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Bilancio Gruppo Marcolin 2007.pdf

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<strong>Gruppo</strong> <strong>Marcolin</strong><br />

non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fi no quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto<br />

economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta<br />

probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.<br />

Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello<br />

strumento fi nanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.<br />

Rimanenze<br />

Le rimanenze vengono valutate al minore tra il costo medio di acquisto o di produzione ed il corrispondente valore di presumibile<br />

realizzo desunto dall’andamento di mercato. Il valore di presumibile realizzo è determinato sulla base del prezzo<br />

stimato di vendita in normali condizioni di mercato al netto dei costi diretti di vendita.<br />

Il costo di acquisto è stato utilizzato per i prodotti acquistati destinati alla rivendita e per i materiali di diretto od indiretto<br />

impiego, acquistati ed utilizzati nel ciclo produttivo, mentre il costo di produzione è stato adottato per i prodotti fi niti o in<br />

corso di completamento del processo di lavorazione.<br />

Per la determinazione del costo di acquisto si è tenuto conto del costo effettivamente sostenuto, comprensivo degli oneri<br />

accessori di diretta imputazione, tra cui le spese di trasporto e gli oneri doganali al netto degli sconti commerciali.<br />

Nel costo di produzione sono stati considerati, oltre al costo dei materiali impiegati, come sopra defi nito, i costi industriali<br />

di diretta ed indiretta imputazione.<br />

Le rimanenze di magazzino obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.<br />

Attività fi nanziarie – Crediti e fi nanziamenti<br />

I Crediti commerciali, i Crediti fi nanziari correnti e gli Altri crediti correnti, ad eccezione delle attività derivanti da strumenti<br />

fi nanziari derivati e tutte le attività fi nanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair<br />

value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza prefi ssata, al costo ammortizzato<br />

calcolato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività fi nanziarie non hanno una scadenza prefi ssata,<br />

sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato,<br />

sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato e sono iscritti tra le attività non correnti. Vengono regolarmente effettuate<br />

valutazioni al fi ne di verifi care se esista evidenza oggettiva che le attività fi nanziarie prese singolarmente o nell’ambito di un<br />

gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come<br />

costo nel conto economico del periodo.<br />

In particolare per quanto concerne i crediti commerciali l’adeguamento al valore di realizzo avviene mediante l’iscrizione<br />

di un fondo rettifi cativo costituito, quando vi è un’oggettiva evidenza che il <strong>Gruppo</strong> non sarà in grado di incassare il credito,<br />

per il valore originario.<br />

Disponibilità liquide<br />

Le disponibilità liquide includono la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili,<br />

ossia con durata originaria fi no a tre mesi, e sono iscritte per gli importi effettivamente disponibili a fi ne periodo.<br />

Attività destinate ad essere cedute e passività correlate<br />

Tali voci sono destinate ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività e passività in dismissione) il cui valore<br />

contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività<br />

destinate alla vendita (o un gruppo in dismissione) sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value<br />

al netto dei costi di vendita.<br />

Qualora tali attività (o un gruppo in dismissione) cessino di essere classifi cate come attività destinate ad essere cedute, non<br />

si riclassifi cano né si ripresentano gli importi a fi ni comparativi con la classifi cazione nello stato patrimoniale dell’ultimo<br />

esercizio presentato.<br />

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