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GLI SQUILIBRI ACIDO-BASE<br />
ASPETTI FISIOPATOLOGICI E CLINICI<br />
Perracchio G., Bentivegna P., Coco R., Conti S., De Cristofaro A., Passamonte M.,<br />
Platania M., Romano R., Romano M.<br />
U.O. di Geriatria, Arnas Garibaldi, Catania<br />
Geriatria 2009 Vol. XXI; n. 2 <strong>Marzo</strong>/<strong>Aprile</strong> 75<br />
Il pH fisiologico del sangue e dei liquidi extracellulari<br />
è di 7,41 ± 0.03.<br />
Tale valore viene mantenuto costante malgrado<br />
la continua produzione cellulare di scorie<br />
acide e basiche.<br />
Principalmente le prime (circa 72 mEq di idrogenioni<br />
e 25 moli di CO 2 pro/die) tendono ad<br />
alterare il valore del pH plasmatico al di fuori di<br />
ristretti limiti di tolleranza, rendendo indispensabile<br />
l’efficienza di un sistema di regolazione che<br />
serve sia al ripristino delle valenze acido/basiche<br />
complessivamente presenti nei liquidi biologici<br />
che al mantenimento di un rapporto costante tra<br />
acidi e basi, compatibile con la vita.<br />
Tale rapporto viene sinteticamente definito<br />
dalla equazione di Henderson-Hasselbach:<br />
[A<br />
pH = pK a + log – ]<br />
10<br />
[HA]<br />
La RESPIRAZIONE rappresenta un primo meccanismo<br />
di regolazione, basato essenzialmente sul<br />
c o n t rollo della concentrazione di acido carbonico.<br />
La ventilazione alveolare si correla in maniera<br />
inversa con la tensione di CO 2 nell’aria alveolare<br />
e di conseguenza con la quantità di anidride carbonica<br />
fisicamente disciolta nel sangue e negli<br />
altri liquidi biologici sotto forma di acido carbonico<br />
(H 2 CO 3 ).<br />
Da ciò consegue la stretta interdipendenza tra<br />
dinamica ventilatoria e pH plasmatico, indirizzato<br />
verso l’alcalinità in condizioni di iperventilazione<br />
(riduzione di pCO 2 e H 2 CO 3 ) e verso l’acidità<br />
in condizioni di ipoventilazione; così come la<br />
stessa respirazione viene simmetricamente condizionata<br />
da incremento di concentrazione di acidi<br />
o alcali plasmatici con relativo innesco rispettivamente<br />
di fasi di iperventilazione o ipoventilazione,<br />
volte al mantenimento del rapporto<br />
HCO 3<br />
–/H 2 CO 3 di 20:1.<br />
Il RENE regola l’equilibrio acido-base essenzialmente<br />
tramite l’escrezione pre f e renziale di<br />
acidi o di basi.<br />
Il pH urinario viene determinato dalle sostanze<br />
che i reni devono espellere ai fini del mantenimento<br />
del pH ematico nei limiti fisiologici ovvero tra 4,8<br />
e 7,4 con valori estremi rispettivamente di 4,4 e 8,2.<br />
Indirizzo per la corrispondenza:<br />
E-mail: guidoperracchio@tiscali.it<br />
Con una alimentazione comune il pH urinario<br />
è generalmente acido (5,4) e la differenza tra l’acidità<br />
titolabile nelle urine e quella presente nel sangue<br />
rappresenta la quantità di acidi rimossi dal<br />
plasma attraverso l’emuntorio renale.<br />
Soltanto in casi di grave alcalosi il pH dell’urina<br />
può eccedere di 3 o 4 volte quello del plasma<br />
normale.<br />
L’urina è normalmente costituita da una soluzione<br />
fortemente tamponata; il tampone più<br />
abbondante presente in essa è rappresentato dal<br />
sistema dei fosfati, a differenza del sangue dove il<br />
tampone fosfato è presente in piccola quantità.<br />
La regolazione dell’equilibrio acido-base a<br />
livello renale è strettamente associata a quella del<br />
ricambio idro-elettrolitico.<br />
Il filtrato glomerulare contiene gli elettroliti,<br />
gli acidi e le basi nella stessa concentrazione del<br />
plasma: il catione principale è il Na + e gli anioni<br />
principali sono Cl¯, HCO 3¯ e HPO 4¯, i sistemi tampone<br />
più importanti sono rappresentati da bicarbonato/acido<br />
carbonico con rapporto di 20:1 e<br />
fosfato disodico/fosfato monosodico con rapporto<br />
di 5/1, il rapporto relativo al NaHCO 3 corrisponde<br />
sostanzialmente al risultato dell’equazione<br />
di Henderson-Hasselbach.<br />
Il risparmio di sodio ioni avviene mediante la<br />
formazione ed il riassorbimento del prodotto finale<br />
NaHCO 3 , ma con modalità diverse a seconda<br />
della natura e composizione del prodotto di partenza,<br />
tutte però fondate sul meccanismo di scambio<br />
Na + H + .<br />
In effetti il maggior processo di acidificazione<br />
avviene secondo la seguente reazione (Fig.1):<br />
Buona parte del sodio di NaH 2 PO 4 viene ulteriormente<br />
scambiato con K + che viene secreto dal<br />
rene a livello dei tubuli distali e dei dotti collettori,<br />
con meccanismo competitivo rispetto alla<br />
escrezione di H + , il quale spiega in parte la genesi<br />
della acidosi connessa ad elevata potassiuria e<br />
viceversa della alcalosi connessa alla deplezione<br />
potassica.<br />
Un’altra via attraverso la quale il rene risparmia<br />
basi ed elimina idrogenioni è costituito dalla<br />
formazione di Sali di ammonio.<br />
Le cellule tubulari sono capaci di formare<br />
ammoniaca (NH 3 ) per deaminazione della glutammina<br />
e per deaminazione ossidativa degli<br />
aminoacidi, l’ammoniaca si combina con H + e