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Monza Club

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IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />

IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />

Antonio Guzzon<br />

Se l’Iper sceglie il Sassicaia<br />

Torinese d’origine, da dieci anni<br />

ricopre l’incarico di direttore<br />

negli ipermercati. Un lavoro<br />

che lo ha portato fino a <strong>Monza</strong>.<br />

Dove, a dispetto dei luoghi comuni,<br />

ha puntato le sue carte<br />

sull’originalità e sulla valorizzazione<br />

dei prodotti locali<br />

di Simona Calvi<br />

Scovare una bottiglia di Sassicaia al<br />

supermercato non è cosa di tutti i giorni.<br />

Anzi, a dire la verità non accade quasi<br />

mai. E neppure scoprire che alcuni dei prodotti<br />

che ritroviamo tra i banchi del super non fanno<br />

migliaia di chilometri per arrivare fino a qui,<br />

ma provengono da aziende del territorio. Una<br />

bella sorpresa, ma soprattutto un’idea che si sta<br />

rivelando vincente. Alla guida di queste novità c’è<br />

Antonio Guzzon, 43 anni, torinese di origine, ma<br />

da cinque anni trapiantato in Lombardia. Dietro la<br />

direzione dell’ipermercato Auchan di <strong>Monza</strong> c’è<br />

lui.<br />

È piuttosto singolare trovare delle bottiglie<br />

pregiate in un ipermercato. Come mai questa<br />

scelta?<br />

«La nostra ambizione è quella di far trovare tutto<br />

ciò che serve ai nostri clienti sotto lo stesso tetto,<br />

offrire quindi un assortimento di prodotti per<br />

tutte le capacità di spesa, a partire dalla presenza<br />

di circa 1.500 prodotti di primo prezzo, a più di<br />

5.000 prodotti a marchio Auchan, e migliaia di<br />

prodotti nazionali ed internazionali, con particolare<br />

riguardo verso i prodotti locali della Brianza e<br />

in generale della nostra regione; la scelta, con il<br />

prerequisito del miglior prezzo, rimane l’elemento<br />

differenziante rispetto alle altre catene».<br />

Ci può fare qualche esempio?<br />

«L’esempio è proprio quello dell’enoteca. È una<br />

novità che si accompagna alla già nutrita selezione<br />

di oltre 1.200 vini che si possono trovare da noi.<br />

Quello che abbiamo aggiunto è una cantina, a<br />

temperatura e umidità controllata, con un centinaio<br />

di etichette pregiate. Si possono acquistare così<br />

delle bottiglie che solitamente si trovano soltanto<br />

in negozi specializzati e nelle enoteche. Però<br />

non ci siamo fermati al discorso dell’acquisto.<br />

Il cliente, infatti, può trovare un terminale<br />

dove reperire informazioni sul vino prescelto<br />

e abbinarlo eventualmente ad un piatto. Inoltre<br />

abbiamo organizzato dei corsi di degustazione e di<br />

abbinamento vino – cibo con una vasta selezione<br />

di marche provenienti da tutta Italia e con<br />

sommelier esperti».<br />

Una politica che punta sulla qualità…<br />

«Puntiamo sulla qualità al prezzo migliore.<br />

Abbiamo voluto fare la differenza, per esempio,<br />

anche sui formaggi. È piuttosto raro trovare<br />

170 varietà di formaggi locali, italiani ed esteri<br />

tutti i giorni. In realtà tutti gli iper Auchan si<br />

assomigliano, ma ciascuno cerca di differenziarsi<br />

per essere più vicino ai bisogni del territorio<br />

in cui è presente. A <strong>Monza</strong>, nell’ottica della<br />

valorizzazione del territorio e delle freschezza,<br />

cerchiamo di offrire ai clienti molti prodotti locali.<br />

Certo, non si può parlare di chilometro zero, ma la<br />

verdura in foglia, per esempio, ci viene consegnata<br />

tutti i giorni da un produttore locale che ha le sue<br />

serre a qualche chilometro da qui».<br />

Il legame con il territorio è dunque<br />

fondamentale?<br />

«Certo, lo è sia sotto l’aspetto del prodotto sia<br />

nell’attenzione all’ambiente che ci circonda e in<br />

cui siamo inseriti. Auchan Italia è stata una delle<br />

prime aziende che si sono dotate di un bilancio<br />

di sostenibità, il cui scopo è quello di coniugare<br />

il business aziendale con modalità rispettose di<br />

tutti i nostri partner, dell’ambiente, e in generale<br />

di tutto il contesto che ci circonda. Un esempio<br />

concreto legato all’ambiante risale al 2009, quando<br />

ancora prima che entrasse in vigore il decreto<br />

legge, abbiamo sostituito i sacchetti di plastica<br />

con sacchetti riutilizzabili e non inquinanti. Lo<br />

abbiamo fatto con il sostegno del Wwf e i numeri<br />

non sono ininfluenti visto che si tratta di circa 30<br />

milioni di sacchetti di plastica all’anno. È un atto<br />

concreto come la politica sul risparmio energetico.<br />

L’area verde che sovrasta il centro commerciale, ad<br />

esempio, è illuminata con dei fari a led con cui si<br />

risparmia energia. E visti i costi dell’energia, è un<br />

approccio utile oltre che ecologico».<br />

Perché questo impegno continuo sul fronte<br />

ambientale?<br />

«È una parte importantissima della filosofia di<br />

Auchan. Parliamo di un gruppo internazionale<br />

con 50 anni di vita, diffuso in 13 paesi con<br />

centinaia di punti di vendita tra supermercati e<br />

ipermercati, con circa 243.000 collaboratori, i<br />

quali condividono tutti insieme l’obiettivo di far<br />

crescere l’azienda nel rispetto del mondo che la<br />

circonda. L’obiettivo è condiviso da tutti, anche<br />

perché i collaboratori Auchan sono anche azionisti<br />

grazie alla possibilità di acquistare azioni interne.<br />

Fondamentalmente c’è una visione chiara di ciò<br />

che vogliamo essere: vogliamo migliorare il potere<br />

d’acquisto e la qualità della vita dei nostri clienti,<br />

con collaboratori responsabilizzati, motivati e<br />

valorizzati. Con la fiducia in un progresso costante<br />

nel futuro».<br />

Antonio Guzzon<br />

con Carlo Crivelli<br />

nello spazio verde<br />

realizzato all’esterno<br />

dell’Auchan <strong>Monza</strong><br />

58 N.55<br />

CM<br />

N.55<br />

CM 59

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