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Progetto Istituto - HomePage-Istituto La Rosa Bianca

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DIRITTO/DOVERE ALL’ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE<br />

MINORENNI E NON NEI PERCORSI SCUOLA LAVORO: questa iniziativa trova fondamento nelle seguenti<br />

disposizioni legislative:<br />

<strong>La</strong> “Strategia di Lisbona” del 2000<br />

Le competenze chiave per l’apprendimento permanente definite nella “Raccomandazione del Parlamento e del<br />

Consiglio Europeo” del dicembre 2006<br />

<strong>La</strong> “Riforma Moratti” (L. n. 53/2003)<br />

<strong>La</strong> “Riforma del Mercato del <strong>La</strong>voro “(L. n. 30/2003)<br />

<strong>La</strong> Legge Provinciale n. 5/2006 (artt. 65 e 66)<br />

<strong>La</strong> Legge Provinciale n. 6/2006 (Disciplina della Formazione in Apprendistato)<br />

Finalità del diritto/dovere all’Istruzione e alla Formazione è quella di offrire ai minori, usciti dal percorso<br />

formativo dopo aver adempiuto l’obbligo scolastico, senza aver conseguito almeno una qualifica professionale e<br />

che si trovano in situazione di apprendistato o meno, di riprendere il percorso formativo interrotto mediante<br />

appositi corsi.<br />

Tali corsi sono gestiti dal nostro <strong>Istituto</strong> (in provincia sono quattro le esperienze attuali) sulla base di apposita<br />

convenzione stipulata con l’Agenzia del <strong>La</strong>voro che provvede al finanziamento ed ha anche il compito di<br />

monitorare e supportare le esperienze condotte.<br />

I giovani sono tenuti a frequentare corsi annuali della durata complessiva di 120/160 ore culturali a cui si<br />

affiancano altrettante ore professionalizzanti effettuate o presso l’impresa o nei Centri di Formazione<br />

Professionale.<br />

Al termine dei corsi l’<strong>Istituto</strong> rilascia certificazione delle competenze acquisite sulla base degli standard definiti<br />

dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni del 2000.<br />

I docenti sono individuati dal Dirigente Scolastico secondo i criteri generali forniti dal Consiglio dell’istituzione<br />

fra personale interno o esterno all’<strong>Istituto</strong> in possesso di caratteristiche professionali e culturali idonee a condurre<br />

tale tipologia di docenza. <strong>La</strong> prestazione professionale dei docenti interni non deve interferire con i normali<br />

adempimenti di servizio.<br />

ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA<br />

Secondo la normativa vigente l’<strong>Istituto</strong> organizza annualmente l’attività alternativa all’insegnamento della<br />

religione cattolica in base alle tipologie di scelta operate a momento delle iscrizioni. E’ garantito il principio di<br />

parità giuridica fra l’insegnamento della religione cattolica e le attività alternative scolastiche.<br />

ANNO DI STUDIO ALL’ESTERO<br />

<strong>La</strong> normativa di riferimento per la frequenza di un anno all’estero di studenti italiani è costituita da:<br />

art.192, comma 3, del D.L.vo 297/94;<br />

C.M. 181 del 17.03.97, avente per oggetto “Mobilità studentesca internazionale” .<br />

C.M. 236 del 8.10.99 avente come oggetto “Mobilità studentesca internazionale ed esami di stato”<br />

<strong>La</strong> norma prevede i seguenti adempimenti per il momento in cui lo studente chiede la riammissione alla classe<br />

successiva:<br />

presentazione del titolo di studio conseguito all’estero;<br />

esame della documentazione da parte del Consiglio di classe che deciderà l’ammissione diretta oppure subordinata<br />

ad esperimenti e prove sulle materie non studiate all’estero.<br />

<strong>La</strong> legge esclude, quindi, il ricorso ad esami di idoneità.<br />

<strong>La</strong> deliberazione del Consiglio di classe relativa all’ammissione è definitiva e non più soggetta alla ratifica da parte<br />

del MPI (C.M. 67 del 7.3.92 - che modifica la C.M. 400 del 31.12.91).<br />

Sulla frequenza di un anno all’estero di studente italiano è intervenuta anche la C.M. 181 del 17.03.97 che<br />

riconosce la validità delle esperienze di studio compiute all’estero da alunni italiani delle scuole secondarie di<br />

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