Monza Club
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IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
IL CLUB DEI PROTAGONISTI<br />
riuscita persino a far riunire delle coppie e<br />
faccio da sensale alle amiche...».<br />
È stata l’avvocato della separazione di<br />
Romina Power, Patrizia Reggiani, Katia<br />
Ricciarelli, Eros Ramazzotti e altri vip.<br />
C’è stato un divorzio che avrebbe voluto<br />
trattare, ma non è riuscita a fare?<br />
«Non ci sono divorzi che io voglio. Non sono<br />
io a scegliere i clienti ma sono loro che mi<br />
cercano e se la coppia è troppo conflittuale<br />
e usa i figli come merce di scambio, non mi<br />
piace. Io dico sempre di essere l’avvocato dei<br />
figli».<br />
© A. Guarnero<br />
Sono meglio le clienti donna o gli uomini?<br />
«Fino a qualche anno fa le prime. Ma adesso<br />
sono diventate troppo aggressive, viziate e<br />
quindi preferisco gli uomini spesso più attenti<br />
ai figli e al loro bene».<br />
In apertura un primo<br />
piano con l’anello<br />
nel quale sono ritratte<br />
le figlie e i nipoti (foto<br />
di Bob Krieger).<br />
Sopra nel suo studio<br />
con il ritratto<br />
delle figlie dietro di lei<br />
(foto Guarnero)<br />
po’ discola: siccome tendevo ad ingrassare e<br />
non mi piaceva il pane che ci davano, non lo<br />
mangiavo, ma loro mi costringevano a farlo.<br />
Comunque ero la più alta, quella che sedeva<br />
nei banchi dietro, la capitana delle squadre e<br />
la leader tra le amiche».<br />
Sono passati molti anni, ma li ricorda<br />
ancora bene. Tornando ad oggi, se dovesse<br />
fare una classifica delle priorità della sua<br />
vita, cosa metterebbe al primo posto?<br />
«Sicuramente le mie figlie che mi hanno dato<br />
la possibilità di rinascere dentro, attraverso<br />
“<br />
Sono fiera di essere donna,<br />
della forza e delle potenzialità<br />
delle donne, ma soprattutto<br />
della capacità di accogliere<br />
i loro occhi e per questo non smetterò mai<br />
di ringraziarle. Poi ci sono i miei nipotini:<br />
Alessandro, Francesca, Vittoria e Andrea<br />
che arriverà a giorni. Ovviamente la mia<br />
dolce mamma che vive a Lecce e che non<br />
vedo molto, ma sento sempre e poi i miei<br />
tre fratelli che lavorano tutti nell’editoria<br />
e ai quali sono legatissima. Dopo tutto<br />
questo ci sono il mio lavoro e questo studio<br />
che ho voluto costruire come una casa<br />
circondandomi di donne in gamba».<br />
Si sente più avvocato o donna?<br />
«Sicuramente mi sento molto femmina.<br />
Sono fiera di essere donna, della forza,<br />
delle capacità di accogliere, nutrire e dare la<br />
vita delle donne. Mi definisco una vergine<br />
guerriera che combatte per la Giustizia e la<br />
Verità».<br />
Cos’è stato il matrimonio per lei?<br />
«Sia il primo che il secondo (in realtà una<br />
lunga convivenza, Ndr) sono stati una<br />
delusione. La delusione di aver amato, ma<br />
di non essere stata amata come volevo.<br />
Altrimenti sarei rimasta sposata per sempre,<br />
in fondo ci credo ancora».<br />
Si sente più matrimonialista o divorzista?<br />
«Sicuramente la prima. Comunque credo<br />
nella separazione quando non c’è più amore.<br />
Quando viene da me una coppia per separarsi<br />
e noto che esiste ancora anche solo una<br />
possibilità di amarsi, evito di andare avanti<br />
col procedimento. Non ci crederà, ma sono<br />
Oltre ad essere un avvocato di grido, è<br />
anche giornalista e scrittrice. Come nasce<br />
questa passione?<br />
«Scrivevo per Il Giornale di Montanelli e<br />
ancora oggi mi sembra di onorarlo quando<br />
scrivo. Lo conobbi e lui mi diede subito del<br />
“tu” chiamandomi “collega”, perché diceva<br />
che negli occhi avevo la luce della giornalista<br />
che vigila sulle persone e sul mondo che<br />
racconta. Infatti, dopo che andò via da il<br />
Giornale, lo seguii alla Voce. Poi seguii Feltri<br />
a Libero e oggi di nuovo al Giornale. I libri<br />
invece sono venuti di conseguenza e non<br />
trattano solo di separazione, ma dei fatti del<br />
mondo e delle mie sensazioni. Dato che non<br />
dormo molto, riesco a conciliare questa mia<br />
attività col lavoro».<br />
Mi dica che mamma è, che figlia è, che<br />
nonna e anche che suocera dato che ha un<br />
genero famoso come Raoul Bova...<br />
«Beh, una mamma presente e giocosa, mai<br />
un’amica per le mie figlie ma una grande<br />
confidente. Loro si divertono con me e questo<br />
è stupendo. Come figlia, da giovane, sono<br />
stata ribelle e in conflitto con la mamma<br />
e ora invece capisco meglio i sacrifici che<br />
mamma ha fatto per me e la amo di più.<br />
Come nonna sono come tutti i nonni: vizio<br />
i nipoti, li faccio divertire, anche se vorrei<br />
godermeli di più. Al contrario delle mamme<br />
classiche, ho goduto molto le mie figlie<br />
e ho iniziato a lavorare a 35 anni quando<br />
erano già autonome. Come suocera devo<br />
dire che i miei due generi, Raoul, marito<br />
di Chiara, e Giuliano, marito di Francesca,<br />
mi adorano anche perché non invado le loro<br />
vite. Pensi che Raoul per il compleanno ha<br />
restaurato per me dei comodini per la casa di<br />
Montemarcello, a due passi da Lerici, dove<br />
passo l’estate».<br />
Riesce ad avere il tempo per qualche<br />
hobby?<br />
«Certo, non ci crederà ma non faccio vita<br />
mondana e la sera sto a casa con amici. Adoro<br />
cucinare per loro come ogni donna pugliese,<br />
giocare a Burraco, fare le parole crociate<br />
e girare per librerie... avrò almeno 40 mila<br />
libri».<br />
Annamaria Bernanrdini<br />
De Pace nella cucina<br />
della sua casa milanese<br />
dove ama preparare<br />
ottimi piatti pugliesi<br />
per gli amici e i nipotini<br />
62 N.55<br />
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