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IL CLUB DEI PROTAGONISTI IL CLUB DEI PROTAGONISTI UNA CARRIERA IN ASCESA IN CAMPO INTERNAZIONALE Alessandro Gasbarre è Senior Life Planner presso la sede milanese di Pramerica Life, compagnia assicurativa nel ramo vita del gruppo statunitense Prudential Financial, Inc.. Pramerica è il marchio utilizzato in determinati Paesi al di fuori degli Stati Uniti da PFI e dalle sue consociate. Con un totale di circa 667 miliardi di dollari di patrimonio gestito al 31 dicembre 2009, PFI opera negli Stati Uniti, in Asia, in Europa e in America Latina. La Million Dollar Round Table (MDRT) è un network indipendente, fondato nel 1927, che raggruppa i migliori consulenti assicurativi a livello internazionale e che ha lo scopo di favorire lo sviluppo professionale ed etico, la competenza tecnica e le prestazioni di vendita attraverso programmi di formazione e motivazionali esclusivi. Attualmente hanno i requisiti per aderirvi solo 31.500 consulenti provenienti da oltre 80 nazioni .Si tratta di una associazione indipendente in quanto i membri provengono da oltre 460 compagnie assicurative di tutto il mondo. Gli associati MDRT sono riconosciuti internazionalmente anche per gli elevati standard di eccellenza nella vendita di servizi finanziari. considerata la 27esima azienda del mondo per fatturato. Farne parte non è semplice: si deve sostenere un periodo di formazione lungo 24 mesi e le competenze richieste sono molto elevate». e si imbrodano” e spesso c’è poca chiarezza nell’esposizione del servizio offerto. Questo non avviene per cattiveria dell’assicuratore, ma probabilmente per una mancanza di formazione generale: del professionista, ma anche del cliente. Il risultato è che, nell’accezione comune, una compagnia assicurativa vale l’altra; si è portati a credere, per esempio, che una polizza vita sia identica all’altra così come il servizio che la accompagna. Il mio modo di interpretare il lavoro è differente: quando mi siedo davanti al cliente cerco di capire le sue reali esigenze e, per prima cosa, mi chiedo se davvero posso essergli utile. Offro insomma una consulenza a tutto campo che comprende l’analisi delle aree a rischio, la valutazione delle aspettative, delle pulsioni e delle eventuali perplessità. L’obiettivo non è vendere una polizza ma fidelizzare il cliente, sia esso un privato oppure un’azienda, proteggere e accrescere il suo patrimonio. Pramerica è Alessandro Gasbarre nel suo ufficio milanese, base operativa quotidiana Alla Million Dollar Round Table si accede solo se in possesso di specifici requisiti etici e professionali. Quando, numeri a parte, ha capito di aver raggiunto il grado di preparazione richiesto? «Lo capisco ogni volta che un cliente apprezza il mio servizio; quando riesco a oltrepassare il confine che separa l’assicuratore dal cliente e posso rivolgermi a chi mi sta davanti dicendo serenamente “se fossi in voi, io farei così”. La verità è che senza l’uomo il prodotto non è niente. Glielo dice uno che, prima di diventare professionista nel ramo assicurativo ha fatto per tanti anni il manager». Ci racconta la sua esperienza lavorativa? «Ho studiato chimica ma mi sono impiegato in altri settori, come quello della ristorazione. Ho fatto per tanti anni il manager, dirigendo la divisione commerciale di un’azienda di buoni pasto; ho anche diretto la mensa del Politecnico di Milano. Poi, nel 1998 il salto nel ramo assicurativo. Cercavo una professione che mi facesse stare più a contatto con la gente, che mi permettesse di sviluppare rapporti a livello personale e che avesse come oggetto qualcosa di socialmente importante. Mi piace definire il mio lavoro un people-business, dove la fiducia svolge un ruolo determinante. Pensi che, quando un mio cliente muore, io gli faccio da liquidatore. Significa che, nelle 24 ore successive al decesso, oltre al versamento del cosiddetto flash-benefit di 20mila euro ai familiari, mi metto a disposizione di chi resta. Il mio core-business? Consegnare il capitale assicurato che non vuol dire aver caldeggiato il risparmio da parte del mio cliente, ma averlo protetto nel corso della sua vita. L’assicurazione sulla vita del mio cliente sono io stesso». Lei vive in Brianza da sempre. Come si rapporta con i suoi conterranei e con la sua terra madre? «La mia sede di lavoro è a Milano e spesso giro l’Italia, ma non farei mai cambio di residenza. Quando la mattina apro le finestre della camera vedo le Grigne e il Resegone ed è uno spettacolo impagabile. Credo anche che la maggior flessibilità amministrativa che dovrebbe garantire la nuova Provincia possa trasformarsi in un volano positivo sul territorio per lavoro ed economia. Conosco molti imprenditori che hanno versato capitale proprio per salvare l’azienda e i propri dipendenti. Altri invece hanno approfittato, meno nobilmente, della crisi. È, come sempre, questione di uomini». Alessandro Gasbarre mostra il brand della casa madre della sua compagnia assicuratrice, posto su uno dei grattacieli di New York 68 N.55 CM N.55 CM 69
PROTAGONISTI SPORT PROTAGONISTI SPORT AC Monza Brianza 1912 Il nuovo corso della primavera Anche i tifosi più critici applaudono la linea giovane della società di via Ragazzi del ’99. Un settore all’avanguardia e un tecnico coraggioso come Roberto Cevoli hanno portato al lancio di nuovi talenti di Luca Ornago I numeri, nel calcio come ovunque, non mentono. Non mentono i 41 punti grazie ai quali l’AC Monza Brianza 1912 si è definitivamente assestato al centro della classifica di Lega Pro Prima Divisione guadagnandosi una tranquilla salvezza; non mentono nemmeno i 17 giocatori di età compresa fra i 18 e 22 anni che hanno giocato in prima squadra nel corso del campionato concluso lo scorso 9 maggio. Il dato assume un significato particolare se declinato al “biancorosso che avanza”: ben 10 dei baby-players gettati nella mischia da Roberto Cevoli sono infatti cresciuti o si sono formati nel Settore giovanile societario e per 8 di essi si è trattato del debutto fra i “pro”. Un risultato che va oltre le più rosee previsioni della dirigenza e che si allinea perfettamente con una delle linee guida del progetto Pa.Sport, la “holding” che dal luglio 2009 è alla guida della società di via Ragazzi del ’99. Lo conferma Giuseppe Rizzello, direttore organizzativo del Monza Brianza e braccio operativo dell’a.d. Massimiliano Rossi. Lo fa attraverso un’intervista che ha concesso a Monza Club poco prima di partire per il Sud Africa dove si occuperà, in qualità di Vice General Coordinator FIFA, delle 4 partite del Campionato mondiale di calcio che si svolgeranno al Peter Mokabe Stadium di Polokwane, la più a nord di tutte le città del Mondiale 2010. La parentesi mondiale merita un veloce approfondimento. Ci spiega di cosa dovrà occuparsi in Sud Africa? «Tra le funzioni che il team dei Coordinatori FIFA svolgerà in ognuno dei dieci stadi del Mondiale ci sono l’ispezione e il controllo degli impianti utilizzati, da gioco e non, per esempio alberghi, sale stampa e tv, etc., l’istruzione e la direzione del personale FIFA e del Comitato Organizzatore Locale per tutte le gare, l’interazione con tutte le squadre che giocano nell’impianto per coordinare, oltre che le procedure di gara, anche gli allenamenti e le conferenze stampa; la supervisione dell’ospitalità e della biglietteria FIFA e il controllo e la distribuzione di tutto il materiale tecnico. Più in generale, la supervisione dello svolgimento della gara in tutte le sue diverse sfaccettature. In pratica, le stesse funzioni che svolgo da tre stagioni per l’UEFA in occasione delle gare di Champions League». > 70 N.55 CM M C 71 N.55
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