Direzione d’Oriente Una rosa senza spine WHAT’S ON Piccolo e prezioso “bocciolo”, il Maestro Xian Zhang ha incantato i presenti con la delicatezza propria delle donne orientali, dietro la quale si nasconde sempre una grande forza di volontà di Chiara Bramati 26 M C N.55 È una tradizione voluta da Niso Fumagalli, storico fondatore del Roseto di Villa Reale, quella della presenza di una figura femminile di spicco durante la premiazione delle rose più belle. La prima ad avere ricevuto questo onore, nel 1969, fu Carla Fracci. Nel 1970, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del Roseto, lo scettro passò all’indimenticata principessa Grace di Monaco. Sono passati molti anni e la figura della madrina è sempre stata al centro dell’interesse del maggio monzese, dedicato al fiore più famoso: ballerine, presentatrici, scrittrici, rappresentanti del mondo dello sport, dell’imprenditoria e della scienza, si sono succedute al Roseto, anno dopo anno, in un virtuale passaggio di consegne. Per la 46esima edizione Silvano Fumagalli, figlio del fondatore e dal 2008 presidente dell’Associazione Italiana della Rosa, ha voluto una madrina che venisse da lontano… ma non molto. Il Maestro Xian Zhang, nata nella Repubblica Popolare Cinese, dopo un percorso che l’ha vista dirigere alla Central Opera House di Bejing, alla New York Philarmonic Orchestra, dove ha ricoperto l’incarico di Associate Conductor e in altri prestigiosi luoghi della musica, dalla scorsa stagione è il direttore musicale dell’Orchestra Verdi di Milano, prima donna ad assumere un incarico di tale rilievo e - come lei stessa si definisce – grande appassionata di fiori tanto da lasciarsi trascinare in questo mondo magico e profumato. Maestro Zhang cosa significa la musica per lei? «La musica è la mia vita, è un rapporto nato fin da quando ero giovane». Il suo è un mestiere solitamente maschile, come ha intrapreso la carriera del direttore d’orchestra? «È il lavoro che ha scelto me, a prescindere dal mio essere donna. Ho capito che direzione avrebbe preso il mio percorso lavorativo: il passaggio da pianista a direttore era nel mio destino». Dalla stagione 2009/2010 ricopre il ruolo di Direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica “Verdi” di Milano. Come si trova in Italia? «Ho sempre amato l’Italia. È stato il primo paese, al di fuori degli Stati Uniti, che ho visitato e in cui ho avuto occasione di dirigere. Ora che parte della mia vita è qui, per me è un sogno che diviene realtà: sono veramente felice in Italia». Lei è la prima donna a dirigere la Verdi? «Come direttore musicale sì, sono la prima donna. In passato ci sono state altre figure femminili, ma come ospiti». Nella sua carriera, quale è stato il momento di maggior emozione? «Quando, durante la finale alla Carnegie Hall di New York, sono stata proclamata uno dei vincitori del concorso Maazel/Vilar Conductors Competition, istituito per individuare i più promettenti giovani direttori d’orchestra. In quel momento ho capito che la mia vita stava cambiando». Abbiamo letto che ha diretto mentre era in attesa di suo figlio. Come ha vissuto quel periodo? «Mi è sembrata una benedizione poter fare entrambe le cose nello stesso momento. Ero completamente a mio agio e molto naturale nel dirigere». Il suo sogno più grande come direttore d’orchestra? «Il più grande sogno è lavorare con orchestre preparate, che sappiano seguirmi attraverso un rapporto di stima e apprezzamento reciproci. Il mio lavoro con l’Orchestra Verdi è già una realizzazione di questo sogno». Come ha accolto l’invito ad essere madrina dell’evento di <strong>Monza</strong>? «Sono stata onorata di accettare l’invito ricevuto da Silvano Fumagalli. I nomi delle precedenti madrine mi hanno messo in soggezione, ma sono stata veramente felice di aver presenziato ad un evento che vanta importanza sia a livello locale che internazionale». WHAT’S ON Nella foto, Xian Zhang © Giovanni Hanninen N.55 M C 27
Concorso per rose nuove Il profumo di maggio Anche questa edizione della tradizionale manifestazione che si è svolta al roseto “Niso Fumagalli” ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore e dei rappresentanti più noti della società civile di <strong>Monza</strong> e Brianza. In tutto sono state 69 le varietà di nuove rose presentate WHAT’S ON 28 M C N.55 WHAT’S ON N.55 M C 29