Monza Club

FASHION
Must have
L’eredita ‘
di Roberta
di Camerino
Un’icona della moda
che ha saputo dare valore
al marchio inteso
come sinonimo di qualità
di Francesca Barzaghi
Quando iniziai a scrivere questa
rubrica sulle borse-icone, più per
diletto personale che per cullare i
sogni delle nostre lettrici, non pensavo di
partire dalle origini, spiegando il significato
del termine it-bag, ma semplicemente
analizzando, numero dopo numero, i modelli
che detengono questo status.
Solo ora mi accorgo del terribile errore nel
quale sono caduta, solo ora che i telegiornali
ci hanno informato della scomparsa di colei
che ha creato il concetto di “icona” e solo
ora che questo pezzo ha l’amaro sapore di un
tardivo e postumo ringraziamento a chi, con
sagacia e inventiva, ha per prima saputo dare
valore al “marchio” come sinonimo di qualità
e affidabilità e non come mero simbolo di
potere economico.
Se è vero che solo a partire dagli anni
Novanta ha preso piede il concetto di “itbag”
per differenziare dai migliaia di modelli
esistenti sul mercato, dopo l’esplosione
dei consumi di massa, una borsa icona, è
assolutamente innegabile che fu proprio il
brand Roberta di Camerino a realizzarne il
primo esemplare.
Giuliana Coen, vero nome della fondatrice
del celebre brand , ha infatti rappresentato
un punto di non ritorno nell’universo della
moda femminile, dando vita a un processo
virtuoso che permettesse alle case di moda di
distinguersi nella vasta gamma dell’offerta
della moda grazie a un particolare modello
o per un semplice tratto distintivo. >
N.55
CM 111