Laboratorio dott. Cigarini La valutazione della ... - Psicologia

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L’intervento dell’osservatore sul contesto non deve però compromettere la “validità ecologica” (generalizzabilità dei risultati). Osservare il bambino in più di una situazione per ottenere un campione rappresentativo dei suoi comportamenti (es. non solo con “migliore amico”). E’ importante definire bene gli aspetti che si intendono osservare e, di conseguenza, di organizzare e strutturare il contesto dell’osservazione nel modo più idoneo al raggiungimento degli obiettivi che il ricercatore intende perseguire. Definizione dei tempi di osservazione Nella progettazione delle sessioni osservative vanno definiti in maniera accurata sia la durata di ciascuna sessione, sia i tempi scelti per la rilevazione dei comportamenti. Non esiste un tempo standard valido in tutte le situazioni e per tutti gli strumenti; spesso sono le caratteristiche stesse degli strumenti utilizzati a richiedere un tempo minimo di osservazione. La durata ideale di una sessione osservativa è il risultato della mediazione tra l’obiettivo di raccogliere un numero sufficiente di osservazioni e la possibilità di rilevarle nel minor tempo possibile (es: bambino nell’interazione coi coetanei a scuola).
Chi osservare nel corso delle interazioni Nell’osservazione dell’interazione tra pari, l’attenzione del valutatore può essere rivolta al singolo bambino, a una diade o al gruppo dei pari, a seconda degli obiettivi dello studio e delle caratteristiche dello schema di codifica utilizzato. Prima di iniziare la rilevazione dei dati, l’osservatore deve decidere qual è l’oggetto della sua osservazione. Tre sono le possibilità di scelta: a) Focal sampling: si sofferma l’attenzione su un soggetto target precedentemente individuato e si rilevano i comportamenti di interesse manifestati da quel bambino specifico durante il periodo di osservazione (es: bambino con problematiche di inserimento in classe). Consente di ottenere un’analisi molto dettagliata dei comportamenti Può richiedere tempi lunghi con gruppi numerosi b) Scan sampling: si rilevano i comportamenti di tutti gli individui presenti nella situazione osservata attraverso una scansione veloce e sequenziale; (es: frequenza scambi interattivi tra i bambini di una classe o direzione dello sguardo). Adatta per la rilevazione di comportamenti frequenti Consente di rilevare solo la presenza/assenza di un comportamento, ma non le sue caratteristiche peculiari
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