti a seguito <strong>di</strong><br />
incidente rilevante considerando l’eventuale coinvolgimento <strong>di</strong> stabilimenti contigui<br />
e/o la minaccia ad inse<strong>di</strong>amenti civili.<br />
4. in<strong>di</strong>care gli obiettivi generali, la strategia <strong>di</strong> tutela e <strong>di</strong> valorizzazione del patrimonio<br />
agroforestale e dell’agricoltura specializzata, in coerenza con gli strumenti <strong>di</strong><br />
programmazione del settore agricolo e forestale;<br />
La recente proposta <strong>di</strong> Piano Forestale Ambientale Regionale delinea specificamente<br />
obiettivi generali, strategie <strong>di</strong> tutela e <strong>di</strong> valorizzazione del patrimonio agroforestale<br />
regionale, proponendo una articolazione della pianificazione territoriale secondo tre<br />
<strong>di</strong>fferenti gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> dettaglio con un livello regionale, uno territoriale o <strong>di</strong> "<strong>di</strong>stretto" e uno<br />
particolareggiato su scala aziendale. Tale impostazione, sebbene strettamente<br />
riconducibile ad uno schema <strong>di</strong> pianificazione coor<strong>di</strong>nato univocamente a regia regionale,<br />
viene proposta come funzionale alla esigenza <strong>di</strong> garantire il rispetto del principio <strong>di</strong><br />
sussi<strong>di</strong>arità, rispondendo alla crescente richiesta <strong>di</strong> sinergia tra le istituzioni, <strong>di</strong><br />
partecipazione pubblica ai processi decisionali, <strong>di</strong> coinvolgimento delle comunità locali<br />
nella con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> obiettivi e responsabilità.<br />
Per quanto attiene alla gestione del settore agricolo l’orientamento provinciale deve<br />
tenere conto della necessità <strong>di</strong> raccordarsi alla programmazione regionale per affrontare<br />
in modo conveniente i cambiamenti della politica agricola comunitaria e<br />
dell’organizzazione dei mercati. La formulazione <strong>di</strong> linee guida deve servire a in<strong>di</strong>viduare<br />
quelle azioni che favoriscono lo sviluppo del settore con interventi rivolti a migliorarne da<br />
un lato le sue capacità concorrenziali per mantenere o acquisire nuovi spazi <strong>di</strong> mercato<br />
e, dall’altro, a definire azioni <strong>di</strong> sviluppo rurale sempre più efficaci e sostenibili che portino<br />
a una crescita più equilibrata dell’intero territorio provinciale.<br />
5. riportare sulla cartografia i vincoli territoriali previsti da <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge;<br />
In base alla normativa vigente, la certificazione della rappresentazione dei vincoli è <strong>di</strong><br />
competenza regionale e/o <strong>di</strong> altri enti preposti (Ministero ecc.), mentre la <strong>Provincia</strong> ha<br />
recentemente acquisito le competenze riguardanti il solo vincolo idrogeologico (L.R. 9 del<br />
12 giugno 2006, art 61, comma 2); allo stato attuale non esistono rappresentazioni<br />
certificate da parte della Regione e/o da altri Enti competenti, inoltre la stessa Regione<br />
<strong>di</strong>sincentiva la produzione <strong>di</strong> rappresentazioni cartografiche da parte <strong>di</strong> soggetti non<br />
<strong>di</strong>rettamente competenti delle rappresentazioni stesse, al fine <strong>di</strong> evitare la produzione e<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> cartografie non ufficiali e non certificate.<br />
Per l’adeguamento del PUP/PTC al PPR il rispetto del comma 1 punto 5 si traduce nella:<br />
- acquisizione e rappresentazione dei vincoli <strong>di</strong>sponibili presso la RAS in attesa <strong>di</strong> una<br />
certificazione e ufficializzazione da parte degli enti responsabili;<br />
- acquisizione e rappresentazione del vincolo idrogeologico (R.D 3267 del 1923) e<br />
definizione e avvio, in accordo con l’assessorato provinciale competente, del<br />
proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> certificazione del vincolo idrogeologico <strong>di</strong> competenza provinciale.<br />
6. in<strong>di</strong>viduare e precisare gli ambiti <strong>di</strong> tutela per la formazione <strong>di</strong> parchi e riserve naturali <strong>di</strong><br />
competenza provinciale nonché le zone umide, i biotopi e le altre aree naturali, le<br />
principali aree <strong>di</strong> risorgiva, da destinare a particolare <strong>di</strong>sciplina ai fini della tutela delle<br />
risorse naturali e della salvaguar<strong>di</strong>a del paesaggio;<br />
Per l’adeguamento del PUP/PTC al PPR il rispetto del comma 1 punto 6 si traduce nella:<br />
PROPOSTA DI VARIANTE IN ADEGUAMENTO AL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE<br />
RELA Z IONE ILLUS TRATIVA<br />
37